L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-5-2023

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www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GIOVEDÌ 5 OTTOBRE 2023 SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Massima allerta per il lungo sciame sismico che spaventa Napoli, Pozzuoli e i Campi Flegrei " L'attenzione su quanto sta accadendo ai Campi Flegrei è massima. Dobbiamo guar- darci da previsioni scientifica- mente non supportate che travali- cano i limiti di quanto possiamo dire al momento sull'evoluzione della situazione". Così Andrea Billi, geologo dell'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Cnr sulla sequenza di terremoti che sta interessando l'area bradisismica dei Campi Flegrei dove, da fine settembre si sono registrate un centinaio di scosse. «Al momen- to non possiamo prevedere quale esito ci sarà. Possiamo rifarci solo agli scenari del passato che conosciamo e che comprendono estremi come le grandi eruzioni dei Campi Flegrei, così come le crisi sismiche degli '60-70 e degli anni '80. Ma si tratta di un ventaglio di opzioni: questa situazione potrebbe portare a nulla oppure potrebbe portare anche a eventi eruttivi molto vio- lenti. Esiste chiaramente un monitoraggio molto attento da parte dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia - ha spiegato il geologo Billi - sia dei sismi che dei gas, che vengono studiati in tempo reale, per capire se cambia qualcosa, per comprendere se arrivano elementi più profondi che ci possono far pensare ad una possibile imminente maggiore criticità". Tutta da gestire in que- sto caso sarebbe una rapida eva- cuazione di una zona rossa densa- mente abitata. L'area flegrea è soggetta a lenta deformazione del suolo nota come bradisismo (letteralmente movimento lento del suolo) che avviene con modalità diverse nel tempo, portando sia al solleva- mento che alla subsidenza. Se ne osservano gli effetti sin dal IV secolo d.C. Negli anni '70 e '80 l'area flegrea e soprattutto l'abita- to di Pozzuoli sono stati interes- sati da un repentino sollevamento del suolo che è salito di circa 3.5 metri causando numerosi terre- moti, con gravi danni agli edifici. Per i successivi 20 anni la caldera è stata caratterizzata da generale subsidenza fino al 2005, anno in cui ha iniziato un periodo di sol- levamento che è attualmente in atto. L'attività sismica è dovuta alla rottura delle faglie dove sta avendo luogo la deformazione del suolo a causa della pressione esercitata dal gas in risalita. La solfatara di Pozzuoli è uno dei 40 vulcani che costituiscono i Campi Flegrei (© Yuriy Brykaylo|Dreamstime.com) Acqua sempre più al centro della crisi climatica in Italia: in 13 anni 2mila eventi estremi tra alluvioni, frane e siccità rischio frane e alluvioni e dove spesso la qualità dell'acque non è delle migliori come ricorda il problema cronico della malade- purazione, che è costato sino ad ora all'Italia oltre 142 milioni di euro in sanzioni pecuniarie, o l'inquinamento chimico di fiumi e falde. A scattare la fotografia con nuovi dati alla mano è Legambiente che in occasione del V Forum Acqua dal titolo "La transizione ecologica del- l'acqua". Quello che serve al Paese, dice l'associazione ambientalista, è una strategia integrata per la transizione eco- logica della risorsa idrica che metta al centro conoscenza, qua- lità e integrazione, rendendo sempre più sostenibile l'impron- ta idrica del nostro Paese sulla Terra e per assicurare un corretto adattamento alla crisi climatica. Solo così l'Italia potrà superare quei ritardi che ha accumulato a causa di un "approccio di gestio- ne troppo a compartimenti stagni e senza una visione d'insieme. Serve una strategia integrata per assicurare un corretto adattamen- to alla crisi climatica". I n Italia dal 2010 ad agosto 2023 il 67% degli eventi meteorologici estremi che hanno causato danni ha visto come protagonista l'acqua tra allagamenti, esondazioni, grandi- nate, siccità prolungata, piogge intense. L'acqua è sempre più al centro della crisi climatica. Dal 2010 al 31 agosto nella Penisola su 1.855 eventi meteorologici estremi, ben il 67% ha visto per protagonista la risorsa idrica con 667 allagamenti, 163 esondazio- ni fluviali, 133 danni alle infra- strutture da piogge intense, 120 danni da grandinate, 85 frane da piogge intense, 83 danni da sic- cità prolungata. Tra le regioni più colpite: Sicilia e Lombardia con 146 eventi ed Emilia- Romagna con 120. Tra le città spiccano Roma, con 65 eventi, Milano 32, Agrigento 24, Bari 24, Genova 20, Palermo 17, Napoli 17, Ancona 14, Bologna 11, Modena 10, Torino 10. Una penisola che si trova a fare i conti sempre di più con gli effetti della crisi climatica, i danni per eccesso o mancanza d'acqua; ma anche con la fragi- lità di un territorio in gran parte a Da Nord a Sud gli eventi meteorologici estremi si stanno moltiplicando (© Fedecandoniphoto Dreamstime.com)

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