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GIOVEDÌ 28 AGOSTO 2014 www.italoamericano.com 22 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com Se la reputazione è anche un po' un'operazione di potatura (delle radici latine) luIGI CAsAle Lo studente che inizia il corso di latino non impiega molto tempo ad apprendere e conoscere il significato del verbo "putare". Se è italiano, sa che esistono alcune parole, per quanto "dotte", come reputare, putativo, reputazione, e "putare", che si usano ancora: non so però in che misura il nostro studente le usi egli stesso, e se le sappia usare. Se poi conosce anche altre lin- gue europee appartenenti alla famiglia neo-latina, le lingue dette anche romanze, ricorderà che in ognuna di esse esiste tutta una serie di parole che ugual- mente contengono come ele- mento strutturale la radice "–put" del verbo latino putare. Lo stesso studente, nello stesso tempo, non ignora che nel linguaggio tecnico dell'agricol- tura, esiste la parola "potare" molto più familiare, anche per- ché è l'unica, per denotare l'azione del "tagliare i rami di una pianta per alleggerirne la chioma e prepararla ad una fiori- tura sopportabile e ad una pro- duzione diciamo pure raziona- le". È questo infatti il significato di potare. Appunto. Emile Benveniste, nel suo vocabolario delle istituzioni indoeuropee, collega morfologi- camente le due radici presentan- do la prima all'origine della seconda (di cui è metafora), facendo vedere così come in tan- tissimi casi il linguaggio astratto della vita del pensiero sia in sostanza una trasposizione (metafora) del linguaggio con- creto della vita pratica. Il lettore da solo (o con l'aiuto di un vocabolario) sco- prirà tante situazioni analoghe in cui il linguaggio delle astrazioni concettuali è ricalcato su un cor- rispondente linguaggio delle azioni concrete, specialmente quelle primitive e di tipo quoti- diano. Il transfert semantico da un campo di significato all'altro (aree semantiche) può sembrare di semplice intuizione per noi che ci avviciniamo all'argomen- to ora che ci siamo accostati a questa disciplina e dopo che lo scienziato ce l'ha mostrato; ma lo studioso ha dovuto approfon- dire la ricerca mediante ipotesi (esempi) e verifiche per avere la conferma del suo assunto teori- co. Dice il Benveniste che "puto" è tagliare e che poi divie- ne anche "stimare", "ritenere", proprio perché l'atto di esprime- re una valutazione è di tipo selettivo, per esclusione: quindi altro non è che un "tagliare e lasciar cadere" mantenendo tra i possibili giudizi quello ancora valido in quanto soggetto propo- nibile per un'ulteriore valutazio- ne. Fino alla scelta definitiva. Putare (tagliare), quindi, come "valutare per esclusione". Alla fine: "giudicare, stimare e ritenere". Senza spendere più parole, con l'aiuto però del quadro schematico di alcuni verbi latini (composti di puto) e mediante pochissime indicazioni di carat- tere etimologico, il nostro stu- dente della premessa, al quale soprattutto mi rivolgo, non avrà difficoltà a cogliere il senso della lezione. Puto, -as; -avi; -atum; -are = tagliare, potare Puto → tagliare → valutare (ritenere valido, dopo aver eli- minato le altre opzioni) Es.: "Rationem putare". Ambi + puto → amputo→ tagliare di qua e di là → ampu- tare. Cum + puto → computo→ → computare (contare, calco- lare) De+ puto → deputo→ depu- tare In + puto → imputo → imputare (ritenere) Inter + puto → interputo → sfrondare Ob+ puto→ opputo (opto) → potare→ scelgo Re + puto → reputo→ reputare NOTA: Ho scelto il verbo puto (puto, -as, ...) perché è faci- le e anche perché la massa lessi- cale da esso derivata nella lingua italiana, anche morfologicamen- te, è facilmente riconoscibile.