L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-29-2025

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GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2025 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Cantieri per il restauro del Museo Santa Maria della Scala a Siena (Ph Giulia Lenzi-Ufficio stampa Santa Maria della Scala) U n viaggio meraviglioso è iniziato nei 18mila metri quadrati di cantiere che rappresentano la grande sfida del futuro del Santa Maria della Scala di Siena e del Consiglio di ammi- nistrazione della sua Fondazione. Ma è anche una immersione tota- le nella mostra di Jacob Hashimoto che è aperta fino al 30 settembre 2025. Il presidente del- l'antico Spedale, Cristiano Leone, la direttrice Chiara Valdambrini e il geniale architetto Luca Molinari, hanno annunciato il piano di indirizzo architettonico per la definizione del futuro masterplan del Complesso. Un organismo vivente che saprà accogliere altri organismi viventi per proiettare il Santa Maria nel futuro. Una casa della comunità senese che abbiamo dovuto riprogettare rispetto alle idee di mezzo secolo Ci sarà un auditorium per la città e sarà pos- sibile richiedere fondi privati indi- rizzati allo specifico progetto, a breve sarà realizzata la nuova pavimentazione al quarto piano, saranno spostate opere come quella del Sodoma e riformulati gli spazi nell'antica sagrestia e presto il Santa Maria sarà dotato di una nuova pannellistica ester- na. Ma i frutti di questo lavoro si vedranno nel tempo. Il Santa Maria della Scala di Siena si appresta a vivere una tra- sformazione epocale. Il grande complesso museale, che nei secoli ha ricoperto ruoli sempre diversi – da pellegrinaio medievale a ospedale, fino a moderno centro espositivo – si prepara ora ad un tutto il passato di Siena. Santa Maria della Scala è una tappa imperdibile per chi visita la città del Palio, perché conserva straor- dinariamente integre le testimo- nianze di mille anni di storia, con un percorso che parte dall'età etrusca e romana, attraversa il Medioevo e arriva fino al Rinascimento. Il grande comples- so museale, una delle ricchezze imperdibili della città di Siena, si sviluppa attraverso vari livelli: al piano terra si possono ammirare le vestigia dell'epoca d'oro del Santa Maria della Scala, quando era il più antico e grande ospedale sulla Via Francigena che dava ospitalità e cure ai pellegrini in viaggio fino a Roma e sosteneva i poveri e i bambini abbandonati. Qui si può ammirare la straordi- naria Sala del Pellegrinaio, con gli affreschi del Quattrocento che raffigurano le missioni dell'ospe- dale e la vita quotidiana dell'epo- ca, come la distribuzione dell'ele- mosina oppure l'accoglienza e il matrimonio di un'orfana cresciuta nell'ospedale. Senza dimenticare la Sagrestia Vecchia con i dipinti di Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta, la Cappella del Manto con la lunetta di Domenico Beccafumi, la Cappella della Madonna e la Chiesa della Santissima Annunziata. Scendendo al piano inferiore si arriva alla Corticella, vero e pro- prio snodo dei percorsi del Santa Maria, sulla quale si affaccia il Fienile medievale, dove sono conservate le statue originali scol- nuovo capitolo. La Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala ha infatti presentato un piano stra- tegico che cambierà profonda- mente il volto e la funzione del- l'antica struttura, accompagnan- dola verso il futuro senza dimenti- care le sue radici. Oggi il complesso conta una superficie di circa 40mila metri quadrati, di cui 18mila attualmen- te interessati dai lavori di riquali- ficazione. La nuova fase proget- tuale prende le mosse da una riflessione profonda sul progetto originario di Guido Canali, che negli anni Settanta segnò il pas- saggio da ospedale a museo. Oggi, dopo quasi mezzo secolo, la Fondazione sente la necessità di rivedere non solo la distribu- zione degli spazi ma anche la fun- zione stessa del complesso, per rispondere alle esigenze di una società e di un pubblico profonda- mente cambiati. Il nuovo master- plan, frutto di un lavoro prepara- torio durato oltre un anno, non punta ad un modello unico e stati- co, ma si ispira a una logica modulare e dinamica, capace di adattarsi nel tempo. Il progetto di riqualificazione, che riguarda sia la museografia, sia gli spazi, rappresenta l'atto fondante da realizzare. Non è una scelta semplice: quella famosa identità che oggi sembra mancare si è persa nel tempo. Il piano Canali, a suo tempo, fu molto lun- gimirante, ma quando fu concepi- to rispose alle esigenze e alle risorse dell'epoca, seguendo una visione piuttosto monolitica. Da antico ospedale per i pelle- grini sulla Via Francigena a imponente museo che raccoglie FABRIZIO DEL BIMBO Tra storia plurisecolare e un futuro rilancio museale, a Siena rinasce il complesso di Santa Maria della Scala CONTINUA A PAG 37

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