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GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2025 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO La giovanissima Matilde Villa scelta per la Wnba e il suo 'Non me l'aspettavo': pallacanestro come scuola di vita Il basket e la storia della giovanissima cestista Matilde Villa diventano docufilm (courtesy Ph. One More Pictures) promozione in A1. Memorabile il commento del loro coach Paolo Seletti, allenatore basket Costa 2019-23: "A prima vista Eleonora e Matilde non sembra- vano credibili come giocatrici di pallacanestro A1. Avevano 14 anni e mezzo, anche fisicamente la differenza con le compagne era incredibile. Quando abbiamo alzato la prima palla a due in alle- namento, ho guardato il mio assi- stente e non abbiamo neanche parlato. Ci siamo capiti. Era l'e- pifania del talento". Non me l'aspettavo non è la mera "celebrazione" di una gio- vane campionessa ma un'incur- sione nel mondo della pallacane- stro, inteso anche momento di crescita, resilienza e condivisio- ne, "una scuola di vita prima ancora che uno sport". Un viag- gio a tutto tondo che parte da una giocatrice, abbracciando molti aspetti di questa disciplina, in pri- mis umani. Matilde è talento cri- stallino, sì, ma va anche valoriz- zato e nell'Italia del – tutto e subito – non sempre c'è voglia d'investire nei giovani, nello sport come nel mondo del lavoro. Per sua fortuna trova in coach Seletti l'opposto di questa menta- lità retrograda. Lui guarda lonta- no e con lungimiranza, rischiando se necessario. Ma dietro al talen- to, c'è bisogno di molto allena- mento e sacrifici. La seconda puntata della docuserie sottolinea proprio questo concetto: "Spingere, correre, sognare". Dopo le faville, è tempo della consacrazione. Si arriva così al fatidico 28 novembre 2020. Matilde deve ancora compiere 16 anni. Una normale partita di basket diventa crocevia della sua carriera. La Dinamo Sassari viene schiacciata da una ragazzina che infila 36 punti in 34 minuti di gioco. La notizia rimbalza da un telegiornale a un altro, passando per tutti i siti sportivi e il tamtam si allarga a macchia d'olio anche sui social media. L'Italia si accorge di lei. L'intera Italia scopre Matilde Villa. Con la gloria però, arriva anche la gestione della fama, cosa che a quell'età non è scontata. Matilde è sempre la stessa: al suo fianco ci sono la sua famiglia, la sorella compagna di squadra e la società. "Il compito di un allena- tore è dare forza alle persone" sintetizza Andrea Capobianco, coach della Nazionale femminile di pallacanestro. Quando Matilde milita ancora nelle fila del Costa Masnaga (2021), arriva la chiamata della Nazionale maggiore. Nella partita di qualificazione all'Europeo 2023 contro il Lussemburgo, entra a 2'59'' dalla fine, contri- buendo con 4 punti (2/2) e 2 assi- st alla vittoria finale 82-48. Nel ritiro azzurro trova alcune delle sue future compagne della Reyer Venezia e… Ed è proprio l'arrivo nella squadra orogranata il focus del terzo episodio, un momento cruciale. Per la prima volta Matilde si allontana dalla fami- glia e dalla sorella con cui ha condiviso tutto il suo percorso cestistico. Sarà la scelta giusta? Solo il tempo lo dirà. "Non vedevo l'ora di comin- ciare. Appena il coach mi disse di entrare in campo, mi è passata davanti tutta la mia esperienza sul campo" racconta entusiasta e ancora emozionata, ricordando quel fatidico momento. In laguna trova una realtà nuova che san- cirà la sua definitiva consacrazio- ne sotto canestro. Una realtà che l'accoglie con calore e a braccia aperte, a cominciare dalla tifose- ria organizzata, il gruppo Canestrei Reyer Fans. Quando si vocifera di una possibile chiama- ta al draft WNBA, al suo fianco a guardare la tv ci sono proprio alcune sue compagne di squadra tra cui Caterina Logoh e Mariella Santucci. Intanto, nella vita di Matilde, c'è un nuovo scossone: la sorella Eleonora lascia l'Italia per gli USA, destinazione l'Università di Washington dove giocherà per le Cougars (e gioca tuttora, ndr). Al draft del 2024 intanto, finalmente viene chiama- to il suo nome. Le Atlanta Dream la selezionano come 32° scelta assoluta. Al momento però Matilde ha scelto di continuare in Italia. Gli Stati Uniti possono aspettare. "Non me l'aspettavo" ha il grande merito far conoscere anche altre realtà come il basket 3x3 e la pallacanestro paralimpi- ca, perché l'obiettivo di questa docuserie non è solo raccontare l'indiscusso talento di una giova- ne campionessa, ma rendere la pallacanestro affascinante e accessibile anche a chi non lo conosce, portando alla conoscen- za del pubblico e degli stessi pro- tagonisti, Matilde Villa inclusa, storie meno note di vita, di sfide e di successi legati a questo sport. "Il basket in carrozzina secondo me è lo sport paralimpi- co più bello ma non perché lo faccio io, ma perché è una delle discipline meno adattate" spiega, candidamente, Giulio Maria Papi, giocatore della Nazionale palla- canestro in carrozzina, "Ci sono le stesse regole. Il campo regola- mentare è lo stesso. L'altezza dei canestri è uguale. Il pallone, la distanza del tiro da 3, non c'è nessuna differenza. Chiunque può provarlo. Chiunque può sedersi, vivere questa disciplina da una prospettiva diversa". Ecco poi il basket del campet- to, dove nascono i movimenti e si forma il carattere. Ecco il basket come viatico di integrazione e solidarietà. A raccontarcelo, tra le varie testimonianze, Giampaolo "Pippo" Ricci, ala grande dell'Olimpia Milano e della Nazionale maschile, che insieme alla sua famiglia, ha dato vita all'organizzazione di volontariato Amani Education ODV per aiuta- re le popolazioni della Tanzania, a cominciare dalla realizzazione della Kisaki Secondary School. Poi chissà, magari un giorno la pallacanestro contribuirà a creare qualche ulteriore ponte umanita- rio. Uscito a ridosso degli Europei 2025 di basket femminile dove le Azzurre hanno conquistato un grandioso terzo posto, la docuse- rie si conclude soffermandosi su due importanti e diversi successi azzurri. Prima, nel 2004, quando la squadra maschile di Galanda, Basile e "coach" Pozzecco superò gli Usa di Iverson, Wade e Duncan in un'amichevole a Colonia in vista delle Olimpiadi di Atene, manifestazione questa dove gli Azzurri vinsero uno sto- rico argento. Poi, la recente con- quista della medaglia di bronzo dell'Italia femminile nell'Europeo Under 20 nel 2024, con entrambe le sorelle Villa in campo, l'una a fianco dell'altra. "Tutto quello che è successo, non me l'aspettavo" conclude Matilde. "Ho un po' di paura però non vedo l'ora di vedere quello che succederà"… Anche gli appassionati di basket, cara Matilde, la pensano allo stesso modo. Osservano meravigliati la più giovane italia- na di sempre a essere scelta da una squadra WNBA direttamente dal campionato italiano, senza passare dal college. Ammirano la tua passione e dedizione che illu- mina ogni partita con grinta e sorrisi, rendendo evidente la potenza di questo sport. Tutti noi non vediamo l'ora di scoprire come procederà la tua già sor- prendente carriera e ti auguriamo possa essere sempre più straordi- naria. SEGUE DA PAGINA 36