L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-29-2025

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GIOVEDÌ 29 MAGGIO 2025 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT L'Obiettivo Serie A centrato orgogliosamente dal Napoli: pagellone dei campioni d'Italia Lukaku (© Marco Iacobucci | Dreamstime.com) McTominay (© Marco Iacobucci | Dreamstime.com) I l Napoli cala il poker: per la quarta volta nella propria sto- ria è Campione d'Italia, due anni dopo il grande successo agli ordini di Luciano Spalletti e a seguito della scorsa, disastrosa stagione. Questo il 'pagellone' dei Campioni di Italia, che hanno vinto con merito il torneo 2024/25. Meret 7,5 - Sullo Scudetto ci sono anche le sue mani (con un paio di 'paratone' contro Juve e Milan), ma resta un portiere che fatica ad essere decisivo. È un regolarista, ma non è l'estremo difensore che ha nelle corde il 'miracolo salva risultato'. Scuffet SV - Una presenza con parata salva risultato (a Bologna). Caprile SV - Nelle sue 4 pre- senze prime del passaggio al Cagliari, ha comunque trasmesso la necessaria sicurezza (garanten- do anche 2 clean-sheet). Buongiorno 8 - Acquisto determinante: marcatore moder- no, che unisce a fondamentali tecnici importanti, un discreto atletismo e una buona dose di carisma. Peccato per i tanti pro- blemi fisici nella seconda parte del torneo. Di Lorenzo 8,5 - Da separato in casa ad eroe. Dopo un Europeo disastroso, è stato a un passo dall'addio. Conte lo ha recuperato e rilanciato, ottenendo in cambio una stagione di alto livello. Travolgente soprattutto in avvio di torneo. Juan Jesus 7,5 - Il rincalzo perfetto. Sempre al suo posto, quando non impiegato. Sempre all'altezza della situazione - gra- zie ad esperienza e duttilità - quando chiamato in causa. E di lui (visti i problemi a Buongiorno) c'è stato parecchio bisogno. Marin 5 - L'unica vera gran- de delusione del Napoli scudetta- to. Arrivato da Madrid con aspet- tative discrete, non ha mai con- vinto Conte (al punto che, nel finale di Campionato, l'allenato- re ha preferito accentrare Olivera, piuttosto che ricorrere allo Spagnolo). Mazzocchi 6 - Il passaggio al 4-3-3 gli ha tolto tantissimo spa- zio ma lui ha accettato la situa- zione. Il suo rendimento, però, ne ha abbastanza risentito: quan- do ha potuto giocare non è parso lo 'stantuffo' visto nelle scorse stagioni. Olivera 7,5 - Importante per la sua duttilità tattica e per la capacità di garantire equilibrio alla fascia sinistra. Forse è man- cato un po' in spinta, ma va sot- tolineata la sua capacità di chiu- dere la stagione addirittura come centrale di difesa (faticando, invero, un po'). Rrahmani 8 - Il vero perno del pacchetto arretrato parteno- peo. Costante e performante anche in assenza di Buongiorno, ha completamente riscattato la realizzativo. Conte lo ha trasfor- mato in un falso trequartista, in grado - con il suo fisico e la sua capacità nelle letture - di semi- nare il panico in tutte le difese della Serie A. Giocando con la libertà che solitamente gli viene garantita in Nazionale (e non lontano dalla porta come avveni- va nel Manchester United), ha disputato un grande Campionato, venendo eletto miglior giocatore del torneo. Determinante anche a livello di personalità. Kvaratskhelia 7 - Ha comin- ciato la stagione sottotono: pro- babilmente l'idea del suo addio era già nell'aria. Per quanto lon- tano dai suoi livelli più alti, era comunque il calciatore più tecni- co e talentuoso presente nell'or- ganico del Napoli e, nel girone d'andata, seppur a sprazzi, ha mostrato la propria classe e una bella intesa con Lukaku. Il suo addio a gennaio - senza che venisse realmente rimpiazzato - è stato un duro colpo per Conte, per il Napoli e per i tifosi. Lukaku 9 - Tornato agli ordini di Conte, anche dopo l'ennesima estate tormentata della sua carriera, il belga è tor- nato immediatamente a vincere. Per quanto non sia più il centra- vanti fisicamente dominante di qualche anno fa, il suo apporto allo Scudetto del Napoli è stato assolutamente decisivo. Punto di riferimento imprescindibile della non sempre fluida manovra offensiva partenopea, ha sempre lottato contro le difese avversa- rie (spesso isolatissimo), rag- giungendo la doppia cifra sia per gol, sia per assist realizzati. Leader silenzioso, ha fatto pesa- re