L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-15-2023

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19 GIOVEDÌ 15 GIUGNO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | È difficile trattener- si da quell'invo- lontario sussulto d i s t u p o r e e meraviglia quan- do si varca per la prima volta un portale di pietra fulva in Piazza del Campo a Siena. Magnifici edifici medievali circondano la piazza a forma di ventaglio e il suo frastuono d i v i v a c i c a f f è a l l ' a p e r t o . Quasi istantaneamente l'oc- chio è attratto dal pavimento: nove massicci segmenti trian- golari di mattoni separati da venature di travertino. I seg- menti convergono seguendo il dolce pendio della piazza e si uniscono davanti all'ingres- so dell'imponente Palazzo Pubblico (c.1297), l'antico luogo della sede civica di Siena. Bella da vedere, è più di un capolavoro architettoni- c o . U n t e m p o c i t t à - s t a t o medievale di successo, Siena combinava efficacemente il governo civile con l'ordine religioso e voleva ricordare quotidianamente ai suoi cit- tadini questa posizione politi- ca unica. I nove segmenti in mattoni rappresentavano il corpo regnante di Siena – Il Consiglio dei Nove (1285 – 1355), così come le pieghe del mantello di Maria. Il governo a v v e n i v a n e l c e n t r o d e l l a piazza, all'interno del Palazzo Pubblico piuttosto che all'in- terno della chiesa. E mentre la chiesa era parte integrante della società ben governata, il Duomo di Santa Maria A s s u n t a si trovava fuori d a l l a p i a z z a , v i s i b i l e m a distinto. Tutto funzionò abbastanza bene... fino a quando la peste nera del 1348 mise Siena in ginocchio, e da allora non si riprese mai più del tutto. Tut- tavia, ci resta un tesoro di quell'epoca, un capolavoro dipinto che, se esaminato per il significato inteso che ha e non solo per il valore artisti- co, funge da modello per ciò che ha fatto funzionare la Repubblica di Siena. E forse offre ancora degni messaggi. Gli imponenti edifici civici all'apice di Piazza del Campo ospitano ancora gli uffici comunali di Siena. Si possono visitare la Torre del Man- g i a , l ' a n n e s s o c a m p a n i l e d e g n o d i u n a s a l i t a , e i l Museo Civico, una parte dell'edificio adibita a museo. L e s t r u t t u r e s t e s s e s o n o degne di meraviglia, ma è all'interno di una stanza che troviamo il punto zero della filosofia politica della vecchia R e p u b b l i c a : l a S a l a d e i Nove. Un'imponente stanza di circa 25 piedi per 48, la Sala ospita il famoso murale di Siena, Allegoria ed effet- ti del buono e del cattivo governo (Ambrogio Loren- zetti, 1337-1339). Tuttavia, non erano solo l'importanza e l e d i m e n s i o n i i m p o r t a n t i della stanza a dare buona visibilità all'opera. Come sug- gerisce il nome, la Sala dei Nove era il luogo in cui si riu- n i v a i l c o r p o d i r i g e n t e d i Siena di nove magistrati, oltre a riunirsi per tenere le udien- ze con i cittadini. Ogni mem- bro proveniva da una famiglia della classe dirigente e poteva stare in carica solo due mesi. In quel periodo, i nove furono rinchiusi nel Palazzo, inter- d e t t o l ' a c c e s s o a l m o n d o esterno. E come scopriremo, il murale fungeva da prome- moria onnipresente di ciò che era in gioco con ogni decisio- ne che prendevano. Entrando nella Sala dei Nove, il lavoro di Lorenzetti colpisce immediatamente lo spettatore se non altro per le sue enormi dimensioni e la sua ricca bellezza. Le 3 pareti di murale erano uniche per il tempo. Commissionato dal Consiglio dei Nove piuttosto che dalla chiesa o da un ricco mecenate (cosa insolita per quell'epoca), Lorenzetti fece uso di personaggi e temi laici piuttosto che religiosi. Uti- lizzò la conoscenza dell'arti- gianato come si vede nelle prospettive moderniste di architettura e forme. Ma è il profondo simbolismo, più precisamente l'avvertimento