L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-16-2024

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GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2024 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Dal museo di Soresina a Torre del Lago, l'insospettabile passione per i velocipedi del maestro Puccini Modelli Windsor e Humber di biciclette e fattura di acquisto di una bici per Puccini (Ph coutesy Davis & Co.) T orre del Lago ha ospitato la sesta tappa del Giro d'Italia, una delle compe- tizioni ciclistiche più famose al mondo ed è stata una tappa nel nome di Giacomo Puccini, nel- l'anno in cui si celebra il cente- nario della sua morte, che prende le mosse proprio dalla Villa sulle rive del lago, che per oltre vent'anni è stata residenza ama- tissima del maestro. Per l'occa- sione la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, in collaborazione con il museo Velocipedi e Biciclette Antiche – Collezione Privata A&C. Azzini e con il patrocinio della città di Viareggio e del Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, ha proposto la mostra "Sono Biciclista! Velocipedi e biciclette al tempo di Puccini". Da un lato una selezione di veicoli a due ruote di fine Ottocento, dall'altro documenti originali dell'epoca e trascrizioni di lettere pucciniane che attesta- no la grande passione che il com- positore aveva per questo mezzo di trasporto. Nell'epistolario pucciniano, a cura dell'Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini, ci sono svariate lettere degli anni Novanta dell'Ottocento in cui il maestro parla di biciclette. Ne cambia diversi modelli, ne acqui- sta per amici e parenti e, con grande divertimento, cerca di essere sempre aggiornato sulle novità, facendosi spedire i primi cataloghi illustrati e inseguendo per mezza Europa le ultime crea- zioni. "Caro Caselli" scrive all'a- mico lucchese nel luglio del 1893 "E' arrivato il velocipede. Faccio Faville! Vieni e rimarrai di gomma. Ti rincorro. Tuo aff. GPuccini. Campione d'Europa". E' proprio facendo ricerche sui modelli di velocipede citati in quelle lettere, che la Fondazione Simonetta Puccini è entrata in contatto con il museo Velocipedi e Biciclette Antiche di Soresina, in provincia di Cremona, che da dieci anni espone al pubblico la collezione privata che Alfredo e Carlo Azzini, padre e figlio, accrescono ormai dal 2008. Un vero luogo di meraviglie, che oggi conta quasi 250 esemplari. Per la mostra di Torre del Lago, sono arrivati dal museo di Soresina quattro velocipedi otto- centeschi. Due sono firmati dalla Humber, una delle prime e più avanzate case produttrici di bici- lette, nominata più volte anche da Puccini nel suo epistolario. La Humber era molto presente nel settore delle gare e in quegli anni raggiunse i suoi migliori risultati agonistici. In mostra anche un modello "Giraffe" del 1893, il cui telaio fu brevettato dall'irlan- dese Mc Cormack, che si chia- mava così per la sua impressio- nante altezza, ed un triciclo modello Beeston, costruito nel 1901. Questo mezzo fu molto in uso almeno sino alla prima guer- ra mondiale in quanto, vista la condizione delle strade, molto più sicuro di una due ruote. Con un modello del tutto uguale a quello esposto, nel 1893, il corri- dore F.T. Bidlake si aggiudicò la 24 ore della Cuca Cup, percor- rendo appunto in 24 ore bel 410 miglia e 1110 yards (oltre 665 km), detenendo poi il record per bel 60 anni. Della famosa azienda inglese Windsor, che si distingueva per la sua particolare qualità costrut- tiva, è il Modello Gentleman del 1894. Infine, esposto per la prima volta al pubblico dopo un restauro integrale, un Acatena della Metropole, la prima casa di produzione che mise in commer- cio velocipedi con trasmissione a doppia coppa conica, impropria- mente dette "a cardano", ovvero senza catena. La ragione di que- sta stupefacente applicazione meccanica era da ricercare nel tentativo di eliminare la catena, all'epoca soggetta a facilissime rotture per la scarsa qualità dei materiali acciaiosi del tempo e di difficilissima sostituzione, in quando ogni biciletta aveva un suo diverso tipo di catena. Le biciclette a cardano erano in assoluto le più care dei cataloghi delle poche case che si cimenta- rono nella loro realizzazione. Con questi cimeli, in mostra alcuni documenti dell'Archivio Simonetta Puccini, tra i quali una fotografia dell'Unione Ciclistica Valdinievole che, in un gruppo di ciclisti, vede Puccini con il suo mezzo a due ruote ed una fattura di acquisto di un "bici- cletto" a nome Puccini, per un acquisto del 1902 al grande emporio ciclistico Nazari & Gora di Milano, col nome "Al ciclista elegante".

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