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CVI • N. 16 • THURSDAY, APRIL 17, 2014 • GIOVEDÌ 17 APRILE 2014 FACEBOOK.COM/ITALOAMERICANONEWSPAPER italoamericano.com $ 1.20 DATED MATERIAL - DO NOT DELAY Continued on page 3 Continua a pagina 27 Continued on page 2 Ironically, the most well-loved manufactured two-wheeled object of Italian pride takes its name from one of the most hated and petulant insects, a wasp, vespa in Italian. While the new Vespa cam- paign aims to target people who follow their hearts, asking the question 'Do you Vespa?', spring has arrived and with it, after a long winter hibernation, the lifecycle of wasps has just started again too. Piaggio, the Italian motor vehi- cle manufacturing company, founded 130 years ago and behind the Vespa success, seized Festive Traditions and Cultural Identities Do You Vespa? The Eternal Vespa Love Is Blooming Again Cividale Del Friuli hosts a traditional Easter game called "Il Truc", which takes place in the city squares Scoppio del Carro celebration in Florence Vespa is 68 years old SILVIA SIMONETTI Easter is the most important holiday in the Christian world, on par with Christmas, as it commemorates the resurrection of Jesus Christ. Besides religious practices, each culture has its own ways of celebrating this fes- tivity, which reflect people's lifestyles and traditions. Even the features and uses of the inevitable Easter Egg differ from one country to another, revealing or emphasizing different cultural traits. The tradition of the Easter Egg ELENA VIPERA the opportunity and launched in Rome at the end of last month the brand new Vespa Primavera. A Vespa Spring, indeed, accom- panied by Vespa Sprint, a sporti- er version of the Italian classic, dedicated to a younger crowd that will flaunt the biggest wheels in Vespa history — twelve inches in diameter. Vespa Primavera is the newest addition to the Vespa family, due to arrive in US dealer show- rooms any day now. It features a radically new design, steel body for added stability without com- promising comfort, and the incorporation of some stylistic Questo 106° anno di vita de L'Italo Americano sta segnando una serie di cambiamenti ed evo- luzioni importanti. Dopo aver modificato l'assetto del giornale dando nuovo rilievo alla English Section per puntare su un pubblico di lettori sempre più vasto, tenendo conto che oggi ci sono più generazioni di americani che vogliono riscopri- re e conservare le proprie radici italiane che non di immigrati di madrelingua italiana, ora si inau- gurano nuove pagine. Il giornale si espande, alza la soglia dell'orizzonte e cerca di raggiungere poco alla volta tutte le comunità italiane della costa pacifica cominciando da Orange County e San José per arrivare a Portland (Oregon) e proseguire per Vancouver (Canada). Un cammino progressivo che vuole costruire una rete tra gli italoa- mericani rendendo il giornale un punto di riferimento e di ritrovo comune, che sembra ricordare la mitica conquista del West. Una cavalcata che la carovana de L'Italo Americano non ha mai smesso di alimentare. Come nel 1980 quando il setti- manale acquistò la testata L'Eco d'Italia di San Francisco diven- tando così l'unico periodico ita- liano della West Coast. Nella nostra storia c'è un'altra data importante che segna questa "gold rush" editoriale e certifica un primato di cui essere fieri. Nel 1988 Il Progresso Italo- Americano pubblicato a New York sin dal lontano 1880, chiu- se i battenti (per trasformarsi in America Oggi) rendendoci di fatto il giornale della comunità italiana più antico e longevo di tutti gli Stati Uniti. Ma in questa lunghissima corsa L'Italo Americano alla conquista del West con tablet e smartphone SIMONE SCHIAVINATO