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GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2023 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO P ercorrere, a piedi o con le racchette da neve, che qui chiamano ciaspole, sentie- ri e strade forestali, muoversi tra grandi spazi di natura, in piena libertà, come nei tre Parchi natu- rali, è una delle attività più emo- zionanti dell'inverno trentino. Si procede senza fretta, per lasciare spazio allo stupore, ammirando gli spettacoli più insoliti della natura, come le nuvole di neve che, in controluce, scivolano dai rami mossi dal vento, respirando l'aria pura, spingendosi fino ad una malga o ad un rifugio. E le mete sono tantissime: in ogni valle e località le guide alpine propongono settimanalmente un calendario di escursioni che include uscite serali o notturne alla luce della luna, ma anche esperienze più avventurose. Itinerario da percorrere con le ciaspole è quello per la Malga Monte Sole. Da Bagni di Rabbi si raggiunge la Val Cercena, su una comoda strada forestale attraverso le foreste del Parco nazionale dello Stelvio. Con ampi tornanti ci si alza fino a raggiungere l'alpeggio, fuori dal bosco, e in breve alla malga dove è anche possibile pernotta- re, ad un passo dal cielo. Un'altra ha come meta Monte Roèn. Una bella e facile escur- sione nei boschi porta dal par- cheggio della seggiovia Roèn - che si raggiunge da Passo Mendola - alla Malga di Romeno, aperta anche d'inverno. Da qui si riparte su terreno aper- to per salire i pendii che portano alla cima e a conquistare un oriz- zonte infinito. Oppure si può andare a Val Venegia. La visione delle Pale di San Martino quan- do si esce dal bosco per affac- ciarsi sul pascolo della Malga Venegia vale da sola questa meta. Proseguendo sui pascoli aperti si può salire fino alla Baita Segantini e, dopo una sosta, completare l'itinerario passando da Malga Juribello e quindi alla partenza a Pian Casoni. In alternativa c'è Monte Stivo. La vista sul lago di Garda, l'orizzonte di cime; sono davve- ro forti le emozioni che regala questo itinerario con la sua pano- ramica e la possibilità di ristorar- si (anche a cena) e pernottare al rifugio Stivo – Prospero Marchetti sotto la cima. Vale la pena anche Monte Cogne - Val di Cembra. Dalla cima del Monte Cogne si ammi- ra un bellissimo panorama sulla Catena del Lagorai, sulla Valle di Cembra e sull'Altopiano di Pinè. Da Sicina, sopra Valfloriana, si prosegue fino poco sotto il Bait dei Manzi. Calzate le ciaspole si sale lungo la forestale nel bosco fino all'a- gritur Malga Sass. Si prosegue poi verso il Passo di Mirafiori, valico, tra il Monte Cogne e le Pala delle Buse; si sale sul pen- dio a destra, sui tratti meno ripi- di, fino alla grande croce del Monte Cogne. La discesa si svol- ge dallo stesso itinerario; in alternativa si segue la ampia dor- sale verso nord per raggiungere malga Vernera e Baita Monte Pat dove si imbocca la discesa verso il fondovalle sopra il Bait del Manz. Passeggiate sulla neve si pos- sono invece fare a Alpe Cermis – Val di Fiemme. L'offerta a tutto tondo dell'Alpe Cermis si arric- chisce di un nuovo percorso escursionistico che collega il Villaggio Cermis, attiguo alla zona d'arrivo della cabinovia, alla vetta del Paion: Orizzonti Una passeggiata con le ciaspole o gli sci verso le malghe e i panorami mozzafiato del Trentino Alto Adige Ogni itinerario offre una scoperta naturalistica in Trentino Alto Adige (Ph© Alfio Finocchiaro | Dreamstime.com) Dolomitici è il nome del traccia- to di 1,3 chilometri, altamente spettacolare, affrontabile a piedi, con le ciaspole o con gli sci da alpinismo (ma solo in salita). L'itinerario fiancheggia la pista Lagorai e risale per 210 metri di dislivello fino al Rifugio Paion per poi proseguire fino al rifugio Lo Chalet. Per arrivare al Paion ci vuole circa 1 ora in salita. Un altro itinerario va da Passo San Pellegrino a Fuciade - Val di Fassa. Poco dopo il Passo San Pellegrino, a 1.919 metri si prende a sinistra una strada asfaltata che conduce in breve al parcheggio nei pressi dell'Hotel Miralago. Da qui una comoda strada perlopiù pianeggiante per- mette di raggiungere la conca di Fuciade, spettacolare anfiteatro calcareo dominato da maestose cime. L'itinerario si conclude al ristorante Rifugio Fuciade (1.972 m). Si rientra lungo lo stesso percorso. Possibilità di raggiun- gere il Rifugio anche a bordo di una motoslitta, gatto delle nevi e slitta trainata da cavalli. Vale poi la pena percorrere il Sentiero Respiro degli Alberi - Alpe Cimbra. Questo percorso è un invito a scoprire, in maniera nuova e originale, il tratto dell'al- topiano lavaronese che si affac- cia sulla profonda valle del Centa e l'Alta Valsugana percor- rendo un itinerario facile, in cui le suggestioni dell'ambiente si sposano con quelle dell'arte. Il sentiero si sviluppa interamente su strada forestale e coincide con il tratto iniziale del Giro del Tomazol. Dall'abitato di Lanzino si segue un sentiero fino ad incontrare una comoda strada sterrata che, aggirando il lato ovest del Dos del Monco, si inol- tra nell'area forestale del Tomazol. Per lo più pianeggian- te, conduce al Belvedere, punto panoramico che si affaccia sulla valle del Centa e sull'Alta Valsugana. Da non perdere nè un Giro del Lago di Andalo - Altopiano della Paganella. Una passeggiata poco impegnativa lungo una strada sterrata battuta che costeg- gia il sentiero lastricato del giro del lago di Andalo sino alla "Tana dell'Ermellino", tipica baita nel bosco dove è possibile sostare per fare una merenda, nè l'itinerario Malga Ritorto - Madonna di Campiglio. Ecco una piacevole passeggiata su strada innevata e battuta, adatta a tutti, attraverso boschi di conife- re fino ai pascoli e alla malga di Ritorto. La posizione incredibil- mente panoramica della malga ne fa un eccezionale punto per ammirare la catena delle Dolomiti di Brenta, soprattutto al tramonto quando le guglie di dolomia si tingono di rosso.