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GIOVEDÌ 4 APRILE 2024 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT J annik Sinner è il Re di Miami: vince il Master 1000 in Florida ed è il primo ita- liano ad essere il numero 2 della classifica mondiale ATP. In un torneo che spesso non gli aveva portato fortuna (era reduce da due finali perse), Sinner domina e raccoglie un grande successo, mettendo in mostra quel tennis fatto di potenza, tecnica e con- centrazione che lo sta portando verso il tetto del mondo: il pri- mato assoluto è ormai nel miri- no. SINNER - VAVASSORI (ITA) 6-3, 6-4 - Dopo aver sal- tato il primo turno in quanto testa di serie, il tennista altoate- sino è chiamato a un 'derby' azzurro. La sfida con Andrea Vavassori, dopo un inizio lento (complice la sospensione della gara per pioggia, dopo soli 5 game), si rivela a senso unico: all'allievo di Cahill e Vagnozzi basta un break per set per vince- re la dodicesima gara contro un connazionale. SINNER - GRIEKSPOOR (OLA) 5-7, 7-5, 6-1 - Ancora un avvio difficoltoso per Sinner, che si complica la vita conce- dendo all'avversario un primo set giocato sotto tono. È però nuovamente la pioggia a 'risve- gliare' l'azzurro che, dopo i 50' di stop della gara, rientra in campo con un piglio differente: break immediato per raddrizzare la partita. Poi è una fuga. S I N N E R - O ' C O N N E L L (AUS) 6-4, 6-3 - Negli ottavi di finale, Sinner ha ancora una par- tenza poco brillante, da cui però si riprende imperiosamente: dopo aver concesso un break, vince sette game di fila, pren- dendo il largo e stroncando ogni velleità di reazione. Sinner non si ferma più: trionfa a Miami e diventa numero 2 del mondo, primo italiano di sempre SINNER - MACHAC (CZE) 6-4, 6-2 - Anche nei quarti di finale, dopo una parten- za faticosa (complice il gran ritmo di gioco di Machac), Sinner ribalta la situazione met- tendo sotto pressione l'avversa- rio (che cala e finisce per com- mettere 31 errori gratuiti). Il secondo set è dominato. SINNER - MEDVEDEV (RUS) 6-1, 6-2 - Si avvicinano le fasi cruciali del torneo, gli avversari salgono di livello e la concentrazione aumenta in modo esponenziale. La 'classica' sfida contro Medvedev (numero 4 del mondo e uno dei rivali 'preferiti' di Jannik) è giocata in modo per- fetto dall'altoatesino, che lascia al russo (autore di 22 errori gra- tuiti) solo 3 game. Partita lampo (70') e finale in cassaforte. SINNER - DIMITROV (BUL) 6-3, 6-1 - Nella sua terza finale a Miami, Sinner deve vedersela con Grigor Dimitrov, talentuosissimo (ma incostante) bulgaro - uno degli ultimi espo- nenti del tecnico tennis 'vecchia scuola' - che sembra attraversare una 'seconda giovinezza': grandi risultati negli ultimi 8 mesi, tra cui - a Miami - le vittorie contro Zverev e Alcaraz. Sull'onda del- l'entusiasmo e sospinto dal pub- blico (che, come spesso capita, sostiene l'underdog di turno, nella speranza di vedere 'più partita'), Dimitrov parte con grande sicurezza (vince il primo game a zero) e conquista la prima palla break del match. Sinner, però, si toglie dai guai con due ottime prime e con la conquista di un break immedia- tamente dopo. Dimitrov cerca di riprendersi: nel game successivo a quello in cui ha perso il servi- zio va in vantaggio, ma con 4 punti di fila e due ace finali, Sinner lo respinge d'autorità. Il finale di set vede l'altoatesino STEFANO CARNEVALI dei colpi continua a crescere, le gambe di Dimitrov, invece, si fanno sempre più pesanti. La partita scivola via: altro break per il 5-1 e poi vittoria col servi- zio a favore. Finisce 6-1 in 1h 13'. Per Sinner è il 13esimo tito- lo ATP in carriera, ma soprattut- to è secondo posto nella classifi- ca mondiale. TERRA ROSSA: UNA NUOVA STAGIONE - Tra nemmeno una settimana, comin- cia una nuova stagione: con l'ar- rivo del caldo, il circuito si tra- sferisce sulla terra rossa, superfi- cie che cambia del tutto il gioco e che, tradizionalmente, non è la il Var - mal interpretando la dinamica dell'azione - cancella per un fuorigioco. Il 'torto' subi- to, invece che rendere i padroni di casa arrembanti, fa riemergere le loro incertezze: il palleggio di Locatelli e compagni diventa più lento e impreciso e gli errori si