L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-7-2025

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1538304

Contents of this Issue

Navigation

Page 28 of 39

29 GIOVEDÌ 7 AGOSTO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LIFE PERSONAGGI RECENSIONI ARTE S e s i e t e s t a t i a Genova, li cono- scete bene: quelle stradine strette e tortuose che attra- versano il cuore medievale della città, i caruggi. Magici e antichi, sono parte inte- grante dell'identità, della sto- ria e dello stile di vita della città. E s t e s i s u 1 1 3 e t t a r i , i caruggi sono ben lungi dal- l'essere semplici ricordi del passato; piuttosto, sono vivi e testimoni della lunga e ricca s t o r i a d e l l a c i t t à . L a l o r o struttura labirintica, che risa- le all'XI secolo, è un simbolo d e l p a s s a t o m a r i t t i m o d i Genova, ma anche di un'anti- c a e c o m p l e s s a s t r u t t u r a sociale. L'etimologia del termine caruggio è legata al profondo legame della città con il com- mercio e il mare. Mentre la spiegazione più comunemen- te accettata fa risalire il termi- ne al latino quadrivium, che significa "incrocio di quattro strade", un'altra teoria propo- ne un'origine araba: il termi- ne kharuj, che significa "usci- ta", potrebbe riferirsi al fatto che i caruggi conducevano verso il porto di Genova, gui- dando così i marinai verso il mare. Il loro sviluppo può essere attribuito all'ascesa della città come potenza marittima tra l'XI e il XIII secolo: la fortuna economica di Genova si basò sul controllo del commercio marittimo e, con la crescita della ricchezza delle famiglie m e r c a n t i l i l o c a l i , q u e s t e costruirono una città fortifi- c a t a c i r c o n d a t a d a m u r a difensive. Le strette e tortuose strade dei caruggi erano una parte essenziale di questa strategia difensiva, con la loro angustia e la loro intricata struttura studiata per confon- dere gli invasori. Inoltre, que- s t o t i p o d i p i a n i f i c a z i o n e urbana permetteva agli abi- tanti della città di creare bar- riere difensive e sorprendere gli aggressori, utilizzando i vicoli come vantaggio strate- gico. Ma, col tempo, i caruggi divennero anche la linfa vitale della vita sociale e commer- ciale di Genova, ospitando di tutto, dai grandi palazzi mer- cantili alle modeste abitazio- ni, creando una sorprendente giustapposizione tra la ric- chezza delle potenti famiglie mercantili genovesi e la vita modesta della classe operaia. I caruggi erano vivaci centri commerciali, con piccole bot- teghe artigiane, bancarelle e laboratori; in effetti, i nomi di molti di essi, come Vico degli Orefici e Vico del Ferro, ricor- dano bene le corporazioni e gli artigiani che un tempo esercitavano i loro mestieri proprio in questi spazi. I caruggi erano – e sono tuttora – anche spazi di inte- razione culturale e sociale; la densità di popolazione che vi viveva contribuiva a creare un ambiente multiculturale dav- vero vivace, dove lingue, tra- dizioni e costumi diversi pote- vano coesistere pacificamente. Col tempo, divennero, infatti, sede di numerose comunità di immigrati che, attratti dagli alloggi a prezzi accessibili di queste zone centrali, aggiun- sero i loro accenti culturali al melting pot che era Genova. Ancora oggi, i caruggi conti- nuano a riflettere la natura multiculturale della città, con negozi, ristoranti e caffè che servono una varietà di cucine e offrono prodotti provenienti da ogni angolo del mondo. Multiculturali, ma anche tipi- camente genovesi, come molti sottolineano, con la loro intri- cata ristrettezza spesso poeti- camente paragonata a quella grinta e resilienza così tipiche del popolo ligure. È forse per questo che i caruggi sono stati una musa ispiratrice per molti artisti genovesi, nonostante la loro apparente – soprattutto in passato – durezza e crudezza. Come dimenticare il leggen- dario Fabrizio De André – figlio di Genova e uno dei can- tautori e poeti più rappresen- tativi del panorama italiano del Novecento – e la sua Via del Campo? Delineato con vividi colori musicali, nelle n o t e e n e l l e p a r o l e d i D e André, questo caruggio è un luogo di povertà ma anche di amore e desiderio, di poesia delicata, quasi diafana, dove le verità ultime della vita giac- ciono nude e drammatiche: dai diamanti non nasce nien- te, dal letame nascono i fior… L'interpretazione di De André, insieme a quella di altri cantautori genovesi come Gino Paoli, ha davvero conso- lidato i caruggi quale simbolo dell'anima della città: le loro canzoni evocano l'attacca- m e n t o e m o t i v o c h e m o l t i genovesi provano per questi vicoli, un luogo dove l'identità più profonda della città pro- spera ancora, pronta per esse- re scoperta e amata. Se Geno- v a , c i t t à i n t e r n a z i o n a l e , moderna e globale, riconosce e ama ancora Zêna, la sua controparte antica, scura, profumata di mare e legger- mente sdolcinata, è anche grazie ai caruggi. O g g i , n a t u r a l m e n t e , i caruggi si sono adattati all'e- ra moderna, pur mantenendo intatto il loro fascino storico. La città di Genova ha intra- preso diverse iniziative per preservare l'integrità del cen- tro medievale, tra cui il Piano Caruggi, un progetto volto a rivitalizzare l'area nel rispetto del significato storico. Questo impegno ha portato al restau- ro di molti degli antichi edifici cittadini, alla rinascita di atti- vità commerciali tradizionali e alla creazione di istituzioni culturali che valorizzano il patrimonio genovese. Qui si trovano anche alcuni dei ristoranti e bar più amati della città. Ad esempio, l'An- tica Friggitoria Carega, storica friggitoria vicino al porto antico che ha servito generazioni di genovesi, dai portuali agli artisti, tra cui lo stesso Fabrizio De André. All'Antica Friggitoria, ogni giorno vengono distribuiti coni ripieni di panissa, acciu- ghe croccanti e calamari, seguendo un rituale rimasto immutato per decenni. Nelle vicinanze, la Friggitoria San Giorgio continua la stessa tradizione, offrendo prelibatezze fritte nei vicoli vicino a Piazza San Giorgio. Per un aperitivo classico, il Bar delle Vigne in Vico dell'Amor Perfetto è uno dei locali preferiti dalla gente del posto, noto per la sua atmo- sfera rilassata e le generose porzioni di vino. I vicoli cir- costanti ospitano anche le tradizionali botteghe artigia- ne: mercanti di seta, falegna- mi, mercerie e negozi di ali- m e n t a r i c h e m a n t e n g o n o vivo il cuore artigianale della città. I caruggi di Genova sono un vero e proprio specchio della città: complessi, stratifi- cati e pieni di storie da rac- contare, un chiaro promemo- ria che la storia di un luogo non si trova solo nei grandi monumenti, ma anche – e forse soprattutto – nei piccoli spazi quotidiani dove la vita si svolge da tempo immemo- rabile. Attraverso i caruggi: i vicoli storici di Genova e la loro romantica eredità A sinistra, un campanile, visto da un caruggio (Foto: Brenda Kean/Dreamstime); a destra, Salita Dinegro, una dei tanti caruggi genovesi (Foto: Izanbar/Dreamstime)

Articles in this issue

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-8-7-2025