L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-6-2025

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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 6 MARZO 2025 È i n a t t o u n a nuova iniziativa per far sì che la commedia ita- l i a n a v e n g a riconosciuta come parte del patrimonio culturale immateriale dell'UNE- SCO, un'iniziativa che mira a c e l e b r a r e u n a t r a d i z i o n e profondamente radicata nel tessuto artistico e sociale del Paese. L'idea, guidata dalla Fondazione Guido Carli, ha ottenuto il sostegno di personaggi illustri, tra cui l'attore e regista Carlo Ver- done, ed è stata presentata al Ministro della Cultura ita- liano, Alessandro Giuli. Seb- bene ancora nelle sue fasi ini- z i a l i , q u e s t a i n i z i a t i v a evidenzia il significato di lunga data dell'umorismo ita- liano nel plasmare l'identità nazionale e riflettere il cam- biamento sociale. La commedia italiana ha a lungo funzionato come una lente attraverso cui la società vede se stessa. Come ha spie- gato Romana Liuzzo, pre- s i d e n t e d e l l a F o n d a z i o n e Guido Carli, la commedia ita- liana "non ha solo divertito, ma spesso ha smascherato ingiustizie e abusi attraverso arguzia e ironia, diventando la voce dei più deboli". La tradizione comica nella p e n i s o l a r i s a l e a l l ' a n t i c a Roma con l'opera di dram- maturghi come Plauto, e si è evoluta nel corso dei secoli attraverso varie forme, dalla Commedia dell'Arte alle grandi opere cinematografi- che del XX secolo. Personag- g i c o m e T o t ò , A l b e r t o Sordi, Massimo Troisi e Gigi Proietti hanno definito il panorama della commedia italiana, creando personaggi con tutte le stranezze, i punti di forza e le contraddizioni del popolo italiano. Sordi, in particolare, ha notoriamente ritratto l'"italiano medio" in un modo che era sia satirico che accattivante; come ha notato Philip Willan del Times, la rappresentazione di Sordi degli italiani come "furfanti e spesso codardi, megalomani e tiranni" è stata vista dal pubblico come un modo per ridere degli stereo- t i p i d e l l ' I t a l i a s t e s s a , m a anche come una critica comi- ca ma incisiva delle norme sociali. L'amato attore e regista romano Carlo Verdone è un s o s t e n i t o r e c h i a v e d e l l a potenziale candidatura UNE- SCO. Noto per la sua capacità di ritrarre la vita della classe operaia romana, Verdone la vede come un modo per pre- servare e promuovere l'ere- dità comica italiana. Parlan- d o a l T h e T i m e s , h a sottolineato l'importanza del- l'ironia e della leggerezza nel mondo odierno, descrivendo la commedia come un "anti- doto alle cattive notizie con cui i media bombardano le persone". I suoi contributi al cinema italiano sono ampia- mente riconosciuti e il suo stile comico, che spesso com- bina l'umorismo con la rifles- sione sociale, è considerato una vera continuazione della grande tradizione stabilita dai suoi predecessori. È in questo ruolo di sim- bolo e sostenitore dell'arte comica italiana che Verdone è pronto a tenere una confe- renza intitolata Comicamente etici. Com'è cambiato l'umo- rismo dagli anni '80 ad oggi ( " E t h i c a l l y c o m e d i c : h o w humor has changed from the 1980s to today") all'Univer- sità Luiss questo mese: l'e- vento, sostenuto dalla Fon- dazione Guido Carli, esplo- rerà il ruolo etico e sociale dell'umorismo nel corso dei decenni e vedrà la partecipa- zione di studenti, rappresen- tanti istituzionali e dirigenti aziendali. Non solo in Italia, la com- media ha storicamente svolto u n r u o l o n e l m e t t e r e i n discussione le norme sociali e persino nell'influenzare i cambiamenti politici. Tor- quil Dick-Erikson, un gior- nalista britannico che vive in Italia da 60 anni, ha sottoli- neato sul The Times che film come Divorzio all'italiana (1961) non solo facevano sati- ra, ma contribuivano anche a cambiamenti