Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1536421
GIOVEDÌ 12 GIUGNO 2025 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Un inno alla laguna di Venezia e alla salvaguardia della bellezza tra natura, cultura e tradizione remiera L'evento sportivo è un itinerario lento da percorrere a remi e lungo 30 chilometri tra la laguna di Venezia, i suoi isolotti e il magnifico Canal Grande (Ph courtesy Luca Ferrari) Ogni anno, rematori da ogni angolo del mondo si radunano a Venezia per percorrere lo storico itinerario tra fatica e grande soddisfazione (Ph Ferrari) ti, svettano Australia e Stati Uniti. Numerosi iscritti anche dalla Repubblica Centrafricana e dall'India. E finalmente si parte. La vista è stata di quelle che lasciano a bocca aperta. Quasi una flotta, ma invece di un nemi- co da affrontare, questa volta c'è solo il piacere di attraversare Venezia nel suo elemento più iconico, contando unicamente sulla propria forza (anche di volontà). Temperature ben oltre la media in questo inizio di giu- gno, con punte di oltre 30° al sole. Cosa è successo? Già all'altezza della Certosa gli equipaggi iniziano a separar- si. C'è chi procede con quel sano senso di agonismo, cercando di arrivare prima di qualche collega di remiera e chi, più serenamen- te, avanza senza alcun "orario mentale". Abbandonati merletti e bussolà buranelli, la carovana regatante fa tappa a Murano per una meritata sosta. Tutt'attorno il pubblico applaude e sostiene con entusiasmo gli sportivi. A quel punto della Vogalonga, il grosso è stato fatto e manca la parte più emozionante quando si lambisce "la costa di Cannaregio", facen- do il trionfale ingresso nel canale del suddetto sestiere veneziano. Per chi non conoscesse la Vogalonga, deve essere molto particolare vedere la polizia che dirige il traffico direttamente in acqua. Il canale infatti non è lar- ghissimo e all'altezza del mae- stoso ponte dei Tre Archi, gl'in- gorghi sono all'ordine del giorno e non sempre molto apprezzati, specie dai "folcloristici" com- menti degli equipaggi autoctoni. Tanti vogatori esperti ma anche neofiti, alla loro prima esperienza "Vogalongalesca", che si lasciano andare ai senti- menti più sinceri: "Non riesco a esprimermi a parole. Non pensa- vo ce l'avrei fatta. Non avevo mai visto Venezia così. Avevo fatto pezzi di laguna in barca ma mai tutto questo tragitto. È lette- ralmente un'altra città. Senti pro- prio il suo cuore pulsare. Davvero, questa città è meravi- gliosa. Speriamo davvero che venga preservata". Tra le centinaia di imbarca- zioni passate per la Vogalonga, una coppia ha collocato una ban- diera della pace con la scritta Tutti i Diritti Umani per Tutti sulla prua della loro sanpierota, così spiegando: "C'è bisogno di pace perché l'unica pace possibi- le non è una pace come una parentesi tra una guerra e l'altra CONTINUA DA PAGINA 36