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GIOVEDÌ 6 MARZO 2014 L'Italo-Americano GIOVEDÌ 6 MARZO 2014 www.italoamericano.com 12 Sanremo story: da gara canora ad evento mediatico, ma sempre specchio dei tempi di un Paese che cambia si è trasformata in un evento mediatico che riscuote un certo successo anche all'estero, tra- smesso addirittura in Eurovisione. Ed ogni anno Sanremo non manca di far discutere, nel bene o nel male. Perché, a ben guarda- re, Sanremo può diventare, ed in certi casi così è stato, lo specchio dell'Italia che anno dopo anno cambia e cresce. O mancare completamente questo riflesso. Il Festival della Canzone Ita- liana di Sanremo ha compiuto quest'anno 64 anni. La manife- stazione canora, ormai diventata un simbolo del Paese, negli anni La prima edizione televisiva del Festival risale al 1950, anche se iniziative analoghe erano state tentate già qualche anno prima. Nel 1936 si svolse un Festival della canzone italiana a Rimini, trasmesso per radio e replicato l'anno seguente, iniziativa che tuttavia non decollò. L'entrata in guerra di lì a poco e gli anni dif- ficili che ne seguono, fanno ovviamente dimenticare la vo- glia di cantare, che tuttavia si ravviva quasi subito al termine del conflitto. D'altra parte il Bel Paese è la patria dell'opera, della canzone, del melodramma. E così, a soli sette anni dalla firma dell'armi- stizio, l'Italia sta cercando di rimettersi in piedi e ovunque si cerca di tornare alla vita di tutti i giorni. Di certo è un Paese del tutto diverso rispetto a quello del ventennio fascista: la società è cambiata, le bombe hanno la- sciato il segno del loro passag- gio, gli animi sono tutti da rico- struire. Dalla sua comparsa, la kermesse canora però si inserisce perfettamente nella storia di que- sto Paese da rimettere in sesto. La prima edizione è vinta da Nilla Pizzi con "Grazie dei fiori" e fino agli anni Sessanta i pezzi presentati in gara si inscrivevano tutti bene o male all'interno di una tradizione musicale piuttosto "tradizionale". Ma è solo con l'arrivo di un nuovo genere di musica che San- remo dimostra quanto sia attac- cato a tale tradizione. Mentre negli Stati Uniti esplo- de il rock'n'roll e in Europa si afferma il beat, a Sanremo conti- nuano a vincere Claudio Villa, Gigliola Cinquetti e Bobby Solo. Non riesce a farsi specchio di quella nuova generazione di "cantanti yè-yè" o "urlatori" che dir si voglia, tanto disprezzati degli adulti affetti da quello che il quotidiano "Paese sera" defini- va "cinquettismo: un impasto di zucchero filato, adenoidi e feste parrochiali". E questa è la prima grande caduta del Festival, il suo non saper stare al passo con i tempi. Di cantanti che non hanno a- vuto la sensazione di essere capi- ti in quegli anni ce ne sono stati molti, ma di sicuro il caso di Luigi Tenco è quello che suscitò maggior scalpore. Rientrato in hotel dopo la sua esibizione al Festival del '67, Tenco si suicidò, lasciando un biglietto: "Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedica- to inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non per- ché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di prote- sta contro un pubblico che man- da Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi". Un gesto tragico, ma che spie- ga perfettamente quale fosse il clima di quel periodo. A ben guardare da allora Sanremo è cambiato notevolmente. Molto spazio è dato alla comi- cità e in questi ultimi anni una buona dose di satira politica è stato l'ingrediente che più ha attirato il pubblico. Se qualche anno fa i comici Luca e Paolo si lanciavano in bizzarri rifacimenti politici dei pezzi più famosi di Gianni Morandi, lo scorso anno è stato Maurizio Crozza a far discutere, essendo il Festival caduto a ridosso delle elezioni politiche ed avendo lui portato sul palcoscenico dell'Ariston le imitazioni di tutti i maggiori politici del momento. Quest'anno il Festival si è a- perto con la manifestazione di due operai che da diversi mesi non ricevono lo stipendio e che minacciavano il suicidio. Si è discusso molto se sia stata una mossa strategica della serata d'apertura dello spettacolo. Comunque sia, quest'apertura ci ha ricordato in che difficile momento l'Italia si trovi. FEdERIcA STERzA Nilla Pizzi, prima vincitrice del festi- val di Sanremo con "Grazie dei fiori" Luigi Tenco, il cantautore che si sui- cidò dopo l'esibizione del 1967 Gigliola Cinquetti vinse a sorpresa nel 1964 con "Non ho l'età"