L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-14-2024

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GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2024 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE B I RISULTATI PROSSIMI INCONTRI Roma, crisi senza fine: salta anche la panchina di Juric Adesso l'ultima speranza è Ranieri STEFANO CARNEVALI L 'esonero di Mourinho - avvenuto a metà dello scorso gennaio - era parso inevitabile: lo Special One, dopo aver galvanizzato l'ambiente giallorosso grazie al suo carisma, ad alcune 'firme' di calciatori importanti e alle due finali euro- pee consecutive (vittoriosa quella di Conference, deludente e forie- ra di polemiche quella di Europa League), sembrava non aver più nulla da dare, come guida tecni- ca, alla squadra. Troppe le pole- miche extra-campo, poche le soluzioni tattiche vincenti: la sensazione era che, anche a seguito del rocambolesco Ko contro il Siviglia nell'atto con- clusivo di Europa League, l'idil- lio si fosse rotto e - per quanto la stragrande maggioranza dei tifosi non avesse smesso di credere ai 'poteri' dell'allenatore lusitano - fosse necessario 'voltare pagina'. I Friedkin avevano scelto bene, cercando di colmare il vuoto lasciato da Mourinho, affi- dando la panchina a Daniele De Rossi, l'ultima bandiera giallo- rossa (dopo la spaccatura con Totti). L'effetto Ddr si era subito avvertito e la Roma aveva rialza- to la testa, ritrovando un gioco solido e risultati convincenti (il culmine di intensità e convinzio- ne: i vittoriosi quarti di finale di Europa League contro il Milan), fino ad un finale di stagione poco brillante. Quest'anno, il Campionato è cominciato con alcuni balbettii di troppo, ma nulla che facesse presagire, al 18 settembre, l'esonero di De Rossi: un evento dai contorni ancora poco chiari, che ha gettato ambiente, squadra e società nel caos. Sulla panchina giallorossa si è quindi seduto Ivan Juric - un allenatore con fama da 'duro', alla prima grande squadra della carriera -, disposto a firmare un accordo di soli 9 mesi: un con- tratto che, inevitabilmente, lo ha fatto apparire un semplice 'tra- ghettatore', delegittimandolo sin dal primo giorno. A oggi, insom- ma, dopo l'addio di Mourinho, nessuno è riuscito a costruire qualcosa di importante allenando la Roma: dalla partenza dello Special One, sulla panchina gial- lorossa sembra gravare una 'maledizione', che ha impedito ai successori del portoghese di lavorare con tranquillità. 53 GIORNI DA INCUBO - Quel che è peggio, però, è che la proprietà statunitense, con la 'nervosa' gestione di questi ulti- mi mesi, ha dilapidato il patrimo- nio di credibilità ed entusiasmo accumulato durante l'era- Mourinho: si così rapidamente passati da uno stadio tutto esauri- to, a contestazioni e spalti vuoti e, da una squadra coesa e com- patta, a un gruppo di giocatori spaventato e disorientato. Le ulti- me scelte sono figlie di questo clima negativo a tutti i livelli. Impensabile che Juric potesse lavorare serenamente - arrivando dopo che la proprietà aveva 'bru- ciato' De Rossi e con in mano solo un contratto 'a termine' -, ma lo stesso croato ci ha messo del suo per non far funzionare le cose: gli equivoci tattici del suo 3-4-2-1 (modulo che mal si adat- ta all'attuale organico gialloros- so), uno stile di gioco (uomo su uomo) che la squadra ha mal digerito, i tanti calciatori impie- gati fuori ruolo (Angelino brac- cetto di sinistra, Pisilli sulla tre- quarti, Cristante - anche - in dife- sa…), i 'recuperati ad ogni costo' che non hanno dato rispo- ste (Zalewski, Celik) e gli epurati PROSEGUE A PAG 39

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