la propria esperienza, soffren- do un po' il gioco dispendioso che gli è stato richiesto per gran parte del torneo. Neres 8 - Decisivo nel cuore della stagione (specie durante il 'filotto' delle 7 vittorie consecu- tive) e per alleggerire il peso dell'addio di Kvaratskhelia. Però ha sempre dato la sensazione di poter alzare ulteriormente il livello (soprattutto in fase realiz- zativa). In più, nel finale di sta- gione, è stato vessato dagli infortuni. Ngonge 5,5 - Il mistero conti- nua: dell'eclettico esterno visto a Verona, non c'è più traccia. Nemmeno le accresciute oppor- tunità (dopo la cessione di Kvaratskhelia) lo hanno ridesta- to. Okafor SV - Mai realmente preso in considerazione, dopo il suo arrivo a gennaio. Non è cer- tamente stato in grado di rim- piazzare Kvaratskhelia e, in qualche modo, il suo acquisto (invece di calciatori più impor- tanti, i cui nomi pure erano cir- colati) ha incrinato la fiducia di Conte verso la società. Politano 8 - Qualità e capa- cità di 'legare il gioco', oltre a una propensione al sacrificio tutta nuova (merito di Conte). Però anche qualche assenza di troppo in zona gol, anche se le sue reti sono spesso state molto pesanti (contro Atalanta e Milan soprattutto). Raspadori 8,5 - Da lussuosa eccedenza (nel 3-5-2 avrebbe faticato a trovare spazio, nel 4-3- 3 non era semplice inserirlo tatti- camente) a uomo decisivo: l'ad- dio di Kvara e gli aggiustamenti tattici di Conte lo hanno reso protagonista nel finale di stagio- ne (3 gol e l'assist decisivo per il pesantissimo gol di McTominay a Monza). Simeone 6 - Non ha replicato il rendimento offerto nello Scudetto di Spalletti (quando era un'efficace alternativa ad Osimhen). Certamente il gioco di Conte lo ha favorito poco. L'impegno, comunque, non è davvero mai mancato. Conte 10 - L'artefice numero uno del successo. Ha risollevato un ambiente depresso dopo la scorsa - disastrosa - stagione. Tatticamente ha trovato più alternative per valorizzare i gio- catori a disposizione; a livello caratteriale è stato il solito 'mar- tello', che ha caricato l'ambiente e l'ha convinto a non lasciare mai 'scappare' l'Inter. Da applausi anche come abbia tro- vato la quadra dopo il deludente mercato di gennaio e come abbia resistito alla rimonta nerazzurra. brutta stagione passata. Conte lo ha migliorato tantissimo, ma la sua capacità di adattamento e apprendimento è stata decisiva. Spinazzola 7,5 - I fasti di Euro 2020 sono un lontano ricor- do, ma la sua tecnica e la sua esperienza riescono a compensa- re il calo atletico. Finale in cre- scendo. Zambo Anguissa 9 - Eclettico ed esplosivo, è stato spesso uno dei trascinatori - tec- nici ed emotivi - della squadra. Uno splendido centrocampista box-to-box che ha saputo inter- pretare con costanza ed efficacia questo ruolo delicato. Abile in recupero, è stato eccezionale anche in fase realizzativa (record di gol in Campionato). Billing 7 - Con quel fisico - e agli ordini di Conte che, tradizio- nalmente, con 'corazzieri' ci sa fare - ci si sarebbe aspettati un impatto persino maggiore. In realtà, dopo aver atteso a lungo di esordire, ha goduto di un minutaggio piuttosto ridotto. Nelle occasioni che ha avuto, ha spesso lasciato la sensazione di poter dare di più e che, con una maggior convinzione, avrebbe potuto essere un 'fattore'. Il suo gol con l'Inter, nell'1-1 del Maradona, resta però la segnatu- ra più importante della stagione. Gilmour 7,5 - La sensazione è che il giocatore ci sia. Meno appariscente ma più vivace di Lobotka, il centrocampista scoz- zese ha un po' sofferto nel ruolo di vice dello slovacco ma, quan- do ha avuto modo di scendere in campo, ha sempre dimostrato di poter guidare la mediana azzurra con efficacia e personalità. Lobotka 8 - Il nuovo stile di gioco del Napoli - molto meno palleggio, rispetto all'annata d'oro con Spalletti in panchina, ha un po' penalizzato la sua regia, fatta di possesso palla e giocate nello stretto. È comunque risultato decisivo e in grado di reggere da solo la regia del Napoli: preciso, metodico e fred- dissimo, ha saputo ispirare i compagni in tutte le occasioni. McTominay 9,5- Dominante. Sia a livello tattico (da sottopun- ta, incursore, mezza'ala o centro- campista centrale), sia a livello STEFANO CARNEVALI

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