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GIOVEDÌ 19 GIUGNO 2014 www.italoamericano.com 25 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | wIllIAM MolduCCI 'Due giorni d'estate': il corto del regista livornese Dal Canto in streaming alla 2way Tv di Los Angeles Luca Dal Canto è nato a Livorno il 21 giugno 1981. Do- po avere terminato gli studi in cinema, teatro e produzione mul- timediale ha collaborato con importanti registi italiani, tra cui Sergio Rubini, Daniele Luchetti ed Enrico Oldoini. Le trame dei suoi film non sono né semplici né scontate, in quanto riesce sempre a inserire elementi "nutritivi", attingendo dall'enorme bagaglio artistico e culturale italiano e in particolare da quello livornese. "Due giorni d'estate", presen- tato al recente Festival di Can- nes nella sezione Short Film Corner, prosegue il tema delle incomprensioni generazionali, iniziato con i film precedenti. A Cannes l'obiettivo del regi- sta e della produzione era quello di vendere all'estero il cortome- traggio. Lo scopo è stato rag- giunto grazie a una casa di di- stribuzione inglese che lo tra- smetterà nelle televisioni di sette Paesi europei, tra cui Francia e Belgio. I diritti del film sono stati inoltre ceduti alla 2way Tv di Los Angeles, che lo distri- buirà in tutto il mondo in strea- ming e in download a partire da metà giugno, tramite la free Apps "Play Festival Films". Si tratta di un'applicazione per ambienti iOS e Android, compatibile con dispositivi quali iPhone, iPad e Tv Android devi- ce, che propone le produzioni indipendenti, selezionate nei migliori festival cinematografici internazionali. I suoi film sono scritti a quattro mani con Anita Gal- vano, quanto è importante avere un punto di vista femmi- nile nella scrittura di una sce- neggiatura? Scrivere in coppia o in team è sicuramente un vantaggio perché confronti le tue idee con altre persone, ancor più quando lavori insieme a una figura femminile. In queste occasioni hai infatti la possibilità di dare alla tua storia un punto di vista più dolce e ricercato. Sia ne "Il cappotto di lana" che in "Due giorni d'estate", la penna di Anita Galvano è stata fondamentale per dare un tocco più leggero, ma allo stesso tempo profondo e impegnato alle importanti tematiche trattate nei due film. Nel suo primo cortometrag- gio "Il cappotto di lana" (40 selezioni e 15 premi ottenuti nei festival di tutto il mondo) ha inserito le poesie di Giorgio Caproni e le canzoni di Piero Ciampi, mentre in "Due giorni d'estate" Amedeo Modigliani è in qualche modo il vero fulcro della storia. Fiction e arte si completano in una sorta di originale schema narrativo? In entrambi i cortometraggi ho cercato di raccontare come la cultura sia fondamentale per la crescita di un ragazzo. Purtroppo nella società odierna si dà sempre meno spazio a que- sto aspetto, rischiando di smarri- re nell'oblio intere generazioni di giovani (ma anche di adulti). Da qui la mia idea di raccontare con leggerezza storie in cui sono la cultura, l'arte, lo studio a trionfare sulla superficialità della nostra contemporaneità. Livorno, la mia città, ha nella sua storia decine di illustri figu- re nel campo della pittura, della letteratura, della musica... e quindi è stato facile e anche divertente andare a ripescare personaggi purtroppo spesso dimenticati. I suoi cortometraggi sono "prove d'autore" pienamente riuscite, solitamente a questo punto si è pronti per realizza- re un lungometraggio. Nella situazione culturale ed econo- mica di oggi, un giovane auto- re può ancora aspirare a que- sto? La ringrazio per il compli- mento. Sì, l'obiettivo è ovvia- mente quello: realizzare, prima o poi, un lungometraggio, tra l'altro, nel mio caso, già scritto e ormai a rischio polvere nel cas- setto. Il sistema produttivo cinema- tografico italiano è piuttosto complicato; produttori che non hanno il coraggio di