L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-21-2024

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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 21 MARZO 2024 si è quindi soffermato sulle attività di bordo, sui tanti esperimenti proposti tanto d a l m o n d o s c i e n t i f i c o e industriale quanto dal mini- stero della Difesa e dall'Asi, l'Agenzia spaziale nazionale. Dai test sulla proteina beta a m i l o i d e , c h e p r o m e t t e i n f o r m a z i o n i p e r l a c u r a delle malattie neurodegene- r a t i v e c o m e A l z h e i m e r o Parkinson allo studio sulla fertilità femminile in condi- zioni di assenza di peso, al monitoraggio dei pericoli provenienti dallo Spazio per p r e v e n i r e c o l l i s i o n i t r a i sistemi orbitanti. "A Terra ci si immagina che lo Spazio sia enorme invece è sempre più popolato. Sia guardando dal Dragon che sulla Iss si v e d o n o c o n t i n u a m e n t e satelliti che passano vicino. Per l'Aeronautica ho fatto un esperimento simulando un collegamento dalla Iss con il Reparto Sperimentale Volo di Pratica di Mare per misu- r a r e i l i v e l l i d i r i s c h i o d i avvicinamento di un detrito spaziale alla Stazione. Sette giorni dopo, caso reale: la Nasa ci avvisa che entro 48 ore potevamo avere un avvi- cinamento con un detrito e quindi di prepararci a una p r o c e d u r a d i e m e r g e n z a . Non è accaduto, ma il con- cetto di 'situation awereness' è evidentemente un'esigenza reale anche perché a bordo non sappiamo cosa c'è attor- no, ce lo comunicano i centri d i c o m a n d o e c o n t r o l l o a terra". Le applicazioni spaziali in fondo sono già tra noi e par- lare di esperimenti e tecno- logie è in realtà parlare del cuore delle missioni spaziali. "Tutta questa ricerca ha più di una finalità. La prima è che facciamo ricerca nello Spazio perché questo con- sente di migliorare le condi- zioni di vita sulla Terra. L'al- tro è che la ricerca non fa s a l t i q u a n t i c i c i o è n o n s i prende il premio Nobel con un esperimento: la ricerca è u n p e r c o r s o l u n g o c h e r i c h i e d e c o s t a n z a e approfondimento. La terza è che quando ci sposteremo dai 400 km dov'è la Iss ai 400mila km della Luna o a g l i 8 5 m i l i o n i d i k m d i Marte, tutto quello che oggi studiamo, servirà a proteg- gere gli astronauti che non saranno più a 12 minuti e 40 secondi dalla Terra". P e r q u e s t o b i s o g n e r à reinventate la "vecchia" Iss concepita negli anni '80-'90, un aggregato di tecnologie russe e americane, di moduli italiani e giapponesi, ormai piena di standard e sistemi s u p e r a t i . U n l u o g o d o v e restare fermi o in equilibrio è un esercizio molto compli- cato. Di qui l'importanza di e s p e r i m e n t i i n d u s t r i a l i "come lo sviluppo di tessuti in grado di proteggere dalle radiazioni cosmiche e solari e da quelle secondarie che si generano all'interno della Stazione, e che sono uno dei fattori di rischio principale per gli astronauti". Una tuta spaziale, ad esempio, è un concentrato di tecnologia: deve garantire protezione ed ergonomia funzionali alla vita extraterrestre. Ha indossato speciali tute dotate di sensori. Di c h e e s p e r i m e n t o s i è trattato? "La prima tuta prodotta da una startup pugliese l'ho messa a bordo del Dragon e idealmente consente all'a- stronauta di compensare i voli spaziali facendo un po' d i a l l e n a m e n t o , c h e è l a principale contromisura per limitare gli effetti sull'orga- nismo: i muscoli si indeboli- scono e le ossa tendono a decalcificarsi. La tuta con- sente questo allenamento introducendo una resistenza ma solo indossandola, senza dover fare esercizi. La secon- da, di una startup marchi- giana, punta invece a tra- s f o r m a r e l a t u t a i n u n oggetto smart con sensori capaci di monitorare l'affati- camento dando all'astronau- ta indicazioni utili. E' stato molto interessante mettere insieme la parte innovazione e ricerca, la parte accademi- ca e quella industriale. Que- sta convergenza dimostra sviluppi e potenzialità molto interessanti". L'astronauta ha quindi risposto alle domande degli studenti dell'Università di Bari, prima di autografi e selfie. Ma qual è il messag- gio ai giovani? "Lo spazio – ha detto - non è così lonta- no, rappresenta una concre- ta opportunità professionale di crescita non solo per chi desidera diventare astronau- ta ma anche per tante altre professionalità e si caratte- rizza come dominio forte- mente interdisciplinare. Con il rettore parlavo proprio dell'opportunità di creare progetti e avere studenti che, con passione, possono cre- s c e r e i n q u e s t ' a m b i e n t e anche perché lo Spazio è una dimensione verso la quale ci proietteremo nei prossimi decenni". Se per i nuovi allunaggi si parla del 2027 e i tempi sono maturi anche per immagina- re e quindi realizzare stazio- ni cislunari ovvero orbitanti attorno al nostro satellite, per Marte le tempistiche si allungano sino alla fine del secolo perché la tecnologia non è ancora pronta. Ma gli ambiti di ricerca sono enor- m i . L a t u t a è u n e s e m p i o s i g n i f i c a t i v o : " N a s c e d a esperienze diverse: automo- tive, fashion design, inge- gneria. Mette insieme tecno- l o g i a , a s p e t t i m e d i c i , sensoristica, materiali inno- vativi, analisi dei dati. Oggi la sfida – ha detto il colon- nello - è operare in maniera traversale e lo Spazio si pre- sta a quest'impostazione. La tuta dimostra perfettamente quante discipline diverse p o s s o n o e s s e r e m e s s e a matrice". Ma le opportunità sono molteplici. Basti dire che Villadei ha preparato, come esperimento, anche "una buona pasta italiana cotta al dente". In senso orario: Walter Villadei e il tricolore sulla ISS, il decollo dell'Ax-3 e la Terra vista dallo Spazio (all photos courtesy of NASA, Axiom Space and Italian Air Force) NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ "La ricerca non fa salti quantici, cioè non si prende il premio Nobel con un esperimento: la ricer- ca è un percorso lungo, che richiede costanza e approfondimento," dice Villadei CONTINUA DA PAGINA 7

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