L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2014 www.italoamericano.com L'Italo-Americano 9 Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com Fregi orientali Statua al bacio Ex voto come occhi Madonna col Bambino tra i santi Anna, Giacomo e Bene- detto. Dipinto a olio su tela di Andrea Celesti, datato 1693 e conservato nel Museo diocesano di Brescia. Collocata sull'altare maggiore, l'unico della chiesa, trova subito gli elogi della criti- ca artistica contemporanea. Il dipinto raffigura, legati in uno stretto gruppo, la Madonna col Bambino Gesù sulle gambe, retto da sant'Anna sulla sinistra. A destra, davanti alla Madonna, è inchinato S.Giacomo il Mag- giore mentre dietro in ombra, si vede san Benedetto, entrambi con i tradizionali attributi icono- grafici. La figura del Bambino si pone come la vera fonte lumino- sa del dipinto, perno attorno al quale si muove tutta la composi- zione a sua volta arricchita dagli atteggiamenti devoti dei singoli personaggi, resi nella loro con- notazione psicologica. Volti psicologici Rissa. Agenore Fabbri esordì con una scultura drammatica- mente narrativa, dai forti caratte- ri espressionisti. Solo nel 1947 la sua forte individualità si defi- nisce nel segno di un'esasperata drammaticità, di un furore rab- bioso espresso dalla modellazio- ne convulsa che diede alle sue terrecotte e ai suoi bronzi e le- gni. La sua opera si incanala verso una esasperata drammati- cità espressiva che non riguarda solo gli esseri umani ma dilaga nel mondo animale rappresenta- to in combattimenti e risse. Es- prime un modellare convulso segnato da profondi solchi sulla figura. Fu autore anche dell'Arte informale che si sviluppò come risposta artistica, di segno astrat- to e gestuale, alla profonda crisi morale, politica ed ideologica provocata dagli orrori della Se- conda Guerra Mondiale. Furore espressionista Lastra tombale di Guidarello Guidarelli. Opera di Tullio Lombardo, scolpita nel 1525, è da sempre oggetto di grande attenzione per la bellezza del volto. Si deve invece alla fanta- sia degli storici locali la leggen- da secondo la quale le donne che baciavano le labbra di Gui- darello si sarebbero sposate en- tro l'anno. Sarebbero oltre 5 milioni le donne che nel corso di un paio di secoli non avreb- bero saputo resistere al bacio. Nato a Ravenna tra il 1450 e il 1460, Guidarelli apparteneva ad una famiglia fiorentina trasferi- tasi nella città romagnola agli inizi del XV secolo. Uomo d'ar- mi, nominato cavaliere nel 1468 da Federico III e capitano di Cesare Borgia nel 1500, l'anno seguente fu ucciso a Imola per una banale disputa a causa della mancata restituzione di una camicia che aveva prestato. Olpe corinzia. Risale al 630- 615 avanti Cristo questa cerami- ca oggi conservata tra i reperti esposti nel Museo Gregoriano Etrusco dei Musei Vaticani di Roma. Tra la fine dell'VIII e il VII secolo a.C. il primato quasi assoluto di esportazione nei mer- cati del Mediterraneo era appan- naggio di Corinto, i cui prodotti raffinatissimi si diffusero ampia- mente in Etruria e nell'Italia Me- ridionale. Questa olpe (brocca a forma di pera con alto labbro a tromba), di stile transizionale, è decorata a fregi sovrapposti di tipo orientalizzante: teorie di pantere, tori, cervidi, aironi, sfin- gi, con rosette a cerchio di punti sul fondo color avorio. Si tratta di un vaso prodotto a Corinto intorno al 630-615 a.C. da un ce- ramografo denominato, proprio sulla base di questo esemplare, "Pittore del Vaticano 73" e poi giunto in Italia. Madonna dagli occhi grossi. Dipinto a tempera e oro su tavola del Maestro di Tressa, databile al 1225 circa e conservato nel Mu- seo dell'Opera del Duomo di Siena. Il nome popolare non deriva dagli occhi della Vergine, ma dagli ex-voto tondeggianti che le erano appesi intorno. È dimostrato che il pannello antica- mente aveva dimensioni più ampie, rimpicciolite per farlo entrare in qualche altare succes- sivo. Molto verosimilmente ave- va la forma di un dossale, con ai lati alcune storie della vita di Maria. Si tratta di una rappresen- tazione della Maestà secondo lo schema ancora più semplice e frontale, legato all'arte romanica. Maria è assisa su un trono ligneo. In grembo ha il Bambino benedicente, che assomiglia a un filosofo antico, avvolto nella toga e con un rotolo bizantino.

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