L'Italo-Americano

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à è È ù ì ò ^ GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2014 www.italoamericano.com L'Italo-Americano 11 Arianna Fontana, argento nei 500 Short Track e bronzo nei 1500 Con Fontana nello Short Track e Innerhofer nel Super G, l'Italia a quota 5 medaglie all'Olimpiade di Sochi azzurri è arrivato il momento della gloria e dei festeggiamenti: "Sono davvero contenta del ri- sultato, non ci credevo quando ho tagliato il traguardo, il bronzo nei 1500 è una cosa incredibile. Ero già contenta di entrare in finale, era quello il mio obiettivo – ha confessato Arianna Fontana ai microfoni di Sky Sport - poi, man mano che passavano i giri ci credevo, anche quando le gambe non ne potevano più. Ho dato tutto e ce l'ho fatta. Questa me- daglia per me significa tanto, perché questo bronzo lo utiliz- zerò per sposarmi". piere l'impresa rimettendosi in pista e conquistando un epico secondo gradino del podio. Ma ciò che la sfortuna prova a to- glierti, il destino è sempre pronto a restituirti a patto che il prota- gonista sia spinto da una voglia matta di emergere. E così due giorni dopo, la Fontana è tornata in pista per entrare definitiva- mente nella storia delle Olimpia- di invernali nella gara dei 1500 m. Non la sua gara, appena due vittorie in Coppa del mondo, ma poco importava. Paziente, con- centrata e con la sua solita patti- nata, Arianna Fontana ha strap- pato la medaglia di bronzo riu- scendo a trasformare quel pizzi- co di delusione per la finale dei 500 metri, in rabbia positiva nei 1500. Quarta medaglia olimpica personale messa in cascina dalla bionda pattinatrice azzurra resasi protagonista di un autentico guizzo d'orgoglio e talento che ha consentito all'Italia di egua- gliare, con ancora tanto da ga- reggiare, le 5 medaglie di Van- couver 2010, rispetto a cui però c'è ancora un vuoto alla voce "oro". Metallo pregiato che però In- nerhofer e Fontana hanno simbo- licamente portato a casa dimo- strando come determinazione e spirito di sacrificio spesso e vo- lentieri riescano a prevalere su talento e pronostici nei momenti clou, nelle competizioni più importanti. Adesso per i due eroi Non c'è due senza cinque. For- zatura proverbiale buona per rac- contare la splendida settimana olimpica dell'Italia a Sochi. Do- po l'argento nella discesa libera maschile conquistato da Innerho- fer e il bronzo dell'eterno Armin Zoeggeler nello slittino, ha vinto altre tre medaglie grazie ad uno scatenato Christof Innerhofer e ad Arianna Fontana. Super G maschile e Short Track femminile sono le discipli- ne che hanno fatto battere forte il cuore degli italiani e soprattutto rimpinguato il medagliare azzur- ro (Italia adesso 19° con 5 meda- glie) sovvertendo ogni pronosti- co e più rosea previsione. Difatti per Innerhofer e Fontana il bis è arrivato quasi d'inerzia, sulle ali dell'entusiasmo e sicuramente in maniera sorprendente: fantastico il discesista azzurro nel secondo giorno di gare, nella sua specia- lità. Perfetto in Super G, la gara in cui non avrebbe dovuto racco- gliere granché. Ed invece è arri- vato il bronzo, pesante più di un oro, a sugello di un'Olimpiade perfetta e memorabile per super Christof. Stesso discorso per Arianna Fontana: perfetta, e forse un piz- zico sfortunata nella sua gara, lo Short Track 500 metri, la patti- natrice azzurra è andata ad un niente dall'oro nonostante la col- lisione con caduta annessa, cau- sata da un contatto con la britan- nica Elise Christie durante la finalissima. Nella vita come nello sport però la capacità di rialzarsi conta molto più del cadere, e così la bella Arianna è riuscita a com- Fabio Fognini (Ph. Sergio Llamera) Gli azzurri guidati da capitan Corrado Barazzutti vincono in Argentina (Coppa Davis) e con- tro gli