L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-24-2025

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GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2025 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Sinner trionfa a Wimbledon, non solo da numero uno ma da primo italiano nel tempio del tennis in 138 anni STEFANO CARNEVALI M ai un tennista italiano era riuscito a trionfare a Wimbledon. Mai un azzurro era riuscito ad imporsi in quello che è considerato il 'tem- pio' del tennis mondiale, il tor- neo più seguito, con più fascino e con le maggiori incertezze di tutto il circuito. Jannik Sinner, invece, ce l'ha fatta, andando a blindare il suo primato personale anche nella graduatoria mondiale (almeno fino ai prossimi Us Open) e consacrando definitiva- mente la sua grandezza: a 23 anni, Sinner è già nel mito. DOPPIO RISCATTO - Non sono stati mesi facili per la 'Volpe Rossa'. Dopo la delusio- ne della mancata partecipazione alle Olimpiadi di Parigi, subito dopo le vittorie in Coppa Davis e agli Australian Open, era esplosa la dolorosa vicenda della positi- vità al Clostebol, che aveva por- tato Sinner a dover riorganizzare il team e a subire una sospensio- ne di tre mesi dall'attività. Al ritorno in campo la rivalità con Carlos Alcaraz si era fatta roven- te e - complici le difficoltà men- tali conseguenti alle polemiche per il caso del presunto doping - aveva visto Sinner andare in dif- ficoltà. L'azzurro era uscito sconfitto sia dalla finale degli Internazionali di Roma 2025, sia - soprattutto - dall'epico ultimo atto del Roland Garros 2025 (una partita da 5 h e 29', in cui Sinner aveva sprecato tre match point): un incontro che aveva lasciato pesanti strascichi 'mentali' sul numero 1 del mondo. Wimbledon - unico Slam in cui Sinner non era mai arrivato in finale - rappresentava quindi l'occasione per un doppio riscat- to: per lasciarsi definitivamente alle spalle le vicende "extra- campo" e anche per raddrizzare il bilancio del grande 'duello' con Alcaraz. TORNEO DOMINATO - Sinner aveva ben chiara l'impor- tanza - simbolica ed effettiva - di questo Wimbledon e, per quanto non sia stato molto convincente nei risultati ottenuti nelle setti- mane a ridosso dell'avvio della tappa inglese dello Slam (in par- ticolare ha destato qualche preoccupazione l'eliminazione al secondo turno del torneo di Halle, contro Bublik), si è prepa- rato al meglio per affrontare l'er- ba londinese. La conseguenza è stata un torneo quasi completa- mente dominato dall'altoatesino che, nonostante un tabellone non troppo morbido, è arrivato in finale perdendo solo due set (due set che, come vedremo, hanno comunque causato un 'bello spa- vento' al numero 1). Sinner ha cominciato la campagna a Wimbledon sul Campo 1, supe- rando, in un derby italiano, Nardi in una gara senza troppa storia (6-4, 6-3, 6-0). Nel secondo turno, l'esordio sul Centrale è coinciso con un'altra affermazio- ne perentoria: Vukic è battuto in soli 100' (6-1, 6-1, 6-3). La prima settimana a Wimbledon di Sinner si è chiusa con un'altra vittoria netta: a Martinez sono stati lasciati solo 5 game (6-1, 6- 3, 6-1). Negli ottavi di finale, il 'grande spavento' di cui sopra. Succede di tutto: l'altoatesino, in destro. Scampato il pericolo sul campo, nei giorni successivi all'ottavo di finale, Sinner è tor- mentato dal gomito dolorante: viene fatta una risonanza magne- tica che consiglia di cancellare l'allenamento sui campi esterni previsto prima dei quarti (Sinner farà solo una sessione indoor di 20'). Contro Shelton, il tennista azzurro scende in campo con un manicotto protettivo e, nonostan- te le preoccupazioni di qualche ora prima, gioca con autorevo- lezza, soffrendo un pochino solo in avvio (7-6, 6-4, 6-4). Nole (6-3, 6-3, 6-4). RISCOSSA FINALE - L'ultimo atto di Wimbledon, per chiudere il 'cerchio del riscatto' ed entrare definitivamente nel mito, da