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GIOVEDÌ 11 SETTEMBRE 2014 www.italoamericano.com 18 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Il territorio della provincia di Treviso presenta molte attrattive turistiche che non possono esse- re trascurate dal turista più atten- to ed esigente. Forse anche per questo la Borsa del Turismo Sociale e Associato, si è tenuta quest'anno a Treviso con un successo oltre le aspettative degli organizzatori. La più importante manifesta- zione "b2b", che fino allo scorso anno si svolgeva a Viterbo nel Lazio, è approdata nel Veneto ed ha lasciato il segno, consoli- dando un successo che fa da auspicio a una ripetizione delle prossime edizioni in una terra ricca di cultura, tradizioni, eno- gastronomia, come la Marca Trevigiana. La Borsa ha visto la partecipazione di oltre 70 buyers nazionali ed esteri e l'arrivo di oltre 200 sellers provenienti dal Veneto, ma anche dal resto d'Italia e da Austria, Slovenia, Croazia, Malta. Il patron della rassegna Nicola Ucci ha favore- volmente tracciato un bilancio della Borsa del Turismo Sociale e Associato, augurandosi di rea- lizzare nella Marca Trevigiana le prossime edizioni. Buoni i contatti e gli affari conclusi con l'offerta turistica nazionale ed estera per vacanze di gruppo e/o individuali, con orientamento al turismo cultura- le, marittimo, montano, sportivo, enogastronomico, rurale, terma- le e del wellness, crocieristico, lacuale, seniores, senza dimenti- care l'offerta locale e l'obiettivo di commercializzare il prodotto turistico trevigiano e veneto. Una terra, questa, ricca di cultura, tradizioni, enogastrono- mia e prima regione italiana per presenze turistiche, con oltre 60 milioni di presenze annue. In proposito i buyers ospiti hanno potuto visitare la Marca e le sue "chicche": ad esempio Castelfranco Veneto, la città natale del grande pittore Giorgione. Castelfranco Veneto è una città murata edificata nell'ultimo decennio del XII secolo dal Comune di Treviso sopra una na ad oriente. La torre che poi diverrà campanile del Duomo è stata aggiunta nel 1246, anno in cui s'impossessa della città Ezzelino III il Tiranno che riuni- sce i possedimenti trevigiani, in mano al fratello Alberico, alla marca veronese. Caduto l'Ezzelino vasta parte del territorio trevigiano, compre- so Castelfranco, viene conquista- to dagli scaligeri per mano di Cangrande della Scala che muore nel 1329 di ritorno a Verona, quattro giorni dopo la grande impresa della conquista di Treviso. È la volta della prima domi- nazione veneziana, tra il 1339 e il 1380, allorché un nuovo con- quistatore si affaccia prepotente- mente sulla scena del Veneto centrale, infastidendo non poco i veneziani che miravano a costruire uno 'Stato da Tera'. Si trattava di Francesco I da Carrara. Sono gli anni turbolenti della Guerra di Chioggia, un tutti con- tro tutti: Veneziani, Genovesi, Chioggiotti, Carraresi, Scaligeri, Visconti, ed anche gli Austriaci. È l'epopea gloriosa delle città fortificate ma anche di Francesco Petrarca e del suo mecenate Francesco da Carrara. Lo Stemma del Carro, dal rosso color sangue, si mostra ancor oggi sul volto della porta di Castelfranco, ma anche sulle torri Malta e Bassanese a Cittadella, sulla porta della Rocca di Asolo, a Feltre e a Castel Ivano in Valsugana. Finita in malo modo l'avven- tura carrarese, dal 1388 il trevi- giano diviene il primo nucleo dello 'Stato da Tera' veneziano che si attuerà completamente nel 1404 con le vastissime 'donazio- altri. La manifestazione ha messo in calendario anche laboratori del gusto e degustazioni guidate con l'abbinamento a birre e vini di montagna, incontri, escursio- ni in malga e visite nei caseifici, Formaggi d'alta quota e agricoltura di montagna: quale futuro per la