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33 GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | D i r e c e n t e , h o t r o v a t o u n i n t e r e s s a n t e articolo online sulla saggez- za dei proverbi italiani. I n u t i l e d i r e c h e q u e l l i d i Napoli si sono distinti come particolarmente coloriti e diretti, proprio come la città stessa e la sua gente. Il loro mix di saggezza, ironia e pra- ticità è tanto affascinante quanto unico e merita sicura- mente di essere esaminato più da vicino! Per cominciare, chiariamo una cosa: i proverbi a Napoli sono parte integrante della vita quotidiana. Riflettono la visione del mondo di una città plasmata da secoli di scambi culturali, difficoltà e successi. A Napoli, la tradi- zione orale è sempre stata apprezzata e i proverbi ne sono un esempio: oltre al loro significato letterale, fungono da strumenti per la narrazio- ne, veicoli per l'umorismo e persino meccanismi per il commento sociale. Un sem- plice proverbio può risolvere una discussione, fare una dichiarazione profonda o a l l e g g e r i r e l ' u m o r e i n u n momento difficile. Riguarda- no, per dirla in parole povere, tanto i rapporti quanto la comunicazione. Le origini dei proverbi napoletani risalgono alla lunga storia della città quale crocevia di civiltà, perché a Napoli, le influenze dei Greci, dei Romani, degli Spagnoli e dei Francesi hanno lasciato il segno non solo nell'architet- tura e nella cucina, ma anche nella lingua. Alcuni proverbi, ad esempio, hanno radici nel- l ' a n t i c a R o m a , c o m e A meglio parola è chella ca nun se dice, che si traduce in "La parola migliore è quella n o n d e t t a " . Q u e s t o d e t t o ammonitore, particolarmente amato dagli anziani napoleta- ni, ha somiglianze con gli insegnamenti del filosofo romano Seneca sulla pruden- za e la moderazione e mostra la profonda discendenza filo- sofica della saggezza napole- tana. Ma, più che per i loro illu- stri legami con i più grandi pensatori del passato, i pro- verbi napoletani colpiscono per il modo in cui sono parte integrante del tessuto stes- s o d e l l e i n t e r a z i o n i umane. Sono spesso usati per esprimere emozioni, dare consigli o offrire commenti sull'imprevedibilità della vita, p r o p r i o c o m e n e l c a s o d i Ntiempo 'e tempesta, ogne pertuso è puorte', che signifi- ca "In tempo di tempesta, ogni buco è un porto". Che v e r i t à u n i v e r s a l e ! E , c o s a ancora più importante, come queste parole esprimono la tendenza tutta napoletana a trovare conforto e soluzioni anche nelle situazioni più disperate! Un altro detto popolare, Chi pecora se fa, 'o lupo s'o magna, ovvero "Se ti compor- ti come una pecora, il lupo ti mangia", è un promemoria per evitare la sottomissione e mantenere la propria posizio- ne, qualcosa che rispecchia bene la resilienza e il caratte- re dei napoletani. N a t u r a l m e n t e , n o n potremmo parlare di proverbi senza menzionare il sottotono umoristico, anche quando affrontano argomenti seri: l'umorismo, dopotutto, è una p i e t r a a n g o l a r e d e l l a v i t a napoletana. Detti come A carne 'a sotto e 'e maccarune 'a coppa (La carne sotto e i maccheroni sopra) lamentano con umorismo situazioni in cui le cose non sono come dovrebbero essere, una critica giocosa ma acuta delle occa- sionali assurdità della vita. Allo stesso modo, Quanno u n o s ' à d a m b r i a c a r e è meglio che se mbriacasse de vino buono, che si traduce in "Se devi ubriacarti, è meglio f a r l o c o n d e l b u o n v i n o " , rispecchia abbastanza bene la f i l o s o f i a n a p o l e t a n a d i abbracciare pienamente i pia- ceri della vita, anche se le cose potrebbero non andare come ci aspettiamo. Molto importante, da un punto di vista culturale, i pro- verbi servono anche come riflesso della distinta iden- tità di Napoli in Italia, con espressioni come Vide Napu- le e po' muore (Vedi Napoli e poi muori) che evidenziano l'orgoglio della città per la sua bellezza e il suo significa- t o c u l t u r a l e . A l l o s t e s s o tempo, molti altri attingono a verità universali, collegando l'identità regionale con espe- rienze umane condivise; ad esempio, O' munno è munno: chi saglie e chi va a funno (Il mondo è mondo: alcuni sal- gono, altri cadono) offre un commento universale sulla natura ciclica della vita, ricor- dandoci anche l'imperma- nenza del successo e del falli- mento. Le relazioni, che siano familiari, romantiche o pla- toniche, sono un altro tema centrale nei proverbi napole- tani. Alcuni presentano una verità culturalmente distinti- v a , c o m e C h i t e v o ' b e n e cchiù de mamma, te 'nganna (Chi ti ama più di tua madre ti inganna), mentre altri sot- tolineano con un tocco comi- co la realtà a volte fredda di certe relazioni, come in L'a- mico è comme 'o 'mbrello: quanno chiove nun o truove maje, "Un amico è come un ombrello: non lo trovi mai quando piove". Nel contesto delle relazioni romantiche, proverbi come Ammore fa passà 'o tiempo e 'o tiempo fa passà l'ammore (L'amore fa passare il tempo e il tempo fa passare l'amore) riflettono una comprensione realistica ed esperienziale della natura fugace dell'amore. Nel frat- tempo, 'A femmena bona vale 'na curona (Una brava donna vale una corona) cele- bra le virtù di un partner leale e onorevole, sottoli- neando rispetto e apprezza- mento. Anche il cibo, un aspetto essenziale della vita napoletana, è presente nei proverbi della città. Detti come Frije 'e pisce e guarda 'a jatta (friggi il pesce e guar- da il gatto) servono come consiglio ironico ma pratico, ricordando alle persone di r i m a n e r e v i g i l i e d i n o n lasciare che le distrazioni rovinino gli sforzi. Mentre la vita odierna si allontana sempre di più dalle tradizioni orali, c'è uno sfor- zo crescente per preservare i proverbi napoletani come un t e s o r o c u l t u r a l e : q u e s t e espressioni offrono spunti preziosi sulla mentalità col- lettiva e sui valori della città e ci aiutano a collegare il pas- sato con il presente, mante- nendo vivi i tempi e le parole dei nostri antenati. Le inizia- tive locali, come la pubblica- zione di raccolte di proverbi o la loro incorporazione nei programmi scolastici, mira- no a garantire che questo patrimonio unico continui a prosperare negli anni a veni- re. Fondamentali in questo contesto sono la musica, il teatro e il cinema napoletani contemporanei, dove i pro- verbi tradizionali continuano a trovare spazio. L'arguzia e la verità dei proverbi napoletani Un arguto proverbio napoletano: "Chi vuol male a questa casa, che vada al Creatore prima di entrarci"! (Photo: Bolkan73/Dreamstime) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO