L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-13-2014

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GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO 2014 www.italoamericano.com L'Italo-Americano 5 'Una storia d'amore' ricambiata tra Walt Disney e l'Italia: da unico fumetto americano non proibito dal Fascismo alla 'Topolino' A più di quarant'anni dalla sua scomparsa, Walt Disney ancora vive nell'immaginario collettivo e nei ricordi d'infanzia degli ita- liani come celebre padre di To- polino e primo creatore di lun- gometraggi d'animazione, sonori e a colori, che ancora oggi com- muovono ed emozionano adulti e piccini. Incantata da "Biancaneve" e "Pinocchio", e appassionata alle sue storie a fumetti, l'Italia ha amato Walt Disney fin dai suoi esordi, negli anni Trenta, e ha interagito, assorbito e rielaborato il materiale creativo, fornito da questo genio, con il proprio pre- zioso patrimonio culturale. In questo modo è venuto a crearsi un rapporto speciale, una storia d'amore vera, esclusiva e duratu- ra che nel corso degli anni anco- ra unisce il Belpaese alla memo- ria e al nome del padre dell'ani- mazione. Il giornalista italiano Marco Spagnoli ha voluto ricostruire su grande schermo questo legame unico nel documentario "Walt Disney e l'Italia - Una storia d'amore", nel quale materiali creatività disneyana in modo sin- golare, considerando Disney non come un produttore, ma come un grande poeta ed artista. tenario dell'Unità d'Italia, giunse a Torino, dove visitò la Fiat, i cui stabilimenti avevano creato una macchina chiamata "Topolino". Nella stessa occasione rilasciò un'intervista al giornalista Carlo Mazzarella tra i viali dello zoo di Torino, spiegando la nascita di Topolino. In un'altra intervista del 1987 Federico Fellini raccontò il suo viaggio negli Usa in occasione della vittoria dell'Oscar per il film "La strada" e della grande accoglienza ricevuta dalla stesso Walt nel suo parco divertimenti "Disneyworld". Secondo le ricerche Disney, la conoscenza del marchio è stata sempre elevata in Italia, più che altrove, a tal punto che la Disney concesse al Belpaese di produrlo. Nacquero, così, le versioni "pa- pere" delle opere più importanti della letteratura italiana, come "I Promessi Paperi", le versioni "a cartoni" di personaggi noti al pubblico del grande e piccolo schermo, come Vincenzo Paperi- ca (alter ego del giornalista ita- liano Vincenzo Mollica), nuovi personaggi dei fumetti, come Paperinik, e tanti episodi dise- gnati dai grandi fumettisti italiani "Se puoi sognarlo, puoi farlo", questo il principio della filosofia artistica di Walt Disney, che ha saputo rendere vero il mondo dei ElIsA Cuozzo sogni. Questo l'insegnamento ricevuto e seguito dagli italiani per continuare a creare opere degne del suo nome. 'Se puoi sognarlo, puoi farlo'. La filosofia creativa che animò Disney ha sempre trovato terreno fertile nel Belpaese d'archivio inediti, provenienti dall'Istituto Luce e dalla Me- diateca Rai, raccontano i viaggi di Disney nel nostro Paese, inframmezzati a scene dei suoi film ("Biancaneve", "Bambi" e "Pinocchio") e a riflessioni di grandi attori, registi e scrittori italiani sull'influenza e l'impor- tanza culturale e morale delle opere disneyane. Tra il 1930 e il 1960 Disney si recò spesso in Italia. Nel 1935 venne a Roma dove incontrò Luigi Freddi, capo della Dire- zione generale della cinemato- grafia, eletto dal governo fasci- sta. Non a caso "Topolino" fu l'unico giornaletto americano non proibito dal fascismo. Nel 1951 andò a Venezia. Nel 1956 vinse il David di Donatello come miglior produttore straniero per "Lilli e il vagabondo". Nel 1961, anno della celebrazione del cen- Romano Scarpa, Giorgio Cavaz- zano e Silvia Ziche, pubblicati in tutto il mondo. Oggi, a oltre cent'anni dalla nascita