L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-21-2024

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21 GIOVEDÌ 21 MARZO 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI P iovve cenere vul- canica, seguita da un'infuocata ondata di roccia piroclastica e gas t o s s i c o ; i l m e z z o g i o r n o s c o m p a r v e n e l l e t e n e b r e . Dove solo pochi istanti prima s i s v o l g e v a u n n o r m a l e pomeriggio d'agosto, ora c'e- rano caos e devastazione. Le v i l l e o p u l e n t e , l e c a s e e i negozi della gente comune, i panifici, i laboratori artigia- ni, le bancarelle dei venditori di cibo…tutto fu sepolto sotto u n o s t r a t o s o f f o c a n t e d i inferno vulcanico insieme ai cittadini che li occupavano. Dimenticata fino alla sua riscoperta 1.700 anni dopo, Pompei è oggi il sito archeo- logico più riconosciuto e visi- tato al mondo. I resti scavati sono un laboratorio di visio- ne straordinariamente pre- servata di ogni strato di vita dell'antica Roma com'era q u a n d o f u i n t e r r o t t a i n quell'orribile giorno del 79 d.C. A differenza di molti altri siti archeologici, la vita a P o m p e i a p p a r e v i b r a n t e dopo la scomparsa piuttosto che essere solo i resti sepolti d i u n a c i v i l t à p e r s a n e l tempo. Gli scavi passati e in corso offrono uno sguardo unico sulla vita quotidiana e sulle routine di questi antichi romani, dagli schiavi all'élite. Q u a l e m o d o m i g l i o r e p e r conoscere un'antica società se non quello di comprende- re le attività lavorative quoti- diane che la animavano? Grazie all'attuale gestione del Parco Archeologico di Pompei, l'interesse per la conoscenza e la conservazio- ne degli antichi metodi di produzione artigianale sta a s s u m e n d o u n r u o l o d i primo piano. Le vaste sco- perte di reliquie conservate come in un'istantanea del tempo, abbinate alla tecnolo- g i a d i r i c e r c a a v a n z a t a , hanno fornito la possibilità n o n s o l o d i i d e n t i f i c a r e m a n u f a t t i , r e s t i d i c i b o e attrezzature, ma anche di analizzarne la composizione e gli usi pratici. U n o d i q u e s t i p r o g e t t i v e d e l a c o l l a b o r a z i o n e d i Claudio Cutuli di Intrec- ci Creativi con il Parco Archeologico di Pompei. Maestro tintore che usa pro- dotti naturali e tecniche tra- dizionali, Cutuli è stata la soluzione perfetta per ricrea- re abiti tessuti, in particolare sciarpe, in linea con il patri- monio artigianale di Pompei. Utilizzando le conoscenze disponibili su quali prodotti vegetali fornissero coloranti nell'antica Pompei, Cutuli ha scoperto che non era cam- biato molto. Nero intenso e grigio dalle bacche di sambu- c o , m a r r o n e d a i m a l l i d i n o c e , i l f a m o s o r o s s o d i Pompei dalla radice della pianta comune della robbia, sfumature di giallo e verde dal cardamomo, rosa canina dal desiderabile rosa tenue: tutti utilizzati nelle creazioni di Cutuli oggi e dagli artigia- ni di Pompei allora. Gli affreschi della sontuo- sa Casa dei Vetti di Pompei, r e c e n t e m e n t e r i a p e r t a , hanno fornito a Cutuli l'ispi- razione progettuale e hanno spinto il direttore del parco Gabriel Zuchtriegel a svi- luppare progetti come que- sto. Immagini di amorini f l u t t u a n t i c h e t i n g o n o i panni, creano profumi, car- dano filati e raccolgono l'uva per il vino riflettono la quoti- dianità, esattamente ciò che Zuchtriegel vuole evidenziare e p r e s e r v a r e . D u e d e i t r e modelli di sciarpe di Cutuli raffigurano queste scene, oltre a riflettere i colori uti- lizzati negli affreschi. Ogni sciarpa è realizzata a mano con filato di ortica tessuto su un antico telaio, poi tinto uti- lizzando colori di derivazione vegetale applicati con tecni- c h e a n t i c h e . S e b b e n e l e informazioni per l'acquisto non siano ancora disponibili, il 50% del ricavato sarà devo- l u t o a l l a c o n s e r v a z i o n e a Pompei. Il coinvolgimento di Cutu- li è un esempio di privati che c o l