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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2013 Cavallo alato Frammenti brillanti Acroterio con cavallo alato. Questa terracotta policroma fu recuperata da scavi archeologici a Cerveteri ed è oggi conservata nei Musei Vaticani di Roma. Risale ai primi decenni del V secolo avanti Cristo. Era posta originariamente all'estremità destra del triangolo frontonale di un tempio, andato perso. Acroterio indica propriamente una "figura collocata sopra i templi". Emergeva dallo sfondo dell'ultima lastra sormontante la trave laterale del timpano, da cui si staccava in netto rilievo l'animale. Il cavallo è ritratto nell'atto di spiccare il volo, con le zampe anteriori stagliate a tutto tondo contro il cielo. L'usanza, di collocare sopra i frontoni figure mitologiche, spesso di natura apotropaica, venne introdotta nei templi greci di pietra o di marmo e continuò nelle regioni sottoposte all'influsso della cultura etrusca, ove si mantennero più a lungo che nella stessa Grecia. Polittico di Ognissanti. Opera di Giovanni da Milano (realizzata tra il 1346 e il 1369) è conservata alle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Smembrato nel corso dei secoli, la tavola centrale con l'Incoronazione della Vergine, arrivata fino a noi in stato frammentario ed è conservata oggi al Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires. Dopo essere stato rimosso dall'altare principale della chiesa di Ognissanti, il complesso fu trasferito nella Cappella del Ss. Nome di Gesù, dalla quale fu spostato nel 1666 nella Cappella Gucci-Dini, dove fu sottoposto ad un restauro. Lo smembramento più significativo del polittico dovette verificarsi tuttavia nel periodo compreso fra il 1691 e il 1758. L'opera è caratterizzata da brillantezza e da un inatteso e intenso timbro cromatico, reso evidente soprattutto in occasione dei panneggi e delle capigliature. Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com Danni da pioggia Polittico di San Gregorio. Tempera grassa su tavola di Antonello da Messina, datato 1473 e conservato nel Museo regionale di Messina. Fu commissionato nel 1473 per il convento annesso alla chiesa di Santa Maria extra moenia, detta di San Gregorio. Originariamente le tavole erano unite da una cornice intagliata e dorata di gusto tardogotico, che forse venne rimossa nel XVI secolo. L'opera è in un cattivo stato di conservazione a causa degli eventi di estrema gravità che subì nella sua storia. Dopo lo smembramento e la dispersione di almeno una delle tavole, forse già nel Cinquecento, venne restaurata drasticamente nel 1842, utilizzando sostanze abrasive per la pulitura. Ma l'evento più catastrofico fu il terremoto del 1908, che rase al suolo l'ex-convento seguito da 5 giorni di pioggia. www.italoamericano.com Stile decorativo Il ritorno di Agar. Dipinto di grandi dimensioni e dai colori densi realizzato da Pietro da Cortona nel 1647 circa quando l'artista lavorò a Firenze. È un grande esercizio di manti e vesti: il rosso del mantello di Agar recuperata da Abramo nel deserto con il suo fagottone e riportata a casa da dove l'aveva scacciata la moglie Sara; il rosso del mantello di Abramo; l'azzurro della veste di Sara. Mostra un forte senso drammatico, l'amore per i particolari archeologici e la composizione equilibrata. Il pittore-architetto fu tra i massimi protagonisti del barocco. Ricco d'immaginazione, incastonava le sue scenografiche composizioni tra monumentali cornici di stucco e oro con figure, cartocci e ghirlande, creando un nuovo sontuoso stile decorativo che s'irradiò per tutta Europa fino oltre la metà del Settecento. 9 Manifesto spazialista Concetto spaziale. Opera di Lucio Fontana del 1952 conservata a Firenze, nella galleria Tornabuoni Arte. Nel 1949 esce il Primo manifesto dello spazialismo. Lucio Fontana, teorico e massimo esponente del movimento artistico italiano, invoca un cambiamento nell'essenza e nella forma dell'arte, il superamento della pittura, della scultura, della poesia. Poco dopo realizza i primi fori nelle tele. È a un passo dai famosi tagli, che compaiono nel 1957 e trovano la propria compiutezza in una serie di opere intitolate "Concetto spaziale. Attese". Sono opere caratterizzate da un unico taglio o da una serie di tagli verticali, netti, decisi, con cui l'artista incide la tela monocroma. È un gesto perentorio. A Fontana interessa il segno gestuale sulla superficie e il suo valore grafico.