Stati Uniti (Fed Cup). L'Italia di Fed Cup è una delle forze mondiali del tennis a squa- dre. Quattro titoli negli ultimi otto anni sono un biglietto da vi- sita non indifferente. Ma non sono solo i trofei a parlare. A far ben sperare il popolo tennistico in rosa è il cambio generazio- nale. Ai primi successi di Schia- vone e Pennetta sono subentrati alla grande quelli di Errani e Vinci, numero uno della specia- lità di doppio, e ora nuove prota- goniste si affacciano nel pano- rama internazionale. Fed Cup 2014. L'Italia cam- pione uscente al primo turno ri- trova gli Stati Uniti, esattamente come l'anno prima. Ma se nella passata stagione fu il doppio a dare il punto decisivo per la qua- lificazione delle azzurre, la re- cente sfida si è risolta in modo netto. Sul cemento indoor del Public Auditorium di Cleveland, Karin Knapp e la giovane Camil- la Giorgi hanno strapazzato la compagine Usa (Christina Mc- Hale, Madison Keys, Alison Ris- ke), chiudendo la pratica qua- lificazione al terzo match, ren- dendo ininfluenti gli ultimi due. In semifinale tocca alla Repub- blica Ceca, sconfitta anch'essa nel 2013. Ma con la finale a por- Coppa Davis e Fed Cup (contro gli Stati Uniti): sempre più prestigioso il biglietto da visita dei tennisti azzurri tata di mano, non è improbabile che sul campo si rivedranno le migliori atlete di entrambe le squadre. Sara Errani e Roberta Vinci da una parte, la regina di Wimbledon 2011, Petra Kvitova, dall'altra. Odore di semifinale anche per l'Italia di Coppa Davis. Al 1° turno gli azzurri hanno superato l'Argentina 3-1 nella calda atmo- sfera del Patinodromo Municipal a Mar de Plata. Pubblico molto rumoroso come sempre accade nelle sfide tra squadre. A diffe- renza dei classici tornei ATP, il pubblico di Coppa Davis, in par- ticolar modo quello di casa, è di norma meno incline al fair play e più votato al baccano calcistico. Alleggeriti non poco dall'as- senza del numero 4 del mondo, il possente Juan Martin Del Potro, gli uomini di capitan Barazzutti si sono trovati di fronte avversari modesti contro i quali era d'ob- bligo vincere. La missione è stata compiuta, ma i brividi non sono mancati. Nella sfida inaugurale Andreas Seppi ha ceduto in modo deso- lante al mediocre Carlos Berlocq collezionando appena tre game dopo aver vinto il primo set 6-4. A riequilibrare il tutto ci ha pen- sato il miglior tennista italiano, il ligure Fabio Fognini vincitore dei suoi due match di singolare contro Juan Monaco (7-6 6-2 6- 2) prima e Berlocq (7-6 4-6 6-1 lucA FERRARI Karin Knapp (Ph. Susan Mullane) La tavola della 23enne valtelli- nese è ancora imbandita per un gran finale che si augura possa portare altra gioia: "Ora manca- no due gare, siamo in finale nella staffetta e spero che questa me- daglia carichi ancora di più le mie compagne. Le ho viste com- mosse e quasi mi hanno fatto piangere. Cosa posso fare anco- ra? – ha concluso - ora c'è la gara più tosta, i 1000 metri, ci proveremo". La fame di chi vuol riscrivere la storia, la semplicità di una ragazza entrata definitiva- mente nei cuori di tutta una na- zione. 64) poi, quindi in doppio in cop- pia con Simone Bolelli contro Eduardo Schwank e Horacio Ze- ballos. Punteggio finale di quest'ultimo match 6-7 7-6 7-6 6-4. Ai quarti di finale l'Italia se la vedrà con la Gran Bretagna. Un avversario abbordabile a dispetto del fatto che la squadra di sua maestà possa schierare il cam- pione di Us Open e Wimbledon, Andy Murray. Per arginare la velocità e il gioco d'attacco del forte tennista scozzese, è molto probabile che si giocherà sulla terra battuta. E in Coppa Davis si sa, non sono sempre i più forti e titolati a trionfare. NIcOlA AlFANO Christof Innerhofer bronzo in Super G, dopo l'argento nella discesa libera

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