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GIOVEDÌ 7 AGOSTO 2014 www.italoamericano.com 23 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Tra vigne e oliveti un castello e tanti casali: un antico borgo torna a vivere nel cuore della Toscana Può un borgo di origine medievale con un suggestivo castello e tanti casali intorno, in uno spazio ampio, ben 1100 ettari, tra filari di vigne ed oli- veti, immerso in un paesaggio da sogno, tornare alla vita ed offrire l'ospitalità, le proposte turistiche e lo charme tipici silenzio, pace e concentrazione in un rifugio di charme nel cuore della Toscana. I palati più esigenti trovano soddisfazione con le golose pie- tanze servite dallo chef Francesco Ferretti alla vicina trattoria Il Rosmarino. Le 27 buche del pluripremia- to Golf & Country Club, l'unico Le attività da praticare all'aria aperta a Castelfalfi sono innu- merevoli: qui, ad oltre 250 metri sul livello del mare, il clima è mite ed asciutto durante il gior- no e fresco nella notte, adatto per passeggiate salutari a piedi tra il verde dei cipressi e della macchia locale, ma anche in bicicletta attraverso strade bian- che ed itinerari di campagna. Altra modalità da esplorare il territorio di Montaione è un'e- scursione a dorso di cavallo. Il vicino Gelsomino Ranch offre ai cavalieri la possibilità di ammi- rare da vicino i boschi e i borghi di questa parte del Chianti, con passeggiate guidate con monta western ad ogni livello. Per chi ama gli sport acquati- ci una rinnovata area pool è stata ricavata dalle 3 piscine comuna- li, che da oltre un anno sono diventate 4. Nel giardino completano l'a- rea wellness il solarium, la pale- stra, le due saune (interna ed esterna), lo snack bar e l'area verde attrezzata con i giochi per i più piccoli. Questo ex borgo medievale fantasma abitato fino agli anni Sessanta, è rinato anche grazie alla messa in vendita di decine di appartamenti e casali, sapien- temente restaurati, diversi per dimensioni, ubicazione, tipolo- gia e distribuzione degli spazi. All'ombra dell'antico castello, poi, trovano spazio 8 caratteri- stici negozi: dall'erboristeria alla boutique d'abbigliamento e dalla bottega artigiana esperta nella lavorazione del legno alla vetri- na di specialità enogastronomi- che delle colline sanminiatesi, per tutti gli esercizi commerciali la parola d'ordine è la qualità. Ci sono una villa medicea, una chiesa, ancora in fase di restauro, mentre da poco più di un mese ha aperto i battenti nel castello il ristorante La rocca di Castelfalfi, gestito dallo chef stellato Michele Rinaldi che pro- pone una cucina classica abbina- ta a tecniche ricercate con atten- zione al dettaglio. Lo chef orga- nizza nel castello corsi di cucina nella Rosso Toscano cooking school: una ghiotta occasione per imparare i trucchi del mestiere di un grande cuoco. Un altro ambizioso progetto a Castelfalfi è la realizzazione di un grande hotel a 5 stelle, che aprirà tra 18 mesi. Se si vuole spaziare nella regione, Castelfalfi si trova a meno di un'ora di distanza dalla capitali regionali dell'arte: Firenze, Siena, Pisa e Lucca, e dagli imperdibilli tesori storici e culturali rappresentati da San Gimignano, Volterra, Monteriggioni e Certaldo. Inoltre, non si dimentichi che nell'azienda agrituristico-vena- toria Castelfalfi si producono farrove, orzo, un ottimo olio extravergine d'oliva e pregiate bottiglie di Chianti Docg, Poggionero Igt e Rosso Toscano Igt. Tra le etichette prodotte dalla Tenuta ci sono San Piero, Cerchiaia e Poggio nero. Da sot- tolineare che tutte le coltivazioni sono rigorosamente biologiche. Interno di un casale ristrutturato Progetto della ricostruzione di Porta Barete a L'Aquila La