L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-3-2014

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GIOVEDÌ 3 APRILE 2014 www.italoamericano.com 21 Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Antica fotografia Linee di contorno Realismo gotico Il ratto di Proserpina. La scena ritrae Plutone che rapisce Proserpina portandola con sé agli inferi. Appaiono nella scena anche Ercole (di spalle con la pelle di leone indosso), le Arpie (in volo) e le Erinni (con le fiac- cole in mano). È uno dei quadri pittorici che compongono la Galleria di Luca Giordano (o Galleria degli Specchi), al primo piano del monumentale Palazzo Medici Riccardi di Firenze che custodisce nella volta un ciclo di affreschi compiuto da Giordano tra il 1682 e il 1685. Il lavoro eseguito su commissione, costi- tuisce uno dei più importanti lavori eseguiti dal Giordano in tutta la sua carriera e fu svolto durante un soggiorno a Firenze del pittore napoletano. La Gal- leria mostra l'allegoria delle Virtù cardinali (accompagnate dai Vizi) e otto episodi mitologi- ci. Affresco allegorico Teatro Augusteo di Napoli. Fu costruito tra il 1926 e il 1929, su progetto dell'architetto Arnal- do Foschini e dell'ingegnere Pier Luigi Nervi nella piazzetta che crea uno sbocco al traffico della funicolare Centrale, che collega il Vomero a via Toledo. Il teatro sostituisce uno preesistente rea- lizzato da Luigi Vanvitelli nel 1772. A livello internazionale la personalità di Nervi si caratteriz- za con il linguaggio delle strut- ture, eccellente sintesi di bellez- za e staticità secondo una strada che appare unica e personale. Egli affermava: "Come sempre in tutta la mia opera progettistica ho constatato che i suggerimenti statici interpretati e definiti con paziente opera di ricerca e pro- porzionamento sono le più effi- caci fonti di ispirazione architet- tonica. Per me questa regola è assoluta e senza eccezioni". Statica teatrale Penelope. Olio su tela di Lean- dro Bassano dipinto tra il 1575 e il 1585, è oggi esposto al Mu- seum of Fine Arts of Rennes, in Francia. Figlio d'arte, fattosi già una notevole fama di ritrattista, si stabilì a Venezia, nel 1592, dove si occupò del cantiere di decorazione del Palazzo Ducale. Sebbene il suo stile si basi forte- mente sull'ultima maniera del padre, anche se presto mostrò un progressivo allontanamento dalla tradizione coloristica fami- liare per la preferenza verso il disegno, soprattutto come ritrat- tista mostrò una certa influenza da Tintoretto, con una predile- zione per la linea di contorno marcata, allontanandosi dal gu- sto per la colorazione brillante della bottega paterna. Il merito principale è quello di rappresen- tare i personaggi in modo anti- conformista come chiedeva la società borghese in formazione. Ritratto di fanciullo della famiglia giulio-claudia. Scultura del I secolo dopo Cristo in mar- mo lunense proveniente dalla villa di Livia "ad gallinas albas" di Prima Porta, Roma. È conser- vato nella nona sala dedicata all'arte romana e medievale del Museo di scultura antica Gio- vanni Barracco di Roma. La pic- cola testa, raffigurante un bambi- no di tre o quattro anni, risulta provenire dalla villa che Livia, moglie di Augusto, possedeva sulla via Flaminia, appena fuori da Roma, denominata ad gallinas albas. Il luogo di ritrovamento e i caratteristici tratti del volto per- mettono di riconoscere nel bam- bino un rampollo della famiglia giulio-claudia. Sebbene sia diffi- cile il riconoscimento del bimbo ritratto, ovvero l'identificazione del personaggio, l'opera vale una visita ad un museo che vanta un'importante raccolta. Madonna col bambino. Opera del 1310-1320 di Lippo di Beni- vieni, oggi conservata al Museo di San Casciano in Val di Pesa. È una delle più importanti perso- nalità artistiche della pittura fio- rentina della prima metà del Trecento, influenzato dalla scuo- la giottesca, ma che vanta uno stile personale, con spiccati ac- centi di matrice gotica in tutte le sue opere. La sua bottega è docu- mentata come attiva a partire dal 1296 e risulta iscritto all'Arte dei Medici e Speziali tra il 1312 e il 1320. Lavorò a committenze di prestigio per la qualità espressive delle sue opere che sembrano superare il lirismo gotico in fa- vore di una maggiore spinta al realismo. Coetaneo di Giotto, si mosse con autonomia rispetto alla sua "scuola", divenendo pun- to di riferimento per i "dissiden- ti" dagli insegnamenti giotteschi.

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