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GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2023 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT L a finale di Supercoppa ita- liana - giocata nel rivedibi- le contesto di Riad (Arabia Saudita): soluzione 'ricca', ma tutt'altro che fascinosa (quanto a presenza di tifosi) e 'logistica- mente comoda' (specie in un'an- nata caratterizzata da un calenda- rio fitto e frenetico) - ha messo in scena il secondo derby stagio- nale tra Milan e Inter. Le due milanesi sono arrivate all'impor- tante appuntamento in un momento di forma particolare e, per certi versi, simile. MILAN - Terminata la lunga sosta dovuta ai Mondiali, il Milan sembrava aver ripreso alla grande: dopo la vittoria convin- cente a Salerno (nonostante i molti errori sotto porta), erano arrivati 87' di dominio contro la Roma. Il finale 'thrilling' della gara coi giallorossi (capaci di rimontare il doppio svantaggio in una manciata di secondi), però, si è trasformato in una 'mazzata psicologica' per gli uomini di Pioli. All'improvviso, la sicurez- za è venuta meno, i difetti (fragi- lità difensiva, poca incisività in zona gol, ritmo troppo basso) sono 'esplosi' e la stanchezza post-Mondiale si è palesata in tutta la sua pesantezza. Sono così arrivate l'eliminazione in Coppa Italia (patita in casa, da un Torino in 10) e il negativo (per atteggiamento) 2-2 di Lecce. INTER - L'Inter, dopo Qatar 2022, ha seguito una parabola simile, seppur meno negativa a risultati: dopo un'ottima ripar- tenza - caratterizzata dalla gran- de vittoria contro il super Napoli capolista -, i Nerazzurri sono incappati nel brutto pareggio di Monza (funestato da un altro infortunio di Lukaku), seguito da due vittorie tutt'altro che agevoli contro il Parma (squadra di B, in Coppa Italia) e Verona (ultimo in classifica in A). Al di là del (relativo) valore assoluto del tro- feo in palio e della rivalità stra- cittadina,, la Supercoppa diven- tava - per le squadre - l'occasio- ne per un rilancio, attraverso cui scrollarsi di dosso le 'scorie' di un gennaio non brillante. PARTITA SENZA STO - RIA - Chi ha sfruttato al massi- mo l'occasione è stata l'Inter: guidata da uno Dzeko 'professo- re' - ben supportato dal dinami- smo di Dimarco e Barella, come dalla regia di Calhanogu -, la compagine di Simone Inzaghi ha dominato la partita, aggredendo da subito gli avversari, sfruttan- done errori e debolezze con luci- da efficacia. Il Milan, invece, ha clamorosamente fallito l'occa- sione del riscatto, dimostrando fragilità emotiva estrema, aggra- vata da una condizione fisica Terremoto in casa Juventus: un'inchiesta giudiziaria ha cambiato la classifica ( © Valerio Rosati | Dreamstime.com) precaria, da una mancanza di alternative in panchina e dalla 'solita' permeabilità della difesa. La gara si è indirizzata già dopo 10': la veloce ripartenza di Darmian ('abbandonato' da Leao), ha favorito la pregevole rifinitura di Dzeko verso Barella (a sua volta 'perso' da Theo Hernandez). Il centrocampista azzurro - scattato sul filo del fuo- rigioco - ha avuto buon gioco nel servire l'accorrente Dimarco liberissimo che, sul secondo palo, ha infilato l'incolpevole Tatarusanu. Il Milan non ha avuto reazione: incapace di alza- re il ritmo (qualità che fu mar- chio di fabbrica della scorsa sta- gione), ha faticato a costruire, con un palleggio sempre tenuto sotto pressione dall'arrembante intensità nerazzurra. Al 21' è arrivato il raddoppio interista, emblematico della condizione mentale del Milan: una punizio- ne calciata da Bastoni nel cuore della propria metà campo, ha messo in movimento Dzeko che, dimenticato dai difensori avver- sari, è stato raggiunto da Tonali, all'ingresso sul lato destro del- l'area di rigore. L'uno contro uno ha però visto il bosniaco superare l'avversario con irriso- ria facilità: Tatarusanu è stato poi 'fulminato' da un preciso diagonale. Poco prima (17') c'era stata l'unica occasione che il Milan ha messo a referto nel primo tempo: un tiro di Leao smanacciato senza patemi da Onana. Nel secondo tempo i ros- soneri hanno provato a gestire un maggiormente il pallone ma, nonostante Pioli si sia giocato tutto quanto di offensivo avesse in panchina, l'Inter non è mai andata in affanno: per quanto gli uomini di Inzaghi abbiano con- cesso campo agli avversari, escludendo un bel tiro di Leao (alto) in apertura, non c'è mai stata la sensazione che il Milan si potesse 'accendere'. La gara