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GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2025 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO L'uomo e il padre prima dell'icona. Bologna omaggia il Che, fra i personaggi chiave della storia del '900 A Bologna 'La Poderosa' per la mostra su Che Guevara "Tú y todos" (courtesy Ph. Carla Velli) Oltre 2000 documenti inediti in mostra per Che Guevara "Tú y todos" (Ph. Carla Velli) E rnesto "Che" Guevara è ancora tra noi. La sua sto- ria. La sua lotta dalla parte degli ultimi. La sua umanità. Sono passati quasi sessant'anni dalla sua morte nel villaggio boliviano di La Higuera ma il suo mito o meglio, la sua eredità umana non accenna a sbiadire. Al Museo Civico Archeologico di Bologna si è appena conclusa la mostra fotografica "Che Guevara Tú y todos", un percor- so espositivo per raccontare un personaggio chiave della storia del '900 attraverso una ricca e inedita documentazione e con il supporto dell'Università degli Studi di Milano e dell'Università Iulm nella ricostruzione del con- testo storico. Il progetto è stato ideato e realizzato da Simmetrico Cultura, prodotto da Alma e dal Centro de Estudios Che Guevara de l'Avana, il cui archivio è stato inserito nel 2013 nel registro Unesco del programma Memoria del mondo. Oltre 2000 documenti inediti tra cui lettere, appunti, diari, fotografie scattate da lui stesso, immagini ufficiali e private, scritti autografi, video dell'epoca e la mitica moto "La Poderosa". Che Guevara con il basco e la sua espressione iconica impressa ovunque, dalle t-shirt ai murales, ma non solo. C'è il Che rivolu- zionario. C'è il Che tenero papà. C'è il Che irriconoscibile perfino agli occhi dei figli quando si camuffò meticolosamente per entrare in Bolivia e provare a rovesciare la spietata dittatura di René Barrientos Ortuño, alimen- tando la guerriglia sul modello cubano, cosa che non ebbe il medesimo successo e anzi lo condusse a prematura morte all'età di 39 anni. In questa mostra c'è Ernesto, c'è il Che, c'è Ernesto Guevara. Dall'amorevole sguardo alla figlioletta Hildita sul lettone a Città del Messico dove il futuro eroe della rivoluzione cubana sembra più un ragioniere borghe- se, allo sguardo indomito con sigaro in bocca, impegnato in azioni di guerriglia in Sierra Maestra. C'è il Che Guevara deciso e politico all'assemblea generale delle Nazioni Unite e c'è il bell'Ernesto innamorato insieme alla seconda moglie Aleida March Torres, dalla quale avrà quattro figli e la cui primo- genita si chiamerà come la mamma. Aleida (1960), interve- nuta a Bologna proprio in occa- sione della mostra. "Quest'uomo ha rinunciato a tutto, anche alla famiglia, per schierarsi a favore degli oppressi e combattere le disuguaglianze LUCA FERRARI sociali", racconta Carla Velli, grande appassionata della storia cubana. "È stato davvero emo- zionante sentire parlare la figlia del Che. Ha raccontato l'aspetto più umano di suo padre, di come e quando s'incontrarono. Aleida iniziò a fare la staffetta nell'ulti- mo periodo della guerriglia, poi- ché le sue idee erano note e quin- di tenuta d'occhio dagli aguzzini del presidente di Cuba, Fulgencio Batista. Quando final- mente raggiunse la colonna del Che, riuscirono a liberare insie- me la città di Santa Clara (lì dove oggi c'è il mausoleo dedi- cato all'eroe argentino). Immagini tante, toccanti e significative alla mostra Che Guevara Tú y todos ma non solo. La mostra è accompagnata da una speciale "colonna sonora" composta da Andrea Guerra, dove grazie a registrazioni del- l'epoca, mentre si osserva, si può anche ascoltare il protagonista. A fianco di tutto questo, anche diari e lettere, per scoprire l'anima più intima di un uomo che conti- nuerà a lasciare il segno nei pen- sieri del mondo. Il percorso espositivo si chiude con l'instal- lazione dell'artista americano Michael Murphy, uno dei pionie- ri della Perceptual Art, che ha realizzato appositamente per questa mostra un'enorme rico- struzione multidimensionale, una scultura che si trasforma in un passaggio continuo, dall'imma- gine del volto del Che a quella della sua firma iconica. "I pezzi che mi hanno più emozionata sono stati due", prosegue Carla Velli, "la bicicletta elettrica uti- lizzata per girare l'America Latina e la foto che chiude l'e- sposizione, datata 1959, l'anno in cui Cuba si riprese la propria indipendenza. A differenza delle altre, la foto ritrae la sua ombra. Lo si vede con basco, sigaro e ventilatore alle sue spalle". Erano tempi difficili per il neo- governo cubano e anche il Che sarà stato assalito da dubbi su come agire. Quell'ombra sembra come voler imprimere la sua memoria imperitura. Che ci si ritenga di sinistra o di destra, ha poca importanza quando ci si trova al cospetto di un uomo della levatura di Ernesto "Che" Guevara (1928- 1967). Non scese mai a compro- messi col potere e anzi, quasi sicuramente se ne allontanò per continuare a essere ciò che vole- va essere: un liberatore degli oppressi, e per farlo sacrificò tutto, anche la sua stessa vita. Avrebbe potuto ritagliarsi un facile ruolo governativo a Cuba ma scelse la strada più ardua nel nome dei propri ideali e lottò per essi. Si comportò in modo corag- gioso anche quando la battaglia era persa e non indietreggiò nemmeno davanti al plotone di esecuzione. Che Guevara è e resterà per sempre un monito per le dittatu- re. La certezza che da qualche parte, magari nascosto chissà dove, c'è (più di) qualcuno pron- to a uscire allo scoperto e inter- venire, mettendosi in gioco e in mezzo tra un fucile (o razzo che sia) e la vita di chi non può difendersi. Qualcuno pronto a reagire, combattendo. "Che Guevara Tu y todos è un viaggio nella storia e nella vita di un uomo che, con coraggio e determinazione, ha creduto nella costruzione societaria degli ulti- mi e nel bisogno di uguaglianza, combattendo i totalitarismi che oggi, a poco più di sessant'anni dalla sua morte, affiorano sem- pre più spesso nel mondo con- temporaneo. Sono tornato a casa più ricco e cosciente" ha scritto Paolo Fresu.