politico, che rende la sua Allegoria più significativa. In breve, la storia del ciclo del murale a sei pannelli è che la tirannia e la corruzione c a u s a n o r o v i n a m e n t r e i l governo onesto porta prospe- rità e pace; tuttavia, come in una buona miniserie, il gusto sta nei dettagli. Ad un'estre- mità della sala rettangolare è collocata L'Allegoria del B u o n G o v e r n o , s c e n a dominata dalla figura femmi- nile della Giustizia e da quella maschile del Comune vestita di regale bianconero a rap- presentare Siena. Diretta- mente sotto la Giustizia c'è la porta da cui entravano i Nove (niente è casuale!). La giusti- zia è ritratta mentre tiene in equilibrio una bilancia che è tenuta dalla Sapienza, la figu- ra sopra di lei. A sinistra, una figura angelica decapita un criminale; a destra, le ricom- pense vengono date ai giusti. Ai piedi della Giustizia c'è la Concordanza, una donna che tiene le corde provenienti dalla bilancia. Le corde si snodano attraverso 24 figure adiacenti che rappresentano il popolo di Siena prima che salga nelle mani del Comune. Lorenzetti affianca il Comune con sei bellissime figure fem- minili, ciascuna simbolo del governo virtuoso. Alla sua sinistra ci sono la Pace, la Fortezza e la Prudenza; alla sua destra siedono la magna- nimità, la temperanza e la giustizia. La pace è semi- sdraiata e sembra abbastanza a suo agio: quando tutte le altre sono al lavoro, lei non ha preoccupazioni. A comple- tare l'allegoria, le virtù cri- stiane di Fede, Carità e Spe- r a n z a f l u t t u a n o n e l c i e l o sopra il Comune e le sei figu- re delle virtù. Era un impor- tante promemoria per i Nove del peso che le loro decisioni avevano nel mantenere una società fiorente e prospera. Le pareti opposte di sini- stra e di destra accolgono i restanti pannelli del saggio politico di Lorenzetti. Alla destra dello spettatore c'è Effetti del Buon Governo nella città e nella campagna ed è proprio questo che viene rappresentato. Le scene della città ci danno uno sguardo aperto su negozi, aule, costru- zioni, persone che fanno affa- ri quotidiani e tempo libero in tutta comodità e pace. La campagna ritrae un bellissi- mo panorama di campi soleg- giati, vigneti, agricoltori che p i a n t a n o e r a c c o l g o n o , nobiltà a caccia e bestiame al pascolo, mentre sopra una f i g u r a a n g e l i c a c h i a m a t a Sicurezza fluttua serena. Il contrasto minaccioso è visibile sulla parete opposta in Allegoria ed Effetti del malgoverno nella città e nella campagna. La figura della Tirannia governa, un maschio simile a un diavolo seduto a governare una città in rovina. Legata e senza vita ai suoi piedi è la figura della Giustizia. La sua corte è un consiglio di sei vizi: crudeltà, tradimento, frode, furia, divi- sione e guerra. Ciascuno culla un oggetto che simboleggia i propri obiettivi, mentre in alto fluttuano figure alate che rappresentano l'avarizia, l'or- g o g l i o e l a v a n a g l o r i a . I n netto contrasto con le sue scene pacifiche e prospere, Lorenzetti ha ritratto guerre, omicidi, edifici fatiscenti e atti criminali. I campi e le case sono in fiamme; in alto una figura minacciosa si libra sopra la scena: il suo nome è Terrore. Il capolavoro di Lorenzetti, sebbene allegorico, non era difficile da interpretare; il messaggio era chiaro ed era difficile da ignorare dai Nove. La sua influenza svanì quan- do le regole cambiarono, ma il murale è rimasto... fino ad oggi. Le lezioni che contiene potrebbero essere valide ora come lo erano oltre 700 anni fa? Una bella opera d'arte medievale potrebbe parlare a voce alta se glielo permettes- simo. La Sala dei Nove di Palazzo Pubblico, Siena (Photo: Francesco Spilotros/Dreamstime) Un'immagine vale più di mille parole: ci parla ancora il famoso affresco di Siena? GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO

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