L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-1-2023

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17 GIOVEDÌ 1 GIUGNO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI M entre il sole s c e n d e sotto l'oriz- z o n t e , b a g n a n d o le montagne delle Madonie in un tenue bagliore arancio- n e , i l v i l l a g g i o d i G a n g i appare ancora più affasci- nante. Il primo insediamento fu fondato intorno al 1200 a.C. d a i C r e t e s i e c h i a m a t o Engyon. Dopo la distruzione, sul monte Marone sorse un nuovo villaggio: i Romani lo conoscevano come Engium, divenuto poi Gangi. Nel corso della sua storia, Gangi ha mostrato forza e resilienza assistendo a una moltitudine di cambiamenti culturali, dall'arrivo dei Cretesi guidati da Minosse alla ricerca di Dedalo, attraverso l'invasio- ne saracena nell'850 d.C., che ha visto la costruzione della fortezza di Contrada Regio- vanni, alla liberazione nor- manna nel 1067 d.C. Ogni cultura ha lasciato un segno nel patrimonio culturale e artistico del paese, aprendo l a s t r a d a a u n ' e v o l u z i o n e sociale e culturale nei secoli XVI e XVII, e determinando l a n a s c i t a d i m a g n i f i c h e strutture che si conservano ancora oggi. Notevoli artisti come Giuseppe Salerno e Gaspare Vazzano, cono- sciuto con lo pseudonimo di Zoppo di Gangi, crearono qui molti capolavori, che possia- mo ancora ammirare nelle numerose chiese del paese. E n t r a n d o a G a n g i s i è subito avvolti da un'aura di antichità e fascino. Il paese sembra sorgere direttamente dalla pietra, proiettando una splendida sagoma sullo sfon- do delle Madonie. Il borgo medievale vanta belle faccia- te dorate, balconi in ferro battuto e ornamenti floreali. Le strade suggestive condu- cono a palazzi e chiese, pieni di tesori artistici. Probabil- mente, il cuore pulsante del paese è Corso Umberto I, dove meraviglie architettoni- che fiancheggiano la strada, tra cui lo splendido Palazzo Mocciaro e il settecentesco Palazzo Bongiorno, bell'e- sempio dell'eleganza dell'ar- chitettura delle Madonie. La n o b i l e s t o r i a d i G a n g i s i riflette anche nel castello dei Ventimiglia, fortezza trecentesca la cui forma qua- drata e le due torri superstiti svettano sul borgo. Il castello si trova in Piazza del Popolo, dove troviamo anche la Chie- sa Matrice, che accoglie i visitatori con il magnifico dipinto di Giuseppe Salerno il Giudizio Universale. L e c h i e s e r i v e s t o n o u n ruolo importante a Gangi e vanno ricordate sicuramente la Chiesa di San Paolo, che vanta una semplice facciata in pietra, e la Chiesa dell'Ab- badia, con il suo grandioso portale e le due finestre del campanile. Queste sono solo alcune delle 18 chiese sparse p e r i l b o r g o , c i a s c u n a u n tesoro artistico a sé stante. L'aspra bellezza di Gangi si estende oltre le sue antiche mura di pietra nei paesaggi idilliaci del Parco Naturale d e l l e M a d o n i e . Q u e s t o vibrante ecosistema invita all'esplorazione con la sua vegetazione lussureggiante e la variegata fauna selvatica, rendendolo un paradiso per gli amanti della natura. Qui, percorsi di trekking e passeg- giate a cavallo si snodano tra fitti boschi e prati profumati, sotto lo sguardo attento del maestoso Etna in lontanan- za. La gastronomia di Gangi è una vera incarnazione delle tradizioni siciliane, caratte- r i z z a t a d a u n a m i s c e l a d i deliziose prelibatezze salate e dolci. Il nostro viaggio culi- nario inizia con la pasta ccu maccu, che è un piatto tradi- zionale di ditaloni conditi con una purea di fave fre- sche. Il menù prende poi una svolta carnosa con il castrato al forno con patate, un suc- culento piatto di carne di agnello giovane cotto al forno e insaporito con vino rosso, rosmarino e una selezione di spezie. Un piatto alternativo della Quaresima è il baccalà fritto servito con contorno di finocchietto selvatico. A n c h e i d o l c i d i G a n g i sono fedeli alla tradizione. A Natale si può gustare la cuc- chia, una pasta frolla ripiena di mandorle, uvetta e fichi secchi. In estate e in autunno i riflettori sono puntati sui ricchi mastacuttè, biscotti a base di farina, zucchero e succo di fico d'india. Se siete alla ricerca di un prodotto locale da portare a casa, pun- tate sul caciocavallo di Gangi, un formaggio di latte di peco- ra che può essere fresco o leggermente stagionato e arricchito con grani di pepe. O gni anno, il 2 g i u g n o , u n ' o n d a t a d i verde, bianco e rosso attraver- sa l'Italia mentre il Paese esplode in vivaci celebrazio- n i p e r l a F e s t a d e l l a Repubblica. Questa festa nazionale commemora uno dei momenti più significativi della storia d'Italia, segnan- do il giorno del 1946 in cui g l i i t a l i a n i v o t a r o n o p e r porre fine alla monarchia e stabilire una repubblica. L'origine della Festa della Repubblica affonda le radici nel secondo dopoguerra. L'I- talia stava uscendo da un periodo di monarchia e dit- tatura fascista, e la nazione s i t r o v a v a d i f r o n t e a u n bivio: in uno storico refe- rendum tenutosi il 2 giu- gno 1946, la maggioranza degli italiani votò per una repubblica, cambiando per sempre la traiettoria della nazione. La monarchia fu abolita e iniziò un nuovo capitolo della storia italiana. I f e s t e g g i a m e n t i s o n o contrassegnati da una gran- de parata militare a Roma, presieduta dal Presidente della Repubblica, e seguita da milioni di persone in tele- visione a livello nazionale. L a p a t t u g l i a a c r o b a t i c a dell'Aeronautica Militare, le Frecce Tricolori, porta tradi- z i o n a l m e n t e i n s c e n a u n volo spettacolare, dipingen- do il cielo con scie di colore verde, bianco e rosso. La giornata non mostra solo grandi parate e potenza militare: in tutto il Paese, paesi e città ospitano con- c e r t i , r a d u n i p u b b l i c i e d eventi locali. Le bandiere italiane sventolano dai bal- coni e le famiglie si riunisco- no per gustare pasti comuni, spesso caratterizzati da pre- libatezze regionali. Le scuole e g l i u f f i c i p u b b l i c i s o n o chiusi e gli italiani sentono la giornata come una cele- brazione del loro patrimonio comune e per riflettere sul- l'importanza della libertà democratica. Naturalmente, la Festa della Repubblica va oltre la s e m p l i c e c e l e b r a z i o n e e serve a ricordare il passaggio dell'Italia da un'epoca di dit- tatura e guerra a un'epoca di democrazia e libertà. Ma è considerato anche il giorno in cui inizia, seppur con un po' di anticipo, l'estate: le giornate sono già luminose e calde all'inizio di giugno, e portano la promessa della bella stagione che sta per iniziare, quindi non stupitevi se le persone spesso scelgo- no il 2 giugno per fare un'e- scursione di prima mattina al mare e il primo tuffo in mare dell'anno! Festa della Repubblica: celebra l'unità e la libertà d'Italia Il due di Giugno si festeggia la nascita della Repubblica Italiana (Photo: David Carillet/Dreamstime) Il fascino medievale di Gangi Una pittoresca veduta di Gangi, Sicilia (Photo: Elxeneize/Dreamstime)

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