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GIOVEDÌ 2 NOVEMBRE 2023 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Non c'è più l'autunno di una volta: ottobre bollente al Sud e 4 eventi estremi al giorno tra nubifragi e grandinate Turismo enogastronomico in crescita (Ph© blurf | Dreamstime.com) Piemonte e Veneto sul podio per Ognissanti E ' allarme maltempo dopo un ottobre «bollente» segnato però da una media di oltre quattro eventi estremi al giorno tra nubifragi, alluvioni e trombe d'aria che hanno colpito le coltivazioni, arriva un novem- bre piovoso dove però i fenome- ni temporaleschi sono brevi ma di forte intensità. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Eswd (European Severe Weather Database) in riferimen- to all'allerta della protezione civile con soglia rossa per rischio idrogeologico sui settori meri- dionali dell'Emilia-Romagna e arancione in Veneto, Friuli Venezia Giulia e su gran parte di Lombardia, Liguria, Emilia- Romagna e Toscana. A rischio le colture che, per il caldo, hanno prolungato la sta- gione in un 2023 che si posiziona in Italia al secondo posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una temperatura superiore di 0,82 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr nei primi nove mesi con l'anomalia climatica che è stata addirittura di +1,02 gradi al nord. Nei campi ci sono dalle melanzane ai peperoni, dalle zucchine ai cetrioli, mentre sono in corso le raccolte del mais e del riso ed è appena iniziata quella delle olive con il centro nord che ha già perso 1/3 della produzio- ne. Nei frutteti si teme per gli agrumi, dalle arance ai mandari- ni, per mele e pere che sono in piena fase di raccolta e per le produzioni di cachi e kiwi dove una grandinata può devastare il lavoro di un intero anno. «Siamo di fronte – dice l'as- sociazione nazionale degli agri- coltori Coldiretti – ad una evi- dente tendenza alla tropicalizza- zione con una più elevata fre- quenza di manifestazioni violen- te, sfasamenti stagionali, precipi- tazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti. Il risultato è che il 2023 si classifica come l'anno nero dell'agricoltura ita- liana con danni che superano i 6 miliardi di euro a causa di nubi- fragi, tornado, bombe d'acqua, grandinate con esplosioni di mal- tempo violento intervallato da ondate di calore africano. Già si registra un taglio del 12% per la vendemmia ma le stime sono provvisorie come imprevedibili sono i rischi in campo». I l fine settimana di Ognissanti dà una spinta al turismo. Le strutture ricettive italiane dovrebbero registrare 4,8 milioni di pernottamenti. A pesare sugli arrivi è l'incertezza meteo ma la domanda straniera - che confer- ma il buon andamento dopo i positivi risultati della stagione estiva - traina i mesi di settembre e ottobre, soprattutto nelle prin- cipali città d'arte. È quanto emerge dalle stime del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti sulla base di un'indagine realizzata sulle prin- cipali piattaforme di prenotazio- ne online. Dalle rilevazioni emerge un tasso medio di occu- pazione dell'offerta turistica disponibile del 67%, un valore più basso rispetto a quello rileva- to lo scorso anno ma per il Ponte di Ognissanti, la parte più consi- stente del movimento turistico italiano e straniero, è attesa verso le principali città d'arte, i borghi, ma un certo interesse è stato rile- vato anche per le aree di monta- gna, le are rurali e di collina. Dai dati emerge un andamen- to differenziato. Il tasso di occu- pazione delle strutture nelle città e centri d'arte si attesta al 78%, con punte molto al di sopra dell'80% nelle principali città italiane. Decisamente più conte- nute le richieste di prenotazione nelle località marine e dei laghi, con una saturazione del 54% e del 55%. Leggermente in salita, il trend per le località termali che registrano un tasso medio del 59%, mentre per le località di montagna e quelle rurali e di col- lina la saturazione media aumen- ta, al 68% e al 67%. Il Piemonte conquista il primo posto con il 75% delle prenotazioni, seguito da Veneto ed Emilia-Romagna entrambe con il 72% delle richieste, dalla Lombardia (71%), dal Trentino- Alto Adige e Friuli Venezia Giulia con il 70% di occupazione delle camere ed infine dalla Liguria la cui percentuale scende al 57%. Risulta, invece, media- mente in calo nelle regioni del Centro: il Lazio è il primo in classifica con il 73% delle preno- tazioni, seguito da Toscana ed Umbria (69%), dalle Marche (64%), Abruzzo (52%) ed infine dal Molise (48%). Gli allagamenti urbani diventano sempre più frequenti (Ph© Massimo Valicchia | Dreamstime.com) I l turismo enogastronomico è il grande protagonista della sta- gione autunnale con la parte- cipazione a sagre e fiere alla sco- perta di cibo, cultura e tradizioni territoriali. A spingere il fenome- no è il fatto che l'Italia può con- tare su oltre 25mila agriturismi diffusi su tutto il territorio nazio- nale che ospiteranno secondo le previsioni non meno di 300mila italiani durante il lungo ponte d'autunno. Un turismo interno che spinge l'economia e punta a beneficiare delle 5450 specialità tradizionali, dai funghi al tartufo, dalle casta- gne ai novelli, delle 320 specia- lità Dop/Igp riconosciute a livel- lo comunitario e dei 415 vini con etichetta Doc/Docg, senza dimenticare la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole certificate e 10mila agricoltori in vendita diretta a chilometro zero. Si stima in 7 milioni gli italia- ni che hanno deciso di mettersi in viaggio per la Festività di Ognissanti inseguendo le nume- rose iniziative di valorizzazione dei prodotti del territorio dalle strade del vino a quelle dell'olio. Sagre, funghi e tartufi: il turismo gastronomico spinge l'economia