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GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2014 www.italoamericano.com 23 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Si estende da Ortona a S.Salvo e comprende le cittadine di San V i t o C h i e t i n o , R o c c a S a n Giovanni, Fossacesia, Casalbor- dino e Vasto. Ottanta chilometri di costa dall'andatura frastaglia- ta e costellata di piccole insena- ture, nelle quali l'Abruzzo offre il meglio della sua natura. La chiamano "costa dei Trabocchi" e su queste spiagge hanno cam- minato Gabriele D'Annunzio e P i e t r o D i D o n a t o , B a r t a l i e Flaiano. Di sicuro appartengono a una p a g i n a d i s t o r i a p e c u l i a r e dell'Abruzzo e del Molise. Le macchine da pesca, issate su palafitte e sorrette quasi miraco- losamente da una fitta ragnatela di cavi e assi sembrano stare su per miracolo e solo alcune travi e tavole reggono la piattaforma nella loro parte essenziale, colle- gata a riva da camminamenti su i n u n t e g a m e d i c o c c i o c o n abbondante olio extravergine d'oliva e pomodorini freschi vale da sola una visita su questo t r a t t o d i M a r e A d r i a t i c o . Calamari, polipi, scampi, cozze e vongole arrivano direttamente dalle reti dei trabocchi e rappre- sentano un antipasto tipico cui fa seguito la mitica "pasta alla chitarra" della tradizione abruz- zese condita con frutti di mare. Arrosti e fritti misti di pesce (totani, triglie, scampi) chiudo- no il circolo di una cucina total- mente votata alla produzione locale. La costa dei trabocchi è una zona ad altissima vocazione vitivinicola. Montepulciano d'Abruzzo, Cerasuolo d'Abruzzo e il bianco Trebbiano d'Abruzzo sono rap- presentati dal marchio Dop e Igp e rappresentano un vero presidio della regione, insieme agli oli d'oliva extravergine, la cui qua- lità è riconosciuta a livello inter- nazionale. I territori di San Vito Chietino, Rocca San Giovanni e Fossacesia vantano inoltre una particolare lavorazione dell'olio d'oliva: quella dell'olio agruma- to. Nei frantoi la macinazione delle olive avviene insieme a quella dei limoni o delle arance d e l l a C o s t a d e i T r a b o c c h i , dando vita a un olio che usato come condimento crudo riesce a rendere particolare ogni pietan- za di carne o di pesce. P E T R O L I O - U n l i t o r a l e costellato di spiagge tranquille e punteggiato dai caratteristici tra- bocchi. Questa è la costa abruz- zese. Capace di accogliere il turismo familiare sulle spiagge ampie e sabbiose del Teramano e Pescarese, o gli animi romanti- ci e avventurosi sul tratto roc- cioso e pietroso del litorale chie- Medoilgas (Mog), attivissima in Abruzzo e con uffici nel porto di Ortona, aveva fissato al 2010 la p r o g r a m m a z i o n e d e l l ' i n i z i o delle attività petrolifere di diver- si pozzi estrattivi. Il "petrolio" estratto sarà in realtà una fanghi- glia altamente corrosiva conte- nente zolfo, che non potrà essere trasportata e dovrà quindi essere desulfurizzata sul posto con con- seguente emissione di idrogeno solforato che arriverà facilmente sulla costa, insieme al petrolio normalmente disperso in mare nella fase di imbarco sulle petro- liere. Una decisione scellerata che come primo risultato vedrà cam- biare lo skyline della costa, peg- giorare la qualità dell'aria e cau- serà una probabile disdetta turi- stica dall'Italia e dall'estero tra- sformando questo angolo super- bo d'Italia in un cimitero della Natura. Una scelta che, oltre ad assestare un colpo mortale alla vocazione turistica, minerà non solo la salubrità dell'habitat per il presente, ma anche quello delle generazioni future. I "ragni colossali" dei trabocchi, secondo la definizione di D'Annunzio In Abruzzo 80 km di spiaggia sono punteggiati dai trabocchi di San Giovanni in Venere rap- presenta un baluardo di que- st'angolo marittimo dell'Abruz- zo, dal fascino immutato e pre- para il visitatore alla scoperta di Torino di Sangro. Nel suo terri- torio comunale è possibile rivi- vere un momento della storia recente dell'Italia contempora- nea. Il bosco della "lecceta", dichiarata riserva naturale acco- glie il curatissimo "cimitero bri- tannico dei caduti nella cruenta battaglia del Sangro del 1943". Arrivando a Casalbordino, la sabbia finissima sostituisce la b a t t i g i a d i g h i a i a e p r e p a r a all'incontro