investire sui giovani, pubblico che si allonta- na sempre più dalle sale e soprattutto dai film italiani e molte altre problematiche che rendono veramente difficile il grande salto. Io credo che non sia un problema di qualità e nep- pure di crisi economica. È proprio la mancanza di coraggio di investire in cultura, scoprire nuovi nomi, osare nuo- vi generi cinematografici, prova- re a rieducare il pubblico ad un certo tipo di cinema. Nel cinema odierno, purtrop- po, non conta tanto fare buoni prodotti o cortometraggi di suc- cesso, ma piuttosto scrivere film da botteghino che spesso si scontrano con la qualità e la ti- pologia di cinema che i giovani registi cercano di perseguire. Però, come diceva Modigliani, "il tuo unico dovere è salvare i tuoi sogni" e quindi noi andiamo avanti per la nostra strada. Ci proviamo. Livorno è una mamma che ama i suoi giovani artisti? Livorno è una città stranissi- ma, bella, affascinante, ma ora- mai completamente disillusa, soprattutto nei confronti della cultura e della sua storia. Il cortometraggio ha partecipato al Festival di Cannes, in Short Film Corner In Usa il corto uscirà con il titolo: "Two Days in Summer" Il David di Donatello premia Sophia Loren e poi ancora Sorrentino per "La grande bellezza" L'edizione numero 58 dei Da- vid di Donatello, il premio cine- matografico italiano assegnato dall'Ente David di Donatello dell'Accademia del Cinema Ita- liano (che può essere considera- to l'equivalente italiano del pre- mio Oscar), premia sostanzial- mente due film: "Il capitale umano" di Paolo Virzì, che ottiene 7 premi tra cui il miglior film, e "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino. Già reduce dell'Oscar hollywoodiano, il film incassa ben 9 David, tra cui quello per la miglior regia. Gli altri premi sono: miglior Attore Toni Servillo; Scenografia (Ste- fania Cella); Costumista (Da- niela Ciancio); Trucco (Mau- rizio Silvi); Acconciatore (Aldo Signoretti); Direttore Fotografia (Luca Bigazzi); Effetti Digitali (Paolo Trisoglio e Stefano Mari- noni); Produttore (Indigo Film). Grandi sconfitti "Smetto quando voglio" di Sydney Sibilia (12 candidature), e "Allacciate le cinture" di Ferzan Ozpetek (11 candidature). Ma esce sconfitto anche lo scomparso Carlo Mazzacurati che ottiene soltanto il David Speciale, tributato con una stan- ding ovation. Il Miglior Regista Esordiente è Pif con il suo "La mafia uccide solo d'estate". C'è tuttavia un po' di delusione anche per que- sto film, considerate le 8 candi- dature di partenza. Sul fronte della musica sbanca invece "Song'e' e Napule" che con- quista il David come Miglior Musicista che va a Pivio e Aldo De Scalzi e quello per la Miglior Canzone "'A verità". David speciale a Sophia Loren premiata dal figlio Edoardo Ponti, che ha curato "La voce umana" presentata a Cannes e poi nella sua Napoli. Sophia Loren premiata dal figlio, il regista Edoardo Ponti A capotavola, con gli attori, il regista livornese Luca Dal Canto Il livornese ha un carattere dissacratorio e autoironico che, se da molti punti di vista può apparire divertente e spensiera- to, in realtà non fa altro che smi- nuire e togliere importanza a tutto ciò che ha un marchio labronico. Se pensi che in città sono stati per decenni (e in alcu- ni casi tutt'oggi) dimenticati personaggi del calibro di Ame- deo Modigliani, Piero Ciampi, Pietro Mascagni e tanti altri, puoi capire che riguardo ci sia nei confronti dei giovani artisti di oggi (e ce ne sono veramente tanti, in tutti i campi). E paradossalmente, nono- stante tutto ciò, noi artisti amia- mo ancora alla follia questa città. Come è nata la collabora- zione con 2way Tv di Los An- geles? Ci siamo conosciuti durante il recente festival di Cannes, dove abbiamo potuto presentare le nostre produzioni e in quel- l'occasione è nata la proposta di collaborazione e di distribuzione sulla loro piattaforma software.