L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-13-2023

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LA COMUNITÀ DI SEATTLE 33 GIOVEDÌ 13 LUGLIO 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | P er più di due de- cenni all'inizio del 1900, la can- tante lirica Luisa Tetraz- zini ha affascinato gli amanti dell'opera del Pacifico nord- occidentale. Conosciuta come "l'usignolo fiorentino", era così famosa che uno chef di San Francisco chiamò uno sformato di pasta - Chicken Tetrazzini - in suo onore. Famosa per la sua potente voce cantata, Luisa Tetrazzi- ni ha entusiasmato il pubbli- co di tutto il mondo, viag- giando in Europa, Nord e Sud America. I suoi fan ado- ravano la sua esuberante p r e s e n z a s c e n i c a , i s u o i trionfi e tonfi professionali e la sua personalità straordi- naria. Nata nel 1871 a Firenze, Tetrazzini ha detto di aver iniziato a cantare all'età di tre anni. Da ragazzina che faceva le faccende domesti- che, cantava interi atti di alcune delle opere italiane più amate, interpretando ogni parte. All'età di 19 anni, Tetraz- zini ha fatto il suo debutto nell'opera a Milano, grazie a un colpo di fortuna quando un'anziana diva era troppo malata per esibirsi. Al suo debutto, ha interpretato Inez in L'Africaine di Meyerbeer. Fu un successo immediato e più tardi nello stesso anno si esibì a Roma davanti al Re e alla Regina d'Italia. Il suo ruolo operistico preferito era Lucia in Lucia di Lammer- moor. In una rappresenta- zione di quell'opera del 1899 in Russia, si esibì in coppia con Enrico Caruso che cantò c o m e E d g a r d o a l l a s u a Lucia. Tetrazzini era una super- star, richiedeva enormi com- pensi e riempiva teatri d'o- pera e concerti in tutto il mondo. Come molte dive, aveva le sue stranezze. A Londra, soggiornava sempre al Savoy Hotel dove la sua suite, la n. 412, veniva deco- rata in verde acqua prima del suo arrivo. Due pianofor- ti a coda venivano spostati nella suite e accordati appo- sitamente, a seconda che fosse una giornata piovosa o asciutta. Durante il viaggio teneva con sé un serraglio, c h e i n c l u d e v a u n p i c c o l o coccodrillo e diversi pappa- galli. Si diceva che uno dei pappagalli avesse una bella voce cantata. T e t r a z z i n i a n d ò m o l t e v o l t e n e l N o r d - o v e s t d e l Pacifico. Nel 1912, durante la sua seconda visita a Seat- tle, entusiasmò il pubblico al Moore Theatre. Otto anni dopo, durante una visita di ritorno nel gennaio 1920, cantò all'Hippodrome, una sala di ritrovo temporanea presso la Fifth and Univer- sity nel centro di Seattle. Esaminando la sua perfor- mance, il Seattle Times disse che "la combinazione di potenza e brillantezza con cui compie i suoi voli vocali è sua e solo sua. Ed è sensa- zionale". L'ippodromo di Seattle poteva ospitare 3.000 perso- ne, ma a quanto pare non era abbastanza grande per Madame Tetrazzini. Dopo la sua apparizione, la diva si prese il tempo di scrivere una lettera all'editore del Seattle Times, sottolineando che Seattle aveva bisogno di un auditorium più grande se v o l e v a a t t r a r r e a r t i s t i d i livello mondiale come lei: "Per una città delle dimen- sioni di Seattle con il suo pubblico amante della musi- ca, che ho incontrato nelle mie varie visite qui, le attuali cosiddette sale o auditorium s o n o b e n l u n g i d a l f a r e onore alla città e tantomeno a una grande artista. … La prossima volta che tornerò, per la prossima stagione, spero di poter cantare per il gentile e generoso pubblico di Seattle nel nuovo audito- r i u m " . N e l 1 9 2 1 t o r n ò d i nuovo a Seattle, e si esibì all'Arena. Dopo la sua apparizione nel 1920 a Seattle, Tetrazzini è andata a Spokane, per nulla scoraggiata dalla neve e dalle fredde temperature di gennaio. In realtà disse di essere attratta dal fascino invernale di Spokane, defini- to bello e sano. Ma proprio come Seattle, non era soddi- sfatta delle dimensioni del locale. "Perché Spokane non ha un auditorium come Den- ver e St. Paul", si lamentò Tetrazzini con il giornale locale. "Solo allora tutti i grandi artisti potranno veni- re qui e cantare. Ora alzano le spalle quando si parla di Spokane e dicono: 'Oh, non c'è nessun auditorium lì, solo un piccolo teatro'". San Francisco era più di suo gradimento e soggior- n a v a s p e s s o n e l l u s s u o s o Palace Hotel in Montgomery Street. Fu lì che nel 1910 lo chef Ernest Arbogast creò un piatto in suo onore. Lo chiamò Chicken Tetrazzi- n i : una teglia di pasta al f o r n o f a t t a c o n d a d i n i d i pollo (o tacchino), funghi e una salsa burrosa di man- dorle, parmigiano e vino. Tetrazzini morì nel 1940 all'età di 65 anni per un'e- morragia cerebrale. Allora si e r a g i à s p o s a t a t r e v o l t e , i n c l u s a u n a v o l t a c o n u n uomo di 20 anni più giova- ne. Sebbene avesse smesso di fare tournée, era ancora coinvolta nella musica, dava lezioni di canto nelle sue case di Milano e Roma. Le sue registrazioni londinesi sono ancora disponibili oggi. Il legame di Tetrazzini con il Nord-ovest non si è concluso con la morte. Il suo figlioccio, George Halver- son Fiore, ha avuto una lunga carriera musicale a Seattle. Nato a New York City nel 1926, Fiore è stato affascinato dal pianoforte in tenera età, in particolare dalla musica di Chopin. Ha studiato alla Julliard dove ha incontrato e stretto ami- cizia con Van Cliburn. Dopo essersi sposato e essersi tra- s f e r i t o a S e a t t l e , F i o r e è diventato l'organista e mae- stro di coro della Cattedrale di St. James. Successiva- mente è entrato a far parte della Seattle Opera, prima come direttore del program- ma d'opera residente e poi come maestro del coro, inca- rico che ha ricoperto per 17 anni. Alla fine della sua car- r i e r a , e r a c o n l a S e a t t l e Symphony dove ha lavorato come direttore associato per l e a t t i v i t à c o r a l i . F i o r e è morto nel 2013 all'età di 87 anni. Suo figlio, direttore d'orchestra e direttore musi- cale di fama internazionale, porta avanti la tradizione di f a m i g l i a . H a i m p e g n i a Santa Fe e Berlino in pro- gramma per il 2023. Il soprano italiano Luisa Tetrazzini ha visitato il Nordovest diverse volte nei primi anni del 1900, esibendosi sia a Seattle che a Spokane (Photo: Encyclopedia Britannica) L ' U s i g n o l o f i o r e n t i n o , u n s e c o l o f a , entusiasmava il pubblico del Nordovest

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