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GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2025 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Europei femminili 2025. Per la Nazionale azzurra è tempo di rinascita tra riorganizzazione e convinzione La calciatrice e difensore Cecilia Salvai (Ph © Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com) STEFANO CARNEVALI Il commissario tecnico della Nazionale femminile Andrea Soncin (Ph© Marco Iacobucci | Dreamstime.com) D opo la grande cavalcata al Mondiale 2019 (termi- n a t a s o l o a i q u a r t i d i finale, contro la 'corazzata' olan- dese) che aveva contribuito in modo determinante alla crescita di tutto il movimento calcistico femminile italiano, le ultime pre- stazioni della Nazionale 'rosa', nelle grandi competizioni (Euro 2022 e Mondiale 2023), sono state molto deludenti (due elimi- nazioni al primo turno, contrad- distinte da pesantissimi kocontro Francia e Svezia e da alcune par- tite alla portata letteralmente 'buttate via'). Questi risultati disastrosi hanno purtroppo inciso anche sul ridimensionamento della popolarità del calcio fem- minile. Ecco perché la Federazione ha deciso di correre ai ripari: dopo la disastrosa Coppa del M o n d o i n A u s t r a l i a - N u o v a Zelanda, Milena Bertolini - che aveva 'rotto' con il nucleo stori- co della Nazionale - è stata sosti- tuita da Andrea Soncin a cui è stato affidato l'incarico di aprire un nuovo ciclo, ridando alle Azzurre quella organizzazione, quella serenità e quella credibi- lità che, dopo il 2019, si erano via via smarrite. Le nostre cal- c i a t r i c i a p p r o d a n o q u i n d i all'Europeo di Svizzera 2025 con u n a c o m p r e n s i b i l e v o g l i a d i riscossa: anche dai loro piedi passa il futuro di un intero movi- mento. NORMALITÀ E SOGNI - Il Ct Soncin, in circa 2 anni di gestione, ha innanzitutto puntato a normalizzare il clima del grup- po azzurro. Le convocazioni sono state 'logiche' e sempre rispettose degli equilibri dello spogliatoio, le gerarchie sono risultate chiare e comprensibili, le scelte sempre orientate al bene della squadra: anche le esclusio- ni più pesanti dalla rosa che è partita per l'Europeo (Valentina Giacinti su tutte) sono state com- prese dallo spogliatoio. Non è quindi un caso che i risultati di questi ultimi mesi siano stati decisamente positivi (su tutti il percorso di qualificazione ad Euro 2025, in cui l'Italia ha vinto il proprio girone, sopravanzando Olanda e Norvegia). In Svizzera, quindi, è lecito sognare. L'Italia si trova nel Gruppo B, in compagnia del t i g n o s o B e l g i o , d e l f i s i c o Portogallo e della super Spagna (campione del Mondo in carica). La missione è difficile, ma non impossibile: passare il turno è d a v v e r o l ' o b i e t t i v o m i n i m o . Anche perché, nei quarti di fina- le, l'Italia si incrocerebbe con chiudere il discorso qualificazio- ne dopo solo due partite. Adesso tutto si deciderà nell'ultima gior- nata, quando l'Italia affronterà la grande Spagna e il Portogallo sfiderà le già eliminate (dopo il 2-6 contro le Iberiche) Belghe. Con un pari, l'Italia sarebbe certa di passare il turno. In caso di sconfitta e di con- comitante vittoria lusitana con- tro il Belgio, deciderà la diffe- renza reti (Italia a +1, Belgio a - 5): le ragazze di Soncin non dovranno 'affondare' contro le Spagnole. Insomma la qualifica- zione è più che possibile, ma è un peccato non averla già cen- trata. Anche perché il match con il Portogallo non si era messo m a l e : b u o n o i l p r i m o t e m p o delle Azzurre (traversa colpita d a S a l v a i , g o l a n n u l l a t o a Severini), nonostante la coriacea resistenza delle ragazze del Ct N e t o ( b r a v i s s i m o i l p o r t i e r e Morais). I cambi operati da Soncin nella ripresa hanno aiutato la Nazionale a resistere al ritorno delle Portoghesi - rientrate in campo a ritmi molto più elevati - consentendo alle Azzurre di superare anche dei momenti di vera sofferenza, generati dalla ritrovata aggressività offensiva d e l l e L u s i t a n e . I l v a n t a g g i o azzurro si era così materializzato ancora in un frangente di diffi- coltà: a 20' dalla fine e grazie a un pezzo di bravura di Girelli (tiro dalla distanza, sul secondo palo). A differenza della gara contro il Belgio, però, l'Italia non ha ritrovato la serenità neppure dopo aver sbloccato il risultato. Anzi, il Portogallo - disperato, con l'acqua alla gola - è diventa- to ancora più aggressivo (gol annullato e legno colpito anche per le Lusitane), raggiungendo il meritato pari all'89' (rocambole- sco pallonetto di Diana Gomes). L'interminabile recupero ha poi v i s t o u n r i t o r n o d i o r g o g l i o dell'Italia, vicina al gol in alme- no tre occasioni. Il risultato, però, non è cambiato e tutto si deciderà all'ultima giornata. una fuoriuscita dal Gruppo A d o v e , a s s i e m e a l l a S v i z z e r a padrona di casa - ma non partico- larmente in salute - giocheranno le grandi 'decadute' del nord Europa: Norvegia, Finlandia (già superate durante le qualificazioni all'Europeo) e Islanda: sognare una semifinale non sarebbe folle. DUTTILITÀ - La squadra di Soncin fa della duttilità e dell'or- ganizzazione di gioco le proprie prerogative: 4-3-3 e 3-5-2 sono i moduli di riferimento e la grande eterogeneità delle calciatrici a disposizione del Ct, potrebbe consentire all'allenatore di cam- biare completamente l'atteggia- mento della propria squadra. Di partita in partita, ma anche a gara in corso. B E L G I O - I T A L I A 0 - 1 : P A S S A L A P A U R A ? - L'esordio delle Azzurre è contro il Belgio, la Selezione che aveva posto fine all'avventura italiana nell'ultimo Europeo. La tensione è palpabile, perché le aspettative da soddisfare sono alte. La prima frazione di gioco, così, vede le ragazze di Soncin - impacciate e imprecise - commettere numero- si errori gratuiti che, però, le Belghe non riescono a sfruttare. Al 44', piuttosto imprevisto, arri- va però il gol di Caruso (l'ex Juventina che, passata a gennaio al Bayern Monaco, conferma il proprio percorso di crescita con- tinua). È l'episodio che scaccia la paura e cambia la gara. Nel secondo tempo, il Belgio prova a d e s s e r e p i ù a g g r e s s i v o m a l'Italia non è più attanagliata dai timori: le Azzurre tengono bene le distanze, coprono coerente- mente il campo e - guidate da una superba Salvai - non presta- no più di tanto il fianco alle sfu- riate avversarie. Anzi, non disde- gnando le ripartenze, sono pro- prio Girelli e compagne a risulta- re maggiormente pericolose. PORTOGALLO-ITALIA 1- 1: FALLITA LA PROVA DI M A T U R I T À - C o n t r o i l Portogallo - squadra potente, ma tecnicamente la meno attrezzata del girone -, strapazzato per 5-0 dalla Spagna nella gara d'esor- dio, l'Italia ha purtroppo fallito la prova di maturità che le avreb- be concesso (con una vittoria) di