con Vasto, l'antica Histonium. Il suggestivo Belvedere delle Lame offre un panorama mozza- fiato sul Golfo d'Oro e il centro s t o r i c o r i c c o d i m o n u m e n t i (Castello Caldoresco, Palazzo d ' A v a l o s , C a t t e d r a l e d i S a n Giuseppe) fa rima con Punta Aderci, riserva regionale già set d i n u m e r o s e p e l l i c o l e g i r a t e nella zona. L'ultima tappa della costa dei Trabocchi è rappresen- tata da San Salvo, paese di epoca romana che regala tratti di spiag- gia ancora selvaggia. Tutto, in questo percorso costiero, parla dell'alleanza tra terra e mare. Compresa la gastronomia che sul "brodetto" ha costruito la pro- pria fortuna. La zuppa di pesci locali cotti Lido dei Saraceni, una rinomata località balneare abruzzese GENEROSO D'AGNESE Saraceni rappresentano località rinomate della costa abruzzese e accompagnano il viaggiatore in questo percorso verso sud per- mettendo di fare la conoscenza c o n S a n V i t o C h i e t i n o . D'Annunzio definì questo borgo "il paese delle ginestre". Dal Belvedere Marconi, a stra- piombo sul Mare, la vista spazia dai Massici del Gran Sasso e della Maiella fino alle sagome delle Isole Tremiti, regalando emozioni uniche. Il territorio di Rocca San Giovanni rappresenta il tratto più incontaminato del litorale frentano. Spiagge sasso- s e s i a l t e r n a n o a s c o g l i e r e a picco sul mare e offrono al viag- giatore la possibilità di visitare il borgo fortificato del 1076 nel q u a l e l a p a r r o c c h i a d i S a n Matteo è stata dichiarata monu- mento nazionale. Fossacesia con il suo panorama eccezionale del Golfo di Venere e con l'Abbazia esili passerelle. Un complesso sistema di carrucole e funi per- mette alle "antenne" di sopporta- r e m e t r i e m e t r i d i r e t i , c h e periodicamente vengono ritirate per la raccolta del pescato. Presenti lungo la costa abruz- zese dall'VIII secolo (nacquero dall'intuizione dei contadini- pastori che non esperti di barche e acqua, capirono di poter inte- g r a r e i l l o r o r a c c o l t o c o n l a pesca sottocosta), i trabocchi sono strutture apparentemente fragili, ma in equilibrio dinami- co con le forze della natura. Solo l'attenzione continua dei "tra- boccanti", depositari e custodi di un'antica e affascinante arte, permette a queste strutture di superare le mareggiate e le tor- mente di vento. Corde di canapa, fili di ferro e legni di olmo, acacia e abete rap- presentano i materiali (rigorosa- mente riciclati) di questo simbo- l o d e l l a m a r i n e r i a a d r i a t i c a , d e c a n t a t i d a l p o e t a G a b r i e l e D ' A n n u n z i o s i m i l i a " r a g n i colossali". Gran parte del fasci- no dei trabocchi è dato dalla loro posizione. Se a Pescara il molo accoglie ancora 5 di queste strut- ture, ristrutturate e a volte tra- sformate in piccolissime tratto- rie, a partire da Ortona la loro struttura architettonica punteggia angoli rocciosi di grande fasci- n o . L i d o R i c c i o e L i d o d e i tino. Un litorale costellato di tri- velle e di pozzi petroliferi, e per- vaso dal nauseabondo olezzo del mix di idrogeno solforato, bios- sido di zolfo, nitriti, monossido di carbonio, polveri fini e ultrafi- ni e di composti volatili organi- ci. Questa sarà (forse) la costa abruzzese tra pochi anni. Nonostante gli sforzi compiuti da ambientalisti, cittadini e poli- tici di buona volontà, strenui difensori di un territorio che ha come unica colpa quella di esse- la coltura dell'olivo e della vite. C o n l ' a p p r o v a z i o n e i n Consiglio Regionale della legge 14/2008 la Regione Abruzzo ha tentato di arginare alla meno p e g g i o u n a m a r e a c h e p o t r à quasi sicuramente trasformarsi i n u n o t s u n a m i e c o n o m i c o e a m b i e n t a l e p e r i l t e r r i t o r i o abruzzese. Ma alla forza distrut- trice dei titolari delle concessio- n i e s t r a t t i v e h a o p p o s t o u n a tenue barriera, destinata a sgre- tolare la resistenza locale appena le trivelle inizieranno a funzio- nare in 52 comuni della Regione, compreso il capoluogo Teramo e trasformando la vita di oltre tre- centomila abruzzesi in un incu- bo. "Queste non sono opinioni - scrivono le associazioni ambien- taliste - ma dati oggettivi ed uffi- ciali che nessuno mai potrà con- futare. Stiamo parlando di con- cessioni già rilasciate a scopo d ' e s t