primo italiano in 138 anni di storia del torneo, sull'er- ba dei Championship londinesi Sinner si vede contrapposto pro- prio alla sua nemesi: Carlos Alcaraz. L'altoatesino non si lascia sfuggire la ghiotta occasione, ma - prevedibilmente - solo dopo una finale tutt'altro che facile. I numeri parlano di una partita gnolo (per Sinner si è trattato del terzo set perso in tutto il torneo), che fa valere tutta la propria tec- nica e si giova di qualche errore non forzato di troppo commesso da Jannik. A riprova di quanto l'italiano - solitamente impertur- babile - 'senta' la partita, ci sono gli urli e le 'chiamate' al soste- gno del pubblico a cui Sinner si lascia andare durante il secondo set, quando la competizione si scalda. La vittoria nella seconda par- tita - frutto di resilienza e di grande tecnica - è la svolta: Alcaraz realizza di essere al cospetto di un numero 1 concen- tratissimo ed estremamente determinato e, progressivamente, comincia a cedere il passo. Certo, l'andaluso è un campione assoluto per cui, anche di fronte a un Sinner molto motivato, non molla mai. Anzi, ad ogni incer- tezza dell'altoatesino, torna a farsi sotto, cercando di riaprire la gara, per la gioia dei suoi soste- nitori e di tutti gli appassionati, che possono così gustarsi una grande finale. Ma a fine partita, ad ammettere un divario oggetti- vo, sarà lo stesso Alcaraz: "In certi momenti non sapevo cosa fare, dalla linea di fondo sentivo che era più forte di me". Al cambio di campo sul 5-4, nel terzo set, con Sinner avanti 2 partite a 1, i tifosi spagnoli ci credono ancora e cercando di dare la carica al proprio beniami- no, intonando un "Sì, se puede" che rimbomba nel Centrale...e nelle orecchie di Sinner che di lì a poco, pur avendo conquistato tre matchpoint, fallisce il primo. I tifosi dell'azzurro hanno un attimo di panico: tutti sanno come è andata a finire al Roland Garros, con ben tre match point incredibilmente volatilizzati, ma lo Jannik di Wimbledon non vuole fare scherzi e, scacciati i fantasmi ("ho lavorato sui miei errori"), chiude set, partita e tor- neo. Adesso testa alle competi- zioni sul cemento nordamericano (Us Open su tutti) e al sogno del Grande Slam. Con Cahill che - come promesso, in caso di vitto- ria a Wimbledon - resterà suo Coach. Dopo appena tre ore e quattro minuti di partita le sue prime parole, dopo la coppa dorata appena consegnata dalla princi- pessa Kate, sono un degno rias- sunto di un percorso ma anche un volano "non solo' per i pros- simi tornei all'orizzonte: "Non avrei mai pensato di essere in questa posizione oggi, quando si è giovani è il sogno dei sogni e adesso sto vivendo il mio sogno ed è bellissimo. Continuerò a insistere per diventare un tenni- sta migliore e soprattutto una persona migliore". Il numero uno del mondo e neocampione di Wimbledon Jannick Sinner (© Marco Canoniero | Dreamstime.com) avvio di match, cade e si fa male al gomito destro. Il suo gioco ne risente e, davanti al miglior Dimitrov visto negli ultimi anni, soffre terribilmente. Il bulgaro si porta clamorosamente avanti di due set ma, sul 2-2 nel terzo set, è costretto al ritiro per un infor- tunio (l'ennesimo, nella sua tri- bolata carriera) al pettorale In semifinale va di scena la grande sfida contro Djokovic. Si tratta del primo scontro diretto sull'erba di Wimbledon tra i due rivali di lungo corso ma, compli- ce il divario d'età, il risultato non è mai realmente in dubbio: se si esclude qualche incertezza in avvio di terzo set, Sinner domina inequivocabilmente la gara con equilibrata (8 ace per Sinner, 15 per Alcaraz; 62% di prime per l'azzurro contro il 53% dell'Iberico; 4/9 palle break con- vertite dal numero 1, 2/6 dal rivale; 75% di punti vinti per entrambi) che Alcaraz - probabil- mente più tranquillo - ha comin- ciato meglio. Il primo set è vinto dallo spa-

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