tradizione millenaria dell'alpeggio? a Fontina, Castelmagno d'Alpeggio, Caciocavallo Podolico delle Piccole Dolomiti Lucane, Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse, formaggi dell'Alto Sebino, Morlacco, Bastardo del Grappa… e tanti "Non me l'aspettavo, ma lo speravo. Le adesioni dei produt- tori di formaggio a Made in Malga sono state più numerose dell'anno scorso. Molti caseifici ci hanno chiesto di poter parte- cipare, last minute, anche se il posizionamento delle tappe del circuito era già stato ultimato. E È un segnale che la manifesta- zione è in crescita". Dice così Alberto Marcomini promotore e testimonial del percorso dedica- to ai formaggi d'alta quota del primo weekend di settembre. Nelle 40 tappe del Circuito Made in Malga si è potuto assaggiare il formaggio Asiago Dop Prodotto della Montagna Fresco e Stagionato, insieme La città di Castelfranco fu edificata nel 12° secolo Terra di storia e tradizioni: il Veneto primeggia in Italia per presenze turistiche con oltre 60 milioni di arrivi ogni anno ni' di quasi tutto il territorio Veneto. Dal 1499 sulla Torre Civica troneggia il grande Leone di San Marco, memoria alla fedeltà veneziana. Castelfranco è investito dalla furia degli eserciti della Lega di Cambrai che minaccia la soprav- vivenza di Venezia nei primi due decenni del '500. Dopo la bufe- ra, la 'Pax' veneziana ininterrotta fino alla caduta, nel 1797, della Serenissima ad opera di Napoleone. È un periodo di pro- sperità durante il quale, perduta l'importanza militare, le città murate divengono i poli com- merciali ed amministrativi delle contee di pianura. È il periodo che vide fiorire le arti il cui rappresentante più illustre è Zorzo (Giorgio) da Vedelago (Giorgio Barbarella, 1477?/1510?) detto il Zorzon (Giorgione) per via dell'impo- nente statura sia fisica che mora- le, una delle figure più enigmati- che e sfuggenti della storia della pittura, maestro del Tiziano. Le ultime opere di questo splendido periodo sono il nuovo Duomo (1724-1746) dedicato a S. Maria Assunta e al patrono San Liberale e realizzato su pro- getto di Francesco Maria Preti, dove è custodita l'indecifrabile "Madonna in trono col Bambino, S.Nicasio e S.Francesco" del Giorgione detta la Pala di Castelfranco (1504), una delle più straordinarie immagini di tutti i tempi. Nel Duomo vi sono altre opere di valore: "S.Rocco" di Jacopo Bassano, "Santi Gioacchino e Anna" di Francesco Beccaruzzi, il ciclo di affreschi di Paolo Veronese. Altro gioiello è il Teatro Accademico (1754), opera del- l'architetto F.M. Preti. A fianco al lato est del Duomo possiamo trovare l'ingresso della Casa Museo Giorgione. 'Motta' preistorica, lungo il tor- rente Muson poco lontano dal villaggio di Pieve Nuova, l'attuale Borgo Pieve) non lonta- no dall'incrocio tra le vie romane Aurelia e Postumia. La struttura della città-castello è essenzial- mente impostata a fini militari. Un quadrilatero perfetto con cor- tine murarie di 230 metri alte circa 17 metri, innestate su 4 possenti torrioni angolari. Tutta la possente fortificazione è in mattoni ed è circondata da un largo fossato. Una torre più ele- gante sormonta la porta trevigia- Castelfranco Veneto, uno dei tanti gioielli del territorio perchè da visitare in Veneto non c'è solo Venezia NIcOLETTA cuRRADI FABRIzIO DEL BIMBO Allevamento d'alpeggio assaggi delle specialità tipiche come la tosela, il pastin, lo speck, la polenta di mais spon- cio. Infine il "fuori Made in Malga" nei ristoranti, con cene a tema e piatti dedicati ai for- maggi di montagna. Tra i momenti di riflessione si è tenuto un dibattito a più voci su "Quale futuro attende l'agricoltura di montagna? E quali scenari si aprono alle gio- vani generazioni che scelgono di continuare la tradizione mil- lenaria dell'alpeggio".