moltiplicano. Il 'magmatico' 3- 4-2-1 disegnato da Tudor - che punta a non dare punti di riferi- mento alla 'pesante' difesa avversaria - ci mette del suo e, rapidamente, i Biancocelesti diventano padroni della partita. Il torto degli ospiti, però, è di non riuscire a concretizzare la mano- vra: una traversa rocambolesca su colpo di testa di Luis Alberto è tutto quello che gli uomini di Tudor mettono a referto (quanto CONTINUA DA PAG. 38 alzare vertiginosamente i ritmi di gioco: sul 2-4 Dimitrov arranca (dal punto di vista atletico) e, dopo aver evitato il break nel settimo gioco, viene travolto nel- l'ottavo. Sul punteggio di 3-5, il bulgaro serve per rimanere nel set, ma non ha più la forza di arginare l'assalto di Jannik che, con due risposte vincenti conse- cutive, si porta sul 30-40 e, al secondo set point ottenuto, chiu- de la partita. Il set successivo è ancora più sbilanciato: Sinner 'mette la freccia' nel quarto game, quando rimonta da 40-0 e strappa il servizio all'avversario, per poi 'blindare' il 4-1. La forza manca un Immobile in condizio- ni accettabili!). I fischi dello 'Stadium' non aiutano i Bianconeri, ma in loro soccorso, in avvio di ripresa, arriva una sbandata difensiva colossale della Lazio: Felipe Anderson si fa infilare in corsa dal 'solito' Cambiaso che, con Casale e Romagnoli fuori posizione, lan- cia Chiesa verso la porta: il nazionale, davanti a Mandas, è implacabile. La Lazio, che pareva in con- trollo, perde le certezze e si espone alle ripartenze avversarie (e il gioco negli spazi pare l'uni- co genere di manovra che l'at- tuale Juventus sappia applicare a dovere). Al 19' della ripresa (14' dopo il gol di Chiesa) è Vlahovic che - ben servito da McKennie - si 'beve' Casale per Il tecnico juventino Allegri (© Ettoregriffoni | Dreamstime.com) favorita di Sinner. Eppure il 'bersaglio' è quel primo posto che sarebbe il coronamento di una carriera (a soli 22 anni!) basata su serietà e lavoro. Jannik - tanto per cambiare - ha le idee chiare e ha detto che si metterà subito a preparare i tor- nei sulla terra: in calendario ci sono il torneo del Principato (7- 14 aprile), Barcellona (15-21 aprile), Madrid (25 aprile-5 mag- gio), Roma (8-19 maggio), il Roland Garros (26 maggio-9 giugno) e l'Olimpiade di Parigi (che si giocherà sugli stessi campi del torneo francese dello Slam, dal 27 luglio al 4 agosto). Djokovic (che ha saltato Miami per allenarsi sulla terra di Belgrado) non è al top: ha vissu- to un avvio di stagione molto negativo e, in questi giorni, ha consumato la separazione dal coach Ivanisevic. Anche i nume- ri non 'dicono bene': l'attuale numero 1 - per mantenere la posizione di leader mondiale -, in questa seconda parte di anna- ta, dovrà difendere ben 2365 punti contro i soli 585 di Sinner (c'è poi Alcaraz, il terzo 'inco- modo', con 2265 punti da pro- teggere): i margini, a favore di Sinner, sono ampi. L'inseguimento è partito e tutto fa pensare che sia solo que- stione di tempo, prima che la vetta della graduatoria ATP venga raggiunta: il suo avvio di 2024 è stato clamoroso e i calco- li invernali (che ipotizzavano un avvicendamento al top possibile solo da Wimbledon in poi) sono stati rivisti. Con una serie di combinazioni al limite, Jannik potrebbe essere primo già dopo il torneo di Madrid, ma - sempre con qualche grande sorpresa in negativo fornita da Djokovic - potrebbe anche farcela in quel di Roma e allora, in Italia, sarebbe davvero un 'delirio'. Il talentuoso Jannik Sinner (© Zhukovsky | Dreamstime.com) poi infilare Mandas in diagonale. Il doppio colpo frantuma l'entu- siasmo laziale e i cambi di Tudor non hanno effetto: per quanto i Biancocelesti provino qualche affondo, i pericoli per Perin non arrivano. Questa sterilità - tratto tipico di questa difficile stagione laziale - rischia di pregiudicare le possibilità di passaggio del turno per gli uomini di Tudor che, nel ritorno, saranno chiama- ti a scardinare l'arcigna difesa della compagine di Allegri. FIORENTINA AVANTI - Nell'altra semifinale, una buona Fiorentina si è aggiudicata il primo round contro l'Atalanta: decisivo Mandragora (con un gran gol dalla distanza), con la Dea che ha limitato i danni anche grazia ad un'altra super prestazione di Carnesecchi.