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GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014 www.italoamericano.com 18 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | storia dell'arte attraverso esposi- zioni e permanenza nei musei. La mostra documenta, attra- verso 300 opere di 32 autori, l'attività di quegli artisti impe- gnati nella ricerca tecnica e con- temporanea che avvertono il bisogno di richiamarsi all'iden- tità della tradizione italiana per riaffermarne con forza uno stile, nel segno dell'armonia, della misura, del gusto e della bellez- za che per secoli hanno identifi- cato la nostra realtà nazionale nel rapporto costante tra memo- ria e modernità. L'esposizione è quindi dedi- cata a quegli artisti che rivolgo- no la loro attenzione al gioiello inteso talvolta come scultura da indossare o come espressione di una raffigurazione pittorica o scultorea: espressione irripetibi- le che esprime una continua ricerca del segreto della bellez- za, della sensibilità della forma e dell'innovazione. Tra questi, si presentano Igor Gioielli d'artista. La tradizio- ne nella modernità' è il titolo della mostra, curata da Ornella Casazza e Laura Felici, promos- sa e organizzata da Associazione Osservatorio dei Mestieri d'Arte e allestita allo Spazio Mostre dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze (Via Bufalini, 6) e al Museo Horne (Via de' Benci, 6). È dedicata ai pittori e agli scultori che praticano le arti orafe e ad artisti orafi toscani e stranieri che lavorano in Toscana. Firenze, con una ben consoli- data tradizione orafa, continuerà ad acquisire piena coscienza della presenza viva di un bene culturale unico e tipico che è stato anche in grado di adeguarsi alla cultura e al gusto della modernità, accogliendo opere di artisti orafi, molti dei quali ormai entrati nell'ambito della La Maison Damiani mostra a Firenze le sue creazioni 'limited edition' per i 90 anni dell'azienda piemontese del lusso Sono 18 gioielli che hanno vinto gli Oscar mondiali della gioielleria, i "Masterpieces", e poi ci sono 9 creazioni in oro e diamanti che rappresentano i 90 anni della maison, uno per decennio, duplicato solo per nove volte: è il prezioso tesoro della maison Damiani in mostra nella Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze. Si festeggia così il doppio anniversario dei 90 anni dell'a- zienda della famiglia Damiani e dei 60 del Centro di Firenze per la Moda Italiana. A mostrarla i fratelli Guido e Silvia Grassi Damiani, rispetti- vamente presidente dell'azienda il primo, vicepresidente la seconda, rappresentanti della terza generazione della famiglia che possiede il marchio per l'85% (il 15% è quotato in Borsa). Damiani S.p.A. è un gruppo d'imprese italiano che opera nei settori di gioielleria e orologeria di lusso: diversi mar- chi di gioielli sono controllati e distribuiti dal gruppo aziendale Damiani. Caso unico al mondo, visto che le storiche gioiellerie italiane sono ormai di proprietà di gruppi del lusso stranieri. La società ha 32 punti vendi- ta diretti e 50 in affiliazione nelle vie più esclusive delle principali città del mondo. La limited edition dedicata al 90° e al 60° sarà in mostra a Pitti per due mesi: una cascata di diamanti declinati in collier, bracciali e orecchini con nomi evocativi ("Charleston", "Cascade", "Legend", "Tassel", "Optical", "Bloom", "Tribute", "Moonshine", "D.Side", "Damianissima") dei 9 decenni della maison nata a Valenza nel 1924 ad opera di 'nonno' Enrico Grassi Damiani. L'impresa fu poi ampliata dal figlio Damiano. Sono tutte rielaborazioni di pezzi d'archivio. Pezzi preziosi che, come detto, saranno repli- cati soltanto 9 volte ciascuno. Un pezzo rimarrà nel museo della famiglia Damiani. Un gioiello, il "Chakra", è stato regalato al Museo degli NIColettA CuRRAdI Legend, braccialetto semirigido in oro con 264 diamanti bianchi. Ricorda un prezioso creato nel 1940 in ferro quando l'oro non si poteva usare Argenti di Pitti. In contemporanea alla mostra è stato pubblicato il volume edito da Rizzoli "Damiani - Alchimia del Desiderio", curato da Cristina Morozzi. A Firenze tra ricerca e innovazione: dal gioiello come monile all'arte orafa come pezzo da museo FABRIZIo del BIMBo Braccialetto della collezione D.side degli anni 2000. Il disegno è nato dalla collaborazione tra Damiani and Brad Pitt Do König Vassilakis, Gufo grande Mitoraj, Ivan Theimer, Roberto Barni e Cordelia von den Steinen, scultori di fama interna- zionale già presenti con i loro gioielli nei nostri musei. Il piccolo formato, in oro, in argento o in metallo, trattiene ugualmente tutti i problemi e gli impegni della poetica dell'artista con elaborazioni appassionate e di grande fascino che sperimen- tano nuovi accostamenti di colo- ri, materiali e tecniche. Gioielli d'eccellenza di non grandi dimensioni, ma ugual- mente capaci di riflettere le con- tinue sfide degli autori, sono affiancati alle loro opere pittori- che e scultoree per esprimere un concetto di preziosità. Alcuni artisti scambiandosi idee e abilità tecniche si sono uniti nella rea- lizzazione di opere assolutamen- te originali: pittori e orafi, scul- tori e orafi, ceramisti ed orafi hanno dato vita a splendide spil- le, collane e pendenti in sinergi- ca armonia. La mostra presenta inoltre una sezione di artisti orafi che si sono formati nelle prestigiose scuole fiorentine Liceo Artistico di Porta Romana (già Istituto d'Arte) e Le Arti Orafe e che qui sono riuniti in un corpus speciale tutto dedicato alla forma come a sancire la continuità e lo svilup- po di capacità e lavorazioni in continua evoluzione. Nella sezione della mostra ospitata al Museo Horne gioielli e opere concessi dagli artisti e selezionati dai curatori sono esposti nelle sale del museo sugli antichi arredi e accanto ai dipinti e alle sculture che formano la collezione d'arte di Horne. Si tratta di accostamenti che con- sentono ad esempio, al grande cavallo il bronzo di Ivan Theimer di dialogare con il cavallo in terracotta di Jacopo Sansovino, e ai gioielli di Igor Mitoraj e Cordelia Von den Steinen di confrontarsi con i dia- demi delle Madonne trecente- sche e con la superficie dorata della tavola con Santo Stefano di Giotto. Accostamenti inusuali e provocatori, fatti per gettare luci nuove e diverse sia sulle espe- rienze del contemporaneo sia sulle stesse opere antiche. Gli artisti che espongono, come Horne, hanno guardato all'arte italiana con spirito sensi- bile e coinvolgente, scegliendo la Toscana come luogo di vita e di lavoro. Daniela Banci, collana "Cassiopea", 2010