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GIOVEDÌ 21 AGOSTO 2025 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Vino, olio e pasta i prodotti italiani più penalizzati dai dazi Usa al 15% Ph© Tomas Marek | Dreamstime.com Ph© Nicoleta Raluca Tudor | Dreamstime.com R afforzare la competitività del Made in Italy, tutelare l'eccellenza e il prestigio del settore moda in tutta la sua catena produttiva, e rendere il Paese sempre più attrattivo per investitori e professionisti esteri. Con questi obiettivi, sono stati introdotti alcuni interventi per rafforzare la competitività e la reputazione internazionale della filiera moda italiana, introducen- do un sistema di certificazione unica di conformità. "Abbiamo predisposto misure che certifi- chino sostenibilità e legalità, per contrastare quei comportamenti illeciti di pochi che rischiano di compromettere la reputazione di un intero comparto", ha dichiara- to il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. L'iniziativa mira a tutelare l'immagine e la reputazione del saper fare italiano in un compar- to strategico per l'economia nazionale, caratterizzato da filie- re articolate, con brand capofila e una rete di fornitori sia italiani che esteri. La certificazione – spiega il ministero – rappresen- terà una sorta di "bollino di garanzia", avrà durata di un anno L 'introduzione di dazi al 15% da parte degli Stati Uniti sui prodotti agroali- mentari italiani rischia di far per- dere oltre 1 miliardo di euro al comparto, frenando una crescita costante che ha visto il cibo Made in Italy imporsi come sinonimo di qualità oltreoceano. È quanto emerge da un'analisi Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga, che mette in luce la vulnerabilità delle nostre filie- re di fronte alla nuova politica commerciale americana. Con un valore che nel 2024 ha sfiorato gli 8 miliardi di euro, gli Usa rappresentano il primo mercato extra-Ue per l'agroali- mentare italiano. Negli ultimi cinque anni, l'export verso gli Stati Uniti è cresciuto in media dell'11% l'anno, arrivando a toc- care un +17% solo nell'ultimo anno. Una dinamica positiva che ora rischia di invertirsi brusca- mente. I settori più penalizzati? Vino, olio e pasta. Il vino è il primo prodotto agroalimentare esportato negli Usa, con 1,9 miliardi di euro, con i dazi subirà un impatto stimato in oltre 290 milioni di euro. Poi l'olio extra- vergine di oliva. L'export verso gli Usa vale oltre 937 milioni di euro. I dazi avranno un peso sti- mato in più di 140 milioni di euro. Andrà male anche per la pasta di semola: ad oggi esente da dazi: peserà 74 milioni di euro. Restano stabili, invece, molti dei formaggi, che erano già tra il 10% e il 15%, ma l'in- certezza sull'abolizione delle quote rischia di incidere sull'ex- port, che nel 2024 ha superato i 486 milioni di euro. "Oggi il sistema agroalimen- tare italiano, che ha toccato la cifra record di 70 miliardi di euro di export, non è in crisi, ma va protetto e rafforzato. Il modello delle indicazioni geo- grafiche rappresenta uno stru- mento fondamentale di protezio- ne della qualità. Le Indicazioni geografiche – ha spiegato il ministro dell'Agricoltura e della sovranità agroalimentare Lollobrigida in un incontro sulla valorizzazione dei prodotti Ig, a Indicazione geografica protetta - permettono di dare il giusto valore alla produzione e consen- tono alle persone di conoscere e pagare il prezzo corretto per un prodotto che rispecchia il lavoro, l'ambiente e il territorio da cui proviene. Oggi ragioniamo sulle soluzioni piuttosto che interveni- re un domani a crisi già avvenu- ta". Il ministero ha già stanziato 300 milioni di euro sul Fondo di sovranità alimentare e altri stru- menti finanziari per valorizzare l'agroalimentare e sostenere le filiere in difficoltà. " I dati di Giugno 2025, diffu- si dall'Istat, confermano il momento positivo del nostro export che vede un aumento di quasi il 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il calo della Germania (-1,4%) e degli autoveicoli (-2,9%), che hanno un peso importante, non fermano quindi il Made in Italy che tira sia a livello Ue (+4,6%) sia a livello extra Ue (+5,2%). Numero che rimane positivo anche al netto del contributo della cantieristica navale". Per Matteo Zoppas, presidente dell'Agenzia Ice, la fotografia che si evince dall'indagine Istat mette in luce "segnali e trend su cui porre la dovuta attenzione". La crescita tendenziale del 4,9% di giugno 2025 rispetto a giugno 2024 è dovuta ad alcuni comparti specifici che sono ormai strategici da molti mesi: articoli farmaceutici, chimico- medicinali e botanici (+39,0%), mezzi di trasporto, esclusi auto- veicoli (+15,9%, grazie al fonda- mentale apporto della cantieristi- ca navale), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,0%) e apparecchi elettrici (+3,5%). Tra i mercati più in crescita, inoltre: Stati Uniti (+10,3%, trai- nati anche da logiche di approv- vigionamento), Svizzera (+18,4%), Francia (+6,7%), Spagna (+12,0%), Belgio (+15,8%) e Regno Unito (+10,1%). La Germania invece cala dell'1,4% e la Cina del 3,8%. Zoppas ha quindi segnala- to i risultati del primo semestre 2025, che vede l'export del Made in Italy crescere di oltre il 2% rispetto al primo semestre del 2024 (con un +1,4% solo di extra Ue). Infatti, tra le aree che si segnalano in crescita ci sono gli Stati Uniti (+7,8%), l'area Opec (+9,9%), i paesi del Mercosur (+5%) e quelli Asean (+1,7%). In questo contesto, l'osservato speciale rimane la Cina che nel periodo di riferi- mento cala di un -11,7% insieme a Turchia (-18,2%) e, ovviamen- te, Russia (-17,3%). "Il contesto globale - ha detto Zoppas - rimane incerto, sia a causa dei conflitti in corso sia per le dinamiche negoziali sui dazi ancora aperte dove perman- gono molte incertezze sui detta- gli applicativi. I prossimi mesi saranno cruciali per capire quan- to le filiere riusciranno ad assor- bire rispetto all'aumento dei prezzi, rimanendo competitive". L'agroalimentare traina l'export made in Italy Un 'bollino di garanzia' lungo tutta la filiera per rafforzare la competitività della moda italiana e sarà soggetta a controlli perio- dici tramite ispezioni e audit. Verrà istituito al Ministero delle Imprese e del Made in Italy un registro pubblico delle aziende certificate, e sarà strumento che consentirà sia un monitoraggio costante sia l'adozione di even- tuali misure sanzionatorie, inclu- sa la revoca della certificazione, in caso di perdita dei requisiti. Inoltre, la sezione Destinazione Italia ha introdotto misure per attrarre investimenti e competenze straniere. Nello specifico, il testo preve- de visto per lavoro autonomo a dirigenti d'azienda di imprese estere con capitale sociale supe- riore al milione di euro e con una sede operativa in Italia, agevola- zioni per investitori stranieri in operazioni strategiche entro 6 mesi dalla richiesta del nulla osta, agevolazioni fiscali per pensionati esteri che intendono trasferirsi in comuni con meno di 60 mila abitanti nel Centro-Sud del Paese e delle facilitazioni per chi sceglie l'Italia come sede per lavorare da remoto e pianifica il pensionamento in città medie italiane.