nella legislazio- ne, come la legalizzazione del divorzio nel 1970. Allo stesso modo, le rappresentazioni di atteggiamenti macho obsoleti di Lando Buzzanca negli anni '60 e '70 hanno contri- buito a ridicolizzare e in defi- nitiva a rimodellare le aspet- tative di genere tradizionali. La riflessione va più in profondità, perché la capacità dell'umorismo di stimolare il pensiero e sfidare le strutture sociali è un elemento chiave della sua importanza cultura- le, e non è un caso che, nel corso della storia, l'umorismo sia stato utilizzato come stru- mento per criticare l'autorità, m e t t e r e i n d i s c u s s i o n e l e gerarchie sociali e spingere per la riforma in modi che il discorso tradizionale spesso non riusciva a raggiungere. Questa capacità di fondere l ' u m o r i s m o c o n l a c r i t i c a sociale è un segno distinti- vo della commedia italia- na, a partire dalle opere del Principe della risata Totò, che, con la sua satira taglien- te, tentò notoriamente di vendere la Fontana di Trevi in Totòtruffa '62, fino all'u- morismo agrodolce dei per- sonaggi di Verdone. La com- media ha sempre riflesso la n a t u r a c o m p l e s s a d e l l a società italiana, e molti dei personaggi hanno lasciato un'eredità che vediamo anco- ra all'opera nelle nuove gene- razioni di comici e registi di oggi. Un potenziale riconosci- mento UNESCO consolide- rebbe l'importanza di questa t r a d i z i o n e , c o l l o c a n d o l a accanto ad altri tesori cultu- rali nazionali che sono stati riconosciuti per il loro signifi- cato nel plasmare l'identità e l'espressione artistica. Per ora, l'idea rimane nella fase preliminare: mentre la Fon- dazione Guido Carli ha con- d i v i s o l a p r o p o s t a c o n i l Ministero della Cultura italia- no, il processo ufficiale per richiedere il riconoscimento UNESCO deve ancora inizia- re. Liuzzo ha suggerito che l'Italia potrebbe sostenere ulteriormente la candidatura istituendo una Giornata n a z i o n a l e d e l b u o n umore per onorare i grandi maestri della commedia e incoraggiare la riflessione sui loro contributi culturali. Se la commedia italiana dovesse ricevere un ricono- scimento UNESCO, si uni- rebbe ad altre tradizioni cul- turali nazionali già onorate, come il teatro dei pupi sicilia- ni, l'arte della pizza napoleta- na e l'opera. Il ricco patrimo- nio comico italiano verrebbe convalidato, ma anche pre- servato per le generazioni a venire. La commedia, in tutte le sue forme, è un vero elemen- to unificante della cultura ita- liana, in grado di unire le per- s o n e a t t r a v e r s o r i s a t e condivise, offrendo al con- tempo riflessioni più profon- de sulla vita e sulla società. Riconoscendola formalmente come parte essenziale del patrimonio culturale della nazione, l'UNESCO ne rico- noscerebbe il ruolo nel pla- smare sia l'identità italiana sia la sua più ampia influenza sulle tradizioni comiche glo- bali. In tempi in cui l'incertezza per il futuro e l'instabilità sembrano dominare, la capa- cità di ridere e trovare un significato attraverso l'umori- smo rimane più vitale che mai. Come ha detto Verdone, "Tutti gli artisti che hanno brillato nella commedia nel c o r s o d e g l i a n n i h a n n o impartito una grande lezio- ne", una che merita di essere salvaguardata e celebrata su un palcoscenico mondiale. Potete leggere l'articolo originale di Philip Willan, che ha ispirato e costituisce una fonte importante per questo, nell'edizione del 25 febbraio del London Times. La commedia italiana come patrimonio UNESCO? Carlo Verdone dice "sì"! SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Carlo Verdone è un supporter della potenziale candidatura UNESCO della commedia italiana (Photo: Rinofelino/Dreamstime). In basso a sinistra, il Principe della Risata , Totò (Photo: Ludovico Virgilio - Own work. Wikicommons/Public Domain)

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