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GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO 2014 www.italoamericano.com L'Italo-Americano 9 Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com Epico combattimento Suggestioni nordiche Restauro superficiale La Tuccia velata. Antonio Corradini è stato uno dei più rinomati scultori veneziani della prima metà del Settecento. Per i livelli di virtuosismo raggiunti nelle sue "donne velate" può essere annoverato tra i più gran- di scultori italiani di tutti i tempi. Tuccia o Tuzia è stata una leggendaria vestale romana ingiustamente accusata di aver violato il voto di castità, colpa punita con una pena severissima. La vestale chiese di poter prova- re la sua innocenza sottoponen- dosi a una ordalia consistente nel tentare di raccogliere l'acqua del Tevere con un setaccio, dopo aver richiesto l'aiuto della dea Vesta. La prova riuscì e Tuccia venne ritenuta innocente. La velata di Corradini, opera del primo Settecento e parte di una serie di opere simili, è conserva- ta nella Galleria di Palazzo Barberini a Roma. Virtuosismo velato I parlamentari. Mario Sironi, con Boccioni e Depero è consi- derato il più autorevole ed origi- nale pittore italiano legato alle esperienze evoluzionistiche del Futurismo italiano su scala euro- pea. Con una stilizzazione che si rifaceva ad arcaici modelli pre- rinascimentali, con un potente senso dei valori plastici e del colore, ha dato voce all'umanesi- mo civile d'intonazione fascista degli anni venti-trenta. È più tenebroso e cupo dei contempo- ranei e sarà impossibile scorgere nelle sue tele quelle vedute ma- giche, chiare e cristalline, tipiche del grande Quattrocento italiano, che gli altri novecentisti invece promuovono. Per lui la stilizza- zione non divenne mai cliché e, sino all'ultimo, seppe trovare nuove forme espressive, per la propria ricerca come ne I Par- lamentari, del 1940. Evoluzione futurista Battesimo di Cristo. Dipinto a olio su tavola del Bacchiacca, Francesco Ubertini, databile al 1523 circa e conservato nella Gemäldegalerie di Berlino. L'o- pera era stata eseguita per l'anti- camera nel palazzo di Giovan Maria Benitendi, destinata ad essere inserita in una boiserie assieme ad altri lavori di diversi artisti. Il tema del Battista era centrale nella decorazione della stanza. Il Battesimo è rappre- sentato con attenzione a sugge- stione nordiche che in quegli anni si facevano forti a Firenze per l'arrivo di numerose incisio- ni, soprattutto di Luca di Leida e Albrecht Dürer. In una cavità di rocce a strapiombo, si svolge il battesimo nel Giordano. Attorno una folla di spettatori, che non prende parte alla rappresenta- zione a parte qualche figura in posa varia, che riempie la super- ficie del dipinto con garbo. Oinochoe corinzia. Ceramica figurata ritrovata a Cerveteri del 570-550 a.C. è oggi esposta nei Musei Vaticani di Roma. Sul pannello di questa oinochoe trilo- bata a corpo globulare è rappre- sentato un episodio della guerra di Troia (combattimento di Aiace contro Ettore). Al centro Aiace, ha colpito con una lancia Ettore, che si ripara con lo scudo dall'as- salitore. Ettore è nudo, eccetto per l'elmo e gli schinieri; dalla coscia sgorga il sangue delle ferite, dipinto in rosso. In soccor- so di Ettore giunge da destra Enea, con lo scudo levato e la lancia pronta a colpire. Il pannel- lo figurato è inquadrato superior- mente da una fila di linguette policrome; ai lati è un reticolo rosso mentre in basso è precedu- to da fasce dipinte in rosso e ban- da sul fondo chiaro. Le masse cromatiche alternate definiscono i dettagli. Madonna col Bambino, Certaldo, Museo di arte sacra. È di Meliore di Jacopo, pittore fiorentino attivo nella seconda metà del XIII secolo, uno dei pochi del Duecento ad essere tes- timoniati con documenti storici contemporanei e ad aver firmato alcune opere la cui attribuzione è quindi certa. Datata tra il 1270 e il 1275, la Madonna con Bam- bino e due angeli è conservata nel Museo di arte sacra di Cer- taldo e proviene dalla chiesa di Santa Maria a Bagnano. La ta- vola è in ottimo stato di conser- vazione: ha beneficiato di restau- ri molto superficiali solamente nel 1935 - 1936 e nel 1972 ed è stata privata di una coprente cor- nice anonima. Nella parte alta è così possibile indovinare la for- ma originale della tavola, la qua- le era dotata di una cuspide che però è andata perduta.