L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-15-2014

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GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014 www.italoamericano.com 20 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com Altro che parola d'importazione inglese. Computer arriva dal latino e da un primitivo pallottoliere LuIGI cASALE Molte delle parole che usiamo sono di importazione. Ma fino a che punto? Prendiamo in considerazione il termine "computer". Prima di arrivare a computer noi siamo passati per calcolatrice, poi cal- colatore; in seguito, attraverso elaboratore e cervello elettroni- co, prima di chiamarlo definiti- vamente PC (personal compu- ter), ci siamo fermati per qual- che anno a computer. E mi fer- mo qui, perché tutto quello che è venuto dopo è rimasto fuori dal- la mia portata, e quindi fuori dalla mia tasca. Personalmente mi sono ferma- to al "portatile" (il PC), e non mi sono ancora adattato al "tas- cabile". Quindi, "computer" pas- sa per parola inglese. E certamente è una voce del lessico inglese. Ma non è di ori- gine anglo-sassone, in quanto fu importata sull'Isola dalla Fran- cia. Come tante altre, in quella stessa determinata epoca storica. E la Francia, si sa, è di lingua romanza, cioè, come l'Italia, la Spagna e il Portogallo, ha una lingua che deriva dal latino. "Conter" e "compter" sono infatti verbi francesi e derivano dall'unico verbo latino com- putare. Essi corrispondono in italiano, uno a "raccontare", l'altro a "contare". Quasi a dire: lingua e ragionamento, parole e numeri. Sentimento e ragione. Fantasie e certezze. Se vogliamo riferirci agli sche- mi scolastici: lingua materna e matematica. E come si diceva una volta: "leggere, scrivere e far di conto". Ancora: classico e scientifico, scienze umane e scienze esatte. E qui rischiamo di non finirla più. Col pericolo di aprire la vexata quaestio (cioè la tormentata questione), l'eterna controversia. Stando alla scelta linguistica, che possiamo desu- mere dall'origine etimologica del verbo "computare", sem- brerebbe che i Romani avessero superato (o probabilmente mai assolutamente sollevato) se è vero che l'originario latino "computare" significa esatta- mente le due cose, indifferente- mente. Infatti computare è formato da cum+putare. Puto è il verbo che ha alla radice l'idea che noi es- primiamo col verbo re-putare (ritenere, stimare, valutare) raf- forzata dalla preposizione cum (insieme), che indica la com- plessità del giudizio o più proba- bilmente la molteplicità delle soluzioni possibili. Computare quindi è: contare e calcolare; ma anche leggere e raccontare. In ultima analisi "va- lutare attentamente e giudicare". Ma per restare dentro la lingua italiana che a noi, parlati compe- tenti, più facilmente potrà mo- strare l'evidenza di certe com- parazioni semantiche, (cioè, ci consente più agevolmente di raggiungere la sospirata tra- sparenza) vediamo quante paro- le derivano dal verbo computare (o compitare, una variante che col tempo si è specializzata, spostandosi di significato). E in quale area semantica esse si trovano. Oltre ai generici "contare" o "il conto", vi sono computiste- ria, contabile, contabilità. Men- tre compitare (che va a signifi- care: leggere in maniera soste- nuta puntualizzando sillaba per sillaba) contempla "compito" e "compitazione", e accoglie nella sua specifica area semantica an- che "racconto". Per finire una spiegazione anche della parola "calcolare" che noi usiamo come corrispon- dente del latino "computare". Calcolare deriva da calculum, che significa pietruzza o più esattamente "piccolo calcare". (Proprio come i calcoli della ci- stifellea!) Perciò la parola "calcolare" nasconde la prima idea del com- puter, cioè quella di un ragionare con l'aiuto di un "mezzo mate- riale", direi quasi meccanico, le pietruzze. Il pallottoliere primiti- vo. La prima macchina calcola- trice. Il primo cervello artificiale, a cui affidare la memoria ele- mentare delle primitive ope- razioni di calcolo aritmetico.

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