L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-29-2023

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1502595

Contents of this Issue

Navigation

Page 32 of 39

33 GIOVEDÌ 29 GIUGNO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | A bbandono, fami- glia, relazioni, c o n n e s s i o n i perse. Con il suo ultimo film, "Monica", il regista italiano Andrea Pallaoro, 41 anni, porta sullo schermo diversi ar- gomenti perfetti per il pub- blico per fermarsi un mo- mento e riflettere sulla vita, in tutti i suoi aspetti. Il 13 giugno l'Istituto Ita- liano di Cultura (IIC) ha ospitato la proiezione di "Mo- nica", accogliendo il regista Pallaoro a San Francisco per quella che è diventata una notte di riflessione e conver- sazione. Il regista Pallaoro vive a Los Angeles, anche se la sua storia di regista e sceneggia- tore professionista si è svolta in molti luoghi: nato a Trento nel nord Italia, si è laureato all'Hampshire College nel Massachusetts e ha conseguito un MFA in regia cinematogra- fica presso il California Insti- tute of the Arts. Il suo esordio risale al 2013 con Medeas, presentato in anteprima alla 70esima edi- zione della Mostra del cinema di Venezia e che gli è valso nu- merosi premi internazionali. Solo per citarne alcuni, miglior regista al Marrakech Film Fe- stival, il Sergej Parajanov Award for Outstanding Poetic Vision al Tbilisi International Film Festival e il New Voi- ces/New Visions Award al Palm Springs International Film Festival. Con Hannah, ha conti- nuato a lavorare a una trilogia di film con una protagonista femminile. Il film è stato pre- sentato in anteprima alla 74a Mostra del Cinema di Venezia, dove Charlotte Rampling, che ha interpretato la prota- gonista, ha vinto la Coppa Volpi come migliore attrice. Il film ha ottenuto il premio per la migliore fotografia al 53° Chicago International Film Fe- stival e una nomination ai Cé- sar per il miglior film straniero. Monica ha debuttato nel 2022, giusto in tempo per la 79a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Ve- nezia ed è stato distribuito da IFC Films negli Stati Uniti a maggio di quest'anno. Nel cast Trace Lysette, Patricia Clarkson, Emily Browning e Adriana Barraza. Monica, il personaggio interpretato da Trace Lysette, è una donna trans che fa la massaggiatrice di giorno e la prostituta di notte. Sebbene sia stata espulsa dalla famiglia anni prima, la sua vita prende una piega diversa quando riceve una telefonata dalla cognata e scopre che non solo sua madre è gravemente malata, ma le re- sta poco tempo da vivere. Eu- genia, la madre di Monica, che non vede sua figlia dalla tran- sizione di genere, è cognitiva- mente compromessa a causa del tumore al cervello che le sta togliendo la vita e, di con- seguenza, pensa a Monica come a una badante. Monica, quindi, prende la difficile de- cisione di nascondere la sua identità. Nessuno ha detto alla madre che Monica è la ragaz- zina che aveva rifiutato, anche se c'è un momento nel film in cui Eugenia potrebbe lasciare pensare che sa cosa sta succe- dendo. C'è un senso di dignità che entrambe le donne cercano di mantenere durante il dramma di due ore, mentre entrambe provano dolore per motivi di- versi. Il film segue le due storie mentre si uniscono e si sepa- rano in una sequenza di eventi: Monica si sforza di costruire legami con la famiglia di suo fratello, mentre Eugenia trova una ragione per sopravvivere grazie ai suoi nipoti. Durante il tempo trascorso a rispondere alle domande del pubblico all'IIC, il regista Pal- laoro ha spiegato come il film voglia mostrare a tutti un modo per "trovare quel senso di identità e dignità che tutti dovremmo avere per noi stessi". E ha continuato: "Ho deciso di esplorare queste cose attraverso la luce di tre donne diverse. Attraverso loro e le loro storie, possiamo trovare un paradigma e vedere noi stessi, forse capire di più la no- stra esperienza. Monica ha in qualche modo una storia estrema, ma credo che tutti sperimentino, in una certa mi- sura, quelle dinamiche. Attra- verso il paradigma estremo di Monica, possiamo vedere e imparare qualcosa su di noi che forse prima non sape- vamo". Pallaoro ha detto che una delle fonti del film sia un'amica che ha incontrato quando si è trasferito a Los Angeles all'età di 21 anni. È stato naturale uti- lizzare le ambientazioni offerte dall'America, con la vita sulla costa così come quella nel Midwest. Questa è una storia universale, che potrebbe acca- dere in Italia, magari con at- teggiamenti o ambientazioni diverse, ma seguendo le stesse dinamiche generali. Alla domanda sulla scelta dell'attrice che interpreta Mo- nica, Pallaoro ha spiegato: "Ci è voluto molto tempo per tro- vare colei che potesse incar- nare il personaggio nel modo in cui l'avevamo immaginato. Dopo un anno, dal momento in cui Trace ha fatto il provino e l'abbiamo scelta, ho capito di aver trovato la persona che avrebbe potuto definire il per- sonaggio e dargli vita. È stata una sensazione istintiva: ho trovato molti candidati che mi hanno impressionato per un motivo o per l'altro, ma non ho potuto impegnarmi finché non ho trovato Trace Lysette. Una volta fatto ciò, anche altre attrici hanno aderito al pro- getto. Ciò ha confermato le no- stre ipotesi iniziali". Man mano che il film va avanti, le relazioni si evolvono e Monica trova il modo di ri- velarsi alla famiglia: "Molto spesso, quando ho a che fare con persone che sono vicine alla mia vita, trovo che le pa- role possano andare così lon- tano, spesso non rivelare l'in- timità e la sincerità, tanto quanto altri modi di comuni- cazione che abbiamo. Il modo in cui tocchiamo, il nostro lin- guaggio del corpo, per esem- pio. Come accennato, mi sono ispirato a qualcuno che ha fatto parte della mia vita: ho incontrato questa donna che mi ha invitato a vivere con lei per sei mesi e ho potuto osser- vare il modo in cui si compor- tava con le persone intorno a lei ed era simile a quello che noi vediamo nel film. A quel tempo, non sapevo che avrei fatto un film su di lei, ma quell'osservazione ha lasciato un segno e un fascino che ho portato con questo personag- gio, incluso il modo in cui co- municava sia con le parole che con i gesti". Quando si arriva alla fine del film, non sappiamo se Mo- nica ritroverà mai l'amore e la felicità. "L'ultimo frame è con- sequenziale: vediamo Monica con suo nipote. C'è una proie- zione nei suoi occhi sia del de- siderio che della speranza che non dovrà mai più sopportare lo stesso dramma nella vita. Fino a quel momento abbiamo visto le dinamiche della fami- glia ma, alla fine, vediamo più chiaramente il ruolo che gioca la società e come interferisce con le nostre scelte e con chi siamo. La maggior parte delle volte, questa è la ragione di certe dinamiche che vediamo nella vita delle persone. Cosa farà o sentirà Monica, mi pia- cerebbe lasciarlo decidere al pubblico. Una delle cose più potenti che i film possono fare è dare al pubblico la possibilità di decidere cosa pensare o cosa provare riguardo a una storia. Ci permette di costruire una relazione intima con un per- sonaggio. E' un'opportunità per me come regista, ed è per questo che ho deciso che il film sarebbe finito in questo modo". La locandina del film Monica, che ha debuttato nel 2022 al Festival del Cinema di Venezia L'ultimo film del regista Pallaoro, 'Monica', esplora la famiglia, le relazioni e la dignità LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-6-29-2023