L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-14-2023

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23 GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2023 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | Q uando si parla d i c i b o , o g n i r e g i o n e – e ogni famiglia, a dire il vero! – ha le sue tradizioni, soprat- t u t t o a N a t a l e . M i n e s t r a maritata e pasta al forno a Napoli, canederli nel Trenti- no-Alto Adige, tortellini in brodo un po' ovunque: la varietà e la scelta sono infini- te. Ma tutti abbiamo i nostri piatti preferiti, no? Allora come sarebbe la vostra cena di Natale ideale, se poteste scegliere tutto ciò che più vi piace da ogni regione d'Ita- lia? Date un'occhiata alla mia selezione personale e fatemi sapere cosa ne pensate! Antipasto Ah! Dev'essere cappon magro! Il cappon magro è un piatto della tradizione ligure, spesso associato alle festività natalizie e di Capo- danno. Ricco ed elegante, ha in realtà origini molto umili, p o i c h é t r a d i z i o n a l m e n t e veniva preparato dai pesca- tori utilizzando gli avanzi di pesce e verdure. Col passare del tempo, è diventato un piatto più elaborato servito dalla nobiltà, con varie ver- dure bollite, gamberi, arago- sta, olio d'oliva e salsa verde. P r e p a r a r l o i n c a s a n o n è un'impresa facile, ma niente paura: ogni buona gastrono- mia ligure lo prepara su ordi- nazione per le occasioni spe- ciali. La base del cappon magro è tipicamente costituita da biscotti duri detti gallette, che vengono strofinati con aglio e messi a bagno nell'a- ceto. Vengono quindi aggiun- t i g l i s t r a t i , c o s t i t u i t i d a molte verdure, pesce o frutti d i m a r e . G l i i n g r e d i e n t i c o m u n i i n c l u d o n o p e s c e b i a n c o b o l l i t o , a r a g o s t a , fagiolini, sedano, carote, bar- babietole e patate. Gli strati v e n g o n o c o n d i t i c o n u n a salsa, la salsa verde, compo- sta da prezzemolo, aglio, cap- peri, acciughe, tuorli d'uovo sodo e olive verdi, il tutto pestato insieme in un mor- taio con olio d'oliva e aceto. Primo Due scelte qui: semplice- mente non riuscivo a deci- dermi. Per prima cosa opterò per un classico popolare da Nord a S u d , i c a p p e l l e t t i i n brodo. Tradizionalmente associati all'Emilia-Roma- gna, sono piccoli involtini a forma di cappello, tipica- mente ripieni di un misto di carni e formaggi e serviti in un brodo saporito. Il ripieno c o m p r e n d e s p e s s o u n a miscela di carne di maiale, vitello e talvolta altre carni come prosciutto o mortadel- la, abbinata a parmigiano- reggiano, noce moscata e altri condimenti. Il brodo, parte integrante di questo piatto, è solitamen- te un brodo chiaro e sostan- zioso a base di pollo o cappo- n e , a c u i s p e s s o v e n g o n o aggiunte verdure come caro- te, sedano e cipolle per ren- derlo ancora più saporito. I c a p p e l l e t t i v e n g o n o c o t t i direttamente in questo brodo finché non vengono a galla, segno rivelatore che sono pronti. I Culurgiones, invece, sono un tipo di ravioli tipici della Sardegna, piatto per eccellenza della cucina dell'i- sola, in particolare della pro- vincia dell'Ogliastra. Il ripie- no più comune è un misto di patate, anche se gli ingre- dienti possono variare molto in base alle usanze locali: in molti paesi dell'Ogliastra la ricetta del ripieno prevede, oltre alle patate, menta e aglio, in alcune zone il for- maggio è l'ingrediente domi- nante (quelli ripieni di for- m a g g i o s o n o q u e l l i c h e personalmente preferisco). La pasta dei culurgiones è tradizionalmente realizzata con un impasto di semola e f a r i n a o d i s o l a s e m o l a , impastata con acqua tiepida salata. Solitamente vengono les- sati in acqua salata e conditi c o n s a l s a d i p o m o d o r o e pecorino grattugiato, oppure semplicemente con olio d'oli- va e pecorino in bianco. In alcune regioni si gustano anche con i funghi quando sono di stagione. Secondo Le Sarde alla Beccafi- co vincono a mani basse! Questa prelibatezza siciliana è profondamente radicata nella storia regionale ed è nota per la sua miscela unica di sapori e consistenze. Le origini del piatto posso- no essere fatte risalire al Medioevo, quando le influen- ze culinarie arabe influenza- rono in modo significativo la g a s t r o n o m i a s i c i l i a n a . A l centro della ricetta troviamo, ovviamente, le sarde, che vengono meticolosamente sfilettate e stese, poi farcite con un miscuglio di ingre- dienti, tra cui pangrattato, pecorino grattugiato, aglio tritato finemente, prezzemo- lo fresco, pinoli e carnosa uva passa. È proprio questo r i p i e n o c h e c o n f e r i s c e a l piatto il suo equilibrio unico di note dolci e salate. Dolce Ditemi che sono vecchio stile, ma a Natale non c'è niente di meglio di un vero panettone artigianale a fine pasto: la sua iconica forma a cupola e il delicato equilibrio t r a c o n s i s t e n z a s o f f i c e e sapori dolci e fruttati lo ren- dono un elemento centrale durante i raduni per le festi- vità in tutto il Paese. Le sue origini sono leggendarie e r u o t a n o p r i n c i p a l m e n t e attorno a un giovane ragazzo chiamato Toni, che si ritiene abbia trasformato un'umile pagnotta nella dolce e ariosa prelibatezza che conosciamo oggi. Lasciate che vi dica una c o s a i m p o r t a n t e : q u a n d o scegliete il vostro panettone, i l l u o g o i n c u i c o m p r a r l o conta moltissimo. Sebbene le versioni commerciali siano facilmente disponibili, nulla è paragonabile alla qualità e alla bontà del panettone fatto in forno: onestamente, non potete dire di aver provato q u e l l o v e r o f i n c h é n o n c i metterete le mani su uno di quelli! E sebbene esista una varietà di sapori, considerate la versione classica e tradi- z i o n a l e : l a s e m p l i c i t à , i n alcuni casi, è la scelta miglio- re. . . . u l t i m o , m a n o n p e r importanza. . . . Q u a l c o s a c h e p o t e t e m a n g i a r e q u a n d o v o l e t e durante il pasto perché pos- sono essere salate o dolci: pettole lucane. Fatte prin- cipalmente con un impasto di farina, acqua, lievito e sale, poi fritte, ciò che le rende speciali è la loro versa- tilità, soprattutto nel periodo natalizio: i più golosi posso- no gustarle spolverate di zuc- chero a velo, ma se preferite qualcosa di saporito e gusto- so, potrete poi aggiungere alla pastella ingredienti come olive o acciughe e trasfor- marle in un perfetto aperiti- vo, o anche in un contorno. È interessante notare che, sebbene molte famiglie pre- parino le pettole lucane in c a s a , e s s e r a p p r e s e n t a n o anche un alimento base del c i b o d i s t r a d a d u r a n t e l e festività natalizie, quando l'a- roma seducente della pasta fritta riempie i paesi e le città della Basilicata, in una glo- riosa anticipazione delle deli- zie culinarie che aspettano tutti noi sulla tavola del gior- no di Natale. La cena di Natale italiana per eccellenza Le pettole sono uno street food natalizio molto amato in Basilicata (Photo: Anna Fedorova/Dreamstime) LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA

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