del Maestro di Burbank, la Disney italiana continua ad avere una posizione importante nel panorama internazionale. Il brand Disney è premiato in tutte le sue molteplici espressioni: dall'editoria di libri e periodici al cinema, dall'home entertainment alla televisione, al Disney Chan- nel, dai Disney Store al licensing fino alle nuove frontiere del divertimento interattivo e della rete telematica. Walt Disney morì nel 1966 las- ciando al mondo una grande eredità. Se da una parte il crea- tore delle favole ha amato l'Italia per la sua bellezza e ricchezza culturale, dall'altra l'Italia, in quanto Paese d'arte e poesia, ha saputo assorbire e far propria la Bloom, Stella, Flora, Tecna, Aisha e Musa: le Winx create da Igino Straffi Per 30 anni (dal 1930 al 1960) Disney ebbe un rapporto privilegiato con l'Italia Sogno partito da Loreto e diventato realtà anche negli Usa: il cartoon delle Winx Per la piccola casa di produ- zione italiana era un sogno riu- scire a esportare un cartone ani- mato negli Stati Uniti o in Giap- pone, patrie e imperi in materia. Ma, come succede nelle favole, i sogni si avverano e la fantasia è diventata realtà. Da Loreto, centro marchigiano famoso per il suo Santuario Ma- riano, i cartoni animati delle Winx sono arrivati in 130 Paesi del mondo, dall'Europa all'Est Asiatico, dal Sud Africa alla Nuova Zelanda. La prima serie delle fatine e streghette colorate e fashion è del 2000. L'idea iniziale è basata sulla storia di due scuole rivali, una per aspiranti fate, l'altra per future streghe. Nascono così Bloom, Stella, Flora, Tecna, Ai- sha, Musa e colleghe. I perso- naggi piacciono. La serie varca i confini nazionali e le protago- niste del fortunato cartoon entra- no nel mondo e nei giochi delle bambine dai 4 anni in su. Parte tutto da Iginio Straffi, 46enne nato a Gualdo in provin- cia di Macerata, che già sui ban- chi del liceo disegnava i suoi pri- mi personaggi. Appena diploma- to inizia a collaborare con la pro- duzione di alcuni personaggi del fumetto italiano. Nel 1992 ap- proda all'animazione, lavora in Francia e Lussemburgo, poi tor- na a casa e a 30 anni dà vita alla sua fiaba moderna. Con l'imprenditore Lamberto Pigini fonda la Rainbow. Nel 1996 esce il primo prodotto mul- timediale per bambini. Il succes- so non si fa attendere: la storia di Tommy & Oscar viene tradotta in 30 lingue. Quattro anni dopo arrivano le Winx (insieme a tanti altri personaggi e cartoons). Nel 2010 l'accordo con Nickelodeon, società del gruppo Viacom, tra i principali network mondiali per l'intrattenimento dei bambini. Questa acquisisce i diritti di tras- missione delle Winx in Usa, A- merica Latina, Canada e Austra- lia. La sfida con le major d'oltre- oceano funziona. E si allarga con il mercato del licensing su gio- cattoli, videogame, articoli sco- lastici, abbigliamento. La Rainbow diventa un net- work di collaboratori e disegna- tori fra l'Italia, Amsterdam, Bar- cellona, Honk Kong, India, Co- rea e Cina che ha già raggiunto un altro risultato: Not born to be a gladiator, film in 3D che com- pete con Pixar, DreamWorks e Disney. Straffi lo ha detto nelle interviste che quest'ultimo è il suo modello di riferimento: "Disney era fantastico, con una visione che ha anticipato i tempi. Un uomo che ha trasformato le paludi della Florida nel primo parco divertimenti del mondo". Oggi anche i suoi cartoni sono trasmessi dalla Fox e dalla War- ner. "Ai disegnatori, ai responsa- bili della produzione, la prima volta che abbiamo visto i nostri cartoon alla tv americana è venu- to un mezzo colpo. Abbiamo sentito tutto l'orgoglio per aver fatto qualcosa di grande: portare una creazione italiana nel più importante mercato del mondo, nel paese di Topolino e della Disney". BARBARA MINAFRA

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