chiesa di San Floriano del XII secolo L'Aquila attende la ricostruzione di Porta Barete, la più importante della cinta muraria aver attraversato Porta Barete, alla loro "Governatrice perpe- tua", madama Margherita d'Austria, dalla quale attesero il riscatto dall'immiserimento dovuto alla "lunga notte spagno- la", seguito ai secoli d'oro prece- denti. La morte di Margherita, però, frustrò quel riscatto, anche se la stessa governatrice ebbe il merito, con le Cascine dove venivano allevati e quindi ven- duti i grandi animali (mucche, etc.), di aver in qualche modo integrato notevolmente l'econo- mia locale. Ed è dopo aver supe- rato quella porta che i suoi illu- stri ospiti rendevano omaggio alla figlia di Carlo V, la Donna più importante, conosciuta ed ammirata nell'Europa del tempo. Quel percorso, miseramente occultato totalmente nel secolo scorso, fu, dunque, l'asse portan- te della città e della sua "gelosa indipendenza civica" che oggi assume, così come è stata ripro- posta, il valore di simbolo della "città nova, ma antica" che si va delineando con il rialzarsi dalle ceneri del sisma del 2009. La si ripristini, allora, senza ledere gli interessi di chicches- sia, prendendo ad esempio, anche se di più ampia portata, il "caso del Teatro Marcello (in Roma) che fino ad una certa altezza è dello Stato, più su è del Comune e in cima è dei privati, pur formando un unico e inestri- cabile monumento". La ricostruzione della Porta Barete è dunque possibile (anche perché, secondo molti, sarebbero disponibili i fondi necessari), ed anzi è auspicabile perché la città abbia un volto più bello "là dov'era e com'era", per ritrova- re, nella sua dolorosa diaspora, la profonda "anima aquilana". Fu porta della libertà quando, nei primi del giugno di 590 anni fa, vi entrarono i "vincitori" di Andrea Braccio Fortebraccio da Montone che tenne per mesi sotto assedio la città, la cui sol- dataglia compì atti inenarrabili contro le donne dei vari castelli conquistati. È la medievale Porta Barete de L'Aquila scomparsa da secoli sotto gli strati incoscienti dell'incuria della comunità civi- ca, ed oggi da monsignor Orlando Antonini, storico di raf- finata cultura urbanistica-religio- sa della città, riproposta alla gente aquilana, in tutta la sua sorprendente "bellezza" e indi- scussa funzionalità nell'antico evolversi dell'aquilanità, ora affievolita (per fortuna non scomparsa) dal forte tremore sismico di cinque anni fa. Fu esaltante l'accoglienza che alla fine del Cinquecento le genti dell'Aquila riservarono, dopo della campagna toscana? Toscana Resort Castelfalfi è tutto questo. Nato da un proget- to di ristrutturazione che Tui, leader mondiale nel turismo, sta promuovendo nel cuore della regione, facendo rinascere un borgo antico, sorto 800 anni or sono. Un ex essiccatoio di tabacco ospita La Tabaccaia, nuovo albergo a 3 stelle con 31 camere e suite ristrutturate man- tenendo il più possibile la forma originaria, in una cornice calda e accogliente, senza tuttavia rinunciare ai comfort di un moderno hotel. Qui si trovano così grande in Toscana, sono disponibili per gli appassionati del golf. Il 18 buche Mountain Course si estende per oltre 6500 metri con ripidi dislivelli ed ostacoli d'acqua che lo rendono stimolante per i giocatori inter- nazionali. La Signature Hole 9 posta su un pendio offre una vista spettacolare che spazia dal castello di Castelfalfi, di origine longobarda, recentemente ria- perto dopo un accurato restauro, e la città di Volterra. Disponibili anche un campo pratica per principianti e l'ele- gante Club House. Lo charme della campagna toscana rivive nel resort Castelfalfi Margherita d'Austria FABRIzIo del BIMBo AMedeo esPosIto