l a b o r a n o c o n l a v a s t a Azienda Agricola Pom- pei, un progetto che sostiene la rinascita degli spazi verdi agricoli all'interno del sito archeologico. Una serie di giardini, vigneti, colture e f r u t t e t i i n t u t t o i l p a r c o archeologico portano avanti la coltivazione come avveni- va nell'antica Pompei. L'olio d ' o l i v a e p e r f i n o i l v i n o , insieme ai prodotti a base di cereali, vengono prodotti anch'essi secondo pratiche antiche. Non più riproduzio- n i v i s t e a t t r a v e r s o v e t r i museali, la Pompei artigiana- le e agricola rinasce grazie a questi progetti. Paolo Mighetto, archi- tetto agrario, ha con passio- n e q u e s t i o b i e t t i v i . M a n mano che i vigneti sperimen- tali che ospitano varietà anti- c h e m a t u r e r a n n o , i p i a n i includeranno la produzione dalla raccolta all'imbottiglia- mento e all'invecchiamento, tutto all'interno dei confini del Parco. "Il nostro obiettivo è riattivare un territorio che era uno dei più fertili nell'an- tichità, e lo è tuttora", affer- ma Mighetto. Il Vivaio di Pompei è u n a l t r o d e i p r o g e t t i d i Mighetto. Nell'antico orto della Casa di Pansa si colti- vano, secondo le antiche tec- niche, varie specie di ortaggi, piante ornamentali, alberi da frutto e cereali. Molti dei coloranti di Cutuli provengo- no da qui e i progetti preve- dono di piantare innesti del vivaio in tutto il parco. Gli ospiti possono ora visitare il giardino, comprese le pre- sentazioni alle riproduzioni accurate di vasi, rilegature e metodi originali ancora una volta praticati qui. Potrebbe- ro anche intravedere le peco- re portate qui per la manu- tenzione sostenibile degli spazi verdi aperti in tutta Pompei. Gli affreschi sopravvissuti che raccontano le storie di vita quotidiana a Pompei, insieme ad alcuni documenti scritti sopravvissuti e all'ab- bondanza di resti recuperati, hanno fornito agli archeologi s p e r i m e n t a l i u n a v a s t a gamma di strumenti forensi per ricostruire le vite degli antichi pompeiani. Esperti come l'archeologo culinario F a r r e l l M o n a c o h a n n o effettuato vaste ricerche a Pompei, scoprendo una vasta gamma di conoscenze sui cibi e sui metodi di prepara- zione degli antichi romani. La sua vasta ricerca su 81 tipiche pagnotte rotonde sca- v a t e n e l P a n i f i c i o d i Modesto ha portato a una ricreazione della ricetta, non- ché a piani preliminari per opportunità pratiche all'in- t e r n o d i P o m p e i . S a l l y Grainger, un'altra stimata storica del cibo e archeologa sperimentale, attraverso i suoi studi su Pompei ha chia- rito che le diete erano molto più varie di quanto si credes- se in precedenza, anche se è vero che i piccoli ghiri pelosi e la lingua di allodola erano davvero considerati preliba- tezze. Se sentite il bisogno di una ricetta autentica per uno di questi, o forse per i più banali piatti pompeiani anti- chi, Grainger's Cooking Api- cius – Roman Recipes for Today contiene 64 ricette tradotte da un libro di Mar- cus Gavius Apicius, uno chef romano del I secolo d.C. Far rivivere Pompei attra- verso l'ordinario è la premes- sa che sembra guadagnare t e r r e n o o g n i a n n o d i p i ù sotto la guida di Zuchtrigel. Sono in corso ulteriori colla- borazioni con università, pri- vati e imprese su progetti di ricerca e rilancio della lavo- r a z i o n e d e i m e t a l l i , d e l l a costruzione di mobili e della p r o d u z i o n e d i c e r a m i c a . Ammirare lo splendore delle imponenti ville e della ric- chezza inimmaginabile di Pompei è un'esperienza fan- t a s t i c a e i m p o r t a n t e , m a significa comprendere il fun- zionamento quotidiano che risveglia l'elemento umano di questa antica cultura per- duta. To Dye For: riscoprire l'antica arte pompeiana della tintura dei tessuti e dei metodi artigianali Dettaglio di uno degli affreschi della Villa dei Misteri, a Pompei: da notare, i colori delle vesti (Photo: Floriano Rescigno/Dreamstime)

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