L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-27-2014

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/285015

Contents of this Issue

Navigation

Page 19 of 23

GIOVEDÌ 27 MARZO 2014 www.italoamericano.com 20 avventure tragicomiche di un Fantozzi della malavita: dal romanzo di Imperatore alla messa in scena teatrale EMILIA FERRARA La scena del brindisi di Capodanno che dà inizio al romanzo di Imperatore colori, lasciando trasparire il lato comico, quasi ridicolo, della cri- minalità organizzata. Che messaggio vuole dare? Esplorare dal di dentro le di- namiche della camorra metten- done in evidenza le contraddi- zioni e le fragilità. Inoltre far ri- flettere, soprattutto i più giovani, usando lo strumento dell'ironia e della risata, capace di diffondere in modo nuovo il messaggio alla legalità. In quale zona di Napoli è ambientato il romanzo? Il luogo in cui in gran parte si svolgono gli avvenimenti è il rione Sanità, dove vive la fami- glia Esposito, protagonista del libro. Il rione è uno dei più affa- scinanti e misteriosi di Napo- li, lo stesso dove è nato il prin- Lo scrittore umorista Pino Im- peratore ha accettato di rilasciare un'intervista per i lettori de L'Italo Americano. L'abbiamo incontrato nel centro storico di Napoli e, tra un sorso di caffè e una risata, ha risposto a tutte le nostre curiosità. Imperatore ha scritto, tra le altre opere, due romanzi umoristici "Benvenuti in casa Esposito" e "Bentornati in casa Esposito". Avventure tragicomiche di una famiglia camorrista, entrambi editi da Giunti. Nei testi si rac- conta uno spaccato della Napoli contemporanea. La trasposizione teatrale di Benvenuti in casa Esposito, scrit- ta a sei mani da Imperatore, Pao- lo Caiazzo e Alessandro Siani, ha conservato le finalità del ro- manzo, incentrato sulla rifles- sione, come ha spiegato nell'in- tervista l'autore, arricchendosi della recitazione di attori più o meno noti che hanno dato vita ai protagonisti, lasciando emergere la personalità di ognuno. Accanto a Paolo Caiazzo, che interpreta il personaggio princi- pale, recitano la moglie, Patrizia (Loredana Simioli), la figlia Tina (Federica Altamura), la madre Manuela (Maria Rosaria Virgili), i suoceri Gaetano (Salvatore Mi- sticone) e Assunta (Nunzia Schiano), don Pietro, il capo clan, (Gennaro Silvestro) e "il capitano" (Mimmo Esposito), il teschio di un ufficiale spagnolo del XIX secolo, adottato da To- nino nel Cimitero delle Fonta- nelle, che diventa un fantasma visibile solo a lui. C'è poi un nono personaggio, l'iguana San- sone, al quale presta la voce, fuori campo, Giacomo Rizzo. "Benvenuti in casa Esposito" è stato messo in scena al teatro Augusteo di Napoli. Un grandis- simo successo: in 9 serate e 2 mattinate per le scuole, ha tota- lizzato 12.000 spettatori, di cui 2.000 studenti. Pino Imperatore, in che pe- riodo è ambientato il roman- zo? La trama si sviluppa dal 31 dicembre 2009 al 31 dicembre dell'anno successivo. È la notte di Capodanno. La famiglia Es- posito si prepara a brindare ma qualcosa va storto. "Bottiglia non stappata, annata sfortunata" commenta Patrizia senza sapere quanto le sue parole si riveleran- no profetiche per il marito Toni- no, orfano di un potente boss della camorra che vive con tutta la famiglia nel rione Sanità. Tonino percepisce dal capo clan un sussidio mensile e po- trebbe vivere di rendita. Invece si ostina a voler seguire le orme del padre, senza risultati. Goffo e sfortunato, ne combina di tutti i cipe della risata Totò. Come hai scelto i personaggi? I protagonisti sono tutti inven- tati, ma nascono dalla mia osser- vazione quotidiana della realtà sociale partenopea. Pur con i suoi tanti problemi, Napoli è una città fantastica, dove nulla può essere dato per scontato. E gli imprevedibili Esposito rispon- dono a questa caratteristica. Chi è il protagonista? Il principale protagonista del romanzo, Tonino Esposito, è un antieroe tragicomico. Riceve dal clan un sussidio mensile e po- trebbe vivere di rendita. È orfano di un boss della camorra morto ammazzato. Fa l'estorsore e vor- rebbe emulare la gesta paterne, ma non riesce nell'intento perché è imbranato e sfortunato. Un Fantozzi "alla napoletana". Come sarebbe? Sì. Tonino è goffo, sfigato, ar- ruffone, incapace di difendersi: un antieroe tragicomico e deca- dente che tra incubi e visioni, ingenuità e imbranataggini, ne combina di tutti i colori. Uno spaccato divertente e allo stesso tempo crudele della Napoli con- temporanea, città dalle