è così scivolata via, senza sussulti, fino al 77', quan- do c'è stata gloria anche per Lautaro: l'argentino ha catturato un lungo pallone di Skriniar e, con sconcertante facilità, ha avuto la meglio su Tomori. L'azione è poi stata finalizzata con uno splendido tiro d'esterno, che non ha lasciato scampo a Tatarusanu. D a terzi in classifica a deci- mi. Questa l'attuale situa- zione della Juventus che, per l'indagine sulle presunte plu- svalenze fittizie, dopo aver supe- rato i primi gradi di giudizio, ha subito una 'stangata': 15 punti di penalizzazione dalla Corte Federale d'Appello a Sezioni Unite, andata ben oltre le richie- ste del Procuratore Federale (aveva proposto -9). INIBIZIONI - Alla penaliz- zazione si accompagnano prov- vedimenti contro gli ex vertici del club, coinvolti nell'indagine 'Prisma': Andrea Agnelli inibito per due anni (la Procura aveva chiesto 16 mesi), Fabio Paratici per 30 mesi (contro i 20 mesi e i 10 giorni richiesti), Pavel Nedved per 8 mesi (contro i 12 richiesti), Maurizio Arrivabene per 2 anni (contro 12 mesi richiesti), Federico Cherubini per 16 mesi (contro i 10 mesi e 20 giorni proposti dalla Procura). SOSPIRO DI SOLLIEVO - Al momento, tirano un sospiro di sollievo le altre società coinvolte nell'indagine:Genoa, Sampdoria, Empoli, Pro Vercelli, Parma, Pisa, Pescara e il fallito Novara. Ma la sensazione è che la 'parti- ta' non sia chiusa e che ci potrebbero essere sviluppi. IL NODO DEL PROBLE- MA - Il perno dell'indagine ruota attorno a presunte plusva- lenze fittizie. La differenza tra il valore di cessione di un calciato- re e la quota che resta a bilancio relativamente al suo costo (prez- zo d'acquisto più ammortamento annuo) sarebbe stata gonfiata, aumentando i valori dei giocato- ri ceduti, in modo da contribuire a sanare il bilancio societario. MANCATA LEALTÀ - Ad aggravare il verdetto contro la Juventus è stato il richiamo alla violazione dell'articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, riguardante l'osservanza dei "principi della lealtà, della cor- rettezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva". In questi casi è prevista la L'Inter trionfa sul Milan e si aggiudica con merito la Supercoppa italiana, primo trofeo stagionale Terremoto Juventus: 15 punti di penalizzazione Da terzi a decimi per l'inchiesta plusvalenze STEFANO CARNEVALI STEFANO CARNEVALI "penalizzazione di uno o più punti in classifica". IL SISTEMA - Il capo della Procura federale Chiné, parla di una sorta di 'sistema': "una pia- nificazione a tavolino delle plu- svalenze che la Juventus doveva fare entro il 30 giugno 2020" (uno dei bilanci sotto indagine). Secondo il magistrato, non si tratterebbe (come nel precedente processo) di valutazioni sbagliate dei calciatori (e della mancanza di criteri oggettivi): le identità degli atleti, nei documenti, sono sostituite con delle X, "perché i nomi erano irrilevanti, contava l'importo. Un importo deciso a tavolino, in cui l'aspetto tecnico era inesistente". FUTURO INCERTO - Mentre scriviamo, non sono state pubblicate le motivazioni della sentenza e non è possibile capire come sia stata calcolata la san- zione. La Corte Federale d'Appello ha tempo sino al 30 gennaio per farlo e, tra i princi- pali interessati, c'è la Juventus che ha manifestato perplessità sulla sentenza. Poi il club avrà altri 30 giorni per presentare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, ultimo grado di giudizio in ambito spor- tivo. La Procura Federale (che aveva chiesto sanzioni per gli altri club coinvolti in 'Prisma) potrebbe fare ricorso. Nel frat- tempo, la Giustizia ordinaria e gli organi di controllo dell'Uefa (sul tavolo la possibilità per la Juve di prendere parte alle pros- sime coppe) stanno procedendo con le rispettive indagini. SVOLTA STAGIONALE? - L'Inter ha vinto la Supercoppa - con merito e facilità -, ma resta da capire quanto questa afferma- zione netta sia dovuta ai meriti dei nerazzurri e quanto al 'momentaccio' del Milan. In ogni caso, se il gruppo di Inzaghi saprà far tesoro delle energie positive scaturite da que- sta vittoria, potrebbe far svoltare la stagione, riportandosi a ridos- so del Napoli. Il Milan, invece, pare sprofondato in una crisi molto profonda: confermarsi è sempre più difficile che vincere da 'underdogs', ma i rossoneri devono ricompattarsi velocemen- te, per non interrompere quel percorso di crescita che, non più tardi dello scorso maggio, li ha portati sul tetto d'Italia.