Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/207873
CV • N. 45 • GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE 2013 • THURSDAY, NOVEMBER 7, 2013 $1.00 FACEBOOK.COM/ITALOAMERICANONEWSPAPER italoamericano.com The best pizza? Now it is made by a revolutionary Italian robot Paesi da lasciare alle spalle e Paesi di emigrazione BARBARA MINAFRA Rodyman, the Italian robot able to make a perfect Neapolitan Pizza Margherita invented by Bruno Siciliano DATED MATERIAL - DO NOT DELAY His name is Rodyman and he makes a perfect Neapolitan pizza: mixes the ingredients, stretches the dough, and seasons, bakes, and serves up a delicious "Pizza Margherita". The news is, Rodyman is a Robot. Rodyman is the result of Neapolitan professor Bruno Siciliano's experienced team of robotic engineers working at the world-renowned laboratory of robotics 'Prism Lab', supported by the European Research Council. Rodyman is an acronym for Robotic Dynamic Manipulation, a project to create a service robot with the ability to conduct activities with a level of dexterity and mobility never seen before. Robots like Bruno Siciliano's team of robotic engineers who produced Rodyman Continued on page 15 Record of export for Italian pasta. The US market covers 13% of our products Pasta is no longer a distinctly Italian tradition. It has become part of universal culinary culture. Known the world over as the Italian national dish, prepared in thousands of recipes, pasta now appears on tables across the globe. Its popularity continues to grow each year, associated as it is with a Mediterranean diet widely acclaimed for its health-giving characteristics. In 2013 to date, Italy has exported a record 2 billion kilos of pasta. This represents a 6% increase from last year's exports, despite the economic crisis. The figures were announced on World Pasta Day, based on data from the National Statistics Institute, ISTAT. The growth in pasta exports is due in part to the industry's strategy of offering high-quality product made from 100% Italian wheat. A remarkable success considering that the price of Italian durum wheat declined this year by 25 cents a kilo. The decline in wheat prices was consistent with declines in other Italian agricultural products including olive oil, dairy, and cheeses. Farmers' sales revenues have declined by 20% overall, and left many farmers unable to cover production Pasta, an Italian symbol Continued on page 15 Emigrazione, come non parlarne su L'Italo Americano. In realtà, come non parlarne in Italia o negli Stati Uniti. La penisola, da più di un ventennio, è diventata la terra di approdo di migliaia di migranti che tentano di migliorare la propria sorte lasciandosi alle spalle Paesi martoriati da carestie, fame, povertà, guerre, malattie. Da superare c'è innazitutto il mare e ormai, non si contano più le tragedie degli sbarchi e dei naufragi che hanno riempito il Mediterraneo di vittime inermi di scafisti senza scrupoli, pronti ad affondare barconi e passeggeri nel tentativo di sfuggire ai controlli. Poi la burocrazia a terra non è una barzelletta. Tantomeno lo sono i campi di accoglienza. L'America è da secoli il sogno mondiale dei migranti, la terra delle opportunità, il luogo in cui rifarsi una vita. Sono molto diverse le modalità di arrivo e anche le tipologie degli aspiranti cittadini a stelle e strisce ma la sostanza, l'essere una terra di emigrazione, non cambia. Dal passato ci arrivano tante storie di emigrazione. Vite vissute lontano dal paese natio, valigie di cartone, fatica, sfruttamento, troppa nostalgia. Non è un viaggio rose e fiori quello che ha portato milioni di italiani a lasciare casa per il miraggio di cambiare con la propria, anche la vita di chi è rimasto dall'altra parte dell'oceano. Come non lo è stato per tanti immigrati italiani che invece di salire su un bastimento e attraversare l'Atlantico hanno valicato le Alpi e cercato un destino migliore in Germania, Francia, Svizzera, Belgio. Anzi, tante volte le storie familiari raccontano di fallimenti, di fatiche immani senza grossi risultati, senza la sospirata svolta. Talvolta, come nella tragedia di Marcinelle, la ricerca di un lavoro e una vita migliore si è consumata come una candela: si è spenta per malattie professionali o per un'esplosione fatale. Dopo l'Italian Heritage Month torniamo a leggere queste storie (Focus a pagina 5) per non dimenticare il nostro passato.