mille contraddizioni e dalle tante diffi- coltà, capace però di non perdere mai la speranza per un futuro migliore. Se dovesse scegliere un per- sonaggio dal libro di un altro autore, quale le piacerebbe? Il Fantozzi dell'omonimo libro pubblicato da Paolo Villaggio nel 1971, prima del grande suc- cesso cinematografico. Quale personaggio dei suoi libri le somiglia? Gaetano Scognamiglio. Con- fesso che l'ho plasmato pensan- do al mio modo di essere. E a com'era mio padre. Quando incontra più di fre- quente i suoi personaggi e cosa le raccontano? Mi riunisco con loro ogni sera. Mi raccontano gli episodi più divertenti della giornata, in modo che io possa memorizzarli e poi narrarli. Ci facciamo sempre un sacco di risate. Parlando in termini culinari, qual è la ricetta di una buona scrittura? Essenzialità, leggerezza, esu- beranza. E una buona dose di ironia. A suo parere, Napoli ha un po' perso quello che veniva definito "scuorno"? Non credo. L'hanno perso, anzi non l'hanno mai avuto, quelli che sono napoletani solo a chiac- chiere e all'anagrafe, e poi morti- ficano e feriscono la loro città. I camorristi, ad esempio. In quale città della letteratu- ra ti piacerebbe vivere? C'è una città più letteraria di Napoli? Se domani si svegliasse sinda- co di Napoli, a quali priorità si dedicherebbe per il bene dei suoi concittadini? La vivibilità, il lavoro, la lega- lità. Quando in una città questi tre elementi sono carenti o ad- dirittura assenti, la vita collettiva diventa assai problematica. Come le è sembrata l'espe- rienza teatrale del suo libro "Benvenuti in casa Esposito"? Travolgente, entusiasmante, coinvolgente. Ho l'onore e il piacere di lavorare con uno stra- ordinario gruppo di artisti. Dopo l'Augusteo, lo spettaco- lo si ripeterà altrove? A Vallo della Lucania, Bene- vento, il 14 marzo a Caivano, il 26 marzo a Diamante, il 3 aprile a Torre Annunziata, il 4 aprile a Casalnuovo, il 5 e 6 aprile a Sa- lerno. La Tunnel Produzioni sta via via fissando date. Le richie- ste sono tante. L'AUTORE - Pino Imperatore è nato nel 1961 a Milano da ge- nitori emigranti napoletani. Vive ad Aversa e lavora a Napoli. Nel 2001 ha ideato e fondato a Na- poli il Laboratorio di scrittura comica e umoristica Achille Campanile. Dal 2005 lo affianca nella conduzione il ludo linguista Edgardo Bellini campione ita- liano di Giochi di Parole. Dal 2005 è responsabile della sezione Scrittura Comica del premio Massimo Troisi annualmente organizzato a S.Giorgio a Cre- mano, cittadina natale dell'at- tore. Nel 2009 ha ideato e fonda- to il Gulp, Gruppo Umoristi Ludici Postmoderni, con l'inten- to di diffondere l'umorismo di qualità in vari ambiti culturali. Sotto la sigla Gulp sono già state pubblicate due antologie umoristiche: "Aggiungi un porco a favola", che Imperatore ha curato con Edgardo Bellini; "Se mi lasci, non male" a cura di Gianni Puca. Con Bellini ha cu- rato l'antologia umoristica "Quel sacripante del grafico si è scor- dato il titolo". Imperatore è giornalista pub- blicista, ha scritto per quotidiani e periodici e ha collaborato con emittenti radiofoniche e televi- sive. Fa parte del collettivo di scrittura Brigata Parthenope. Collabora con vari attori comici, tra cui Alessandro Siani. Suoi racconti e battute sono apparsi in varie pubblicazioni, tra cui l'agenda Comix, le ri- viste Nuovi argomenti, Il foglio clandestino e Tangrame le antologie Parole di carta, Vedi Napoli e poi scrivi, Sangen- noir, Scooter, Lavoro in cor- so, Enciclopedia degli scrittori inesistenti e Viziosismi. Nel 2003 ha collaborato ai testi della trasmissione comica Bul- ldozer. Collabora con il Tam, Tunnel Comedy Club di Napoli per il quale ha coordinato per due anni (2004 e 2005) con Fe- derico Andreotti (componente del gruppo di autori della tras- missione televisiva Zelig), il La- boratorio di cabaret Zelig-Tun- nel. Nelle sue opere ricorrono giochi di parole, paradossi, mot- ti, facezie, nonsense. Nel 2012 ha pubblicato il primo romanzo "Benvenuti in casa Esposito" e l'anno dopo, "Bentornati in casa Esposito". A sinistra lo scrittore Pino Imperatore davanti al cartellone della rilettura teatrale del suo romanzo "Benvenuti in casa Esposito" andata in scena a Napoli Il cast di "Benvenuti in casa Esposito": Paolo Caiazzo, Loredana Simioli, Nunzia Schiano, Salvatore Misticone, Mimmo Esposito, Maria Rosaria Virgili, Gennaro Silvestro, Federica Altamura L'Italo-Americano ITALIAN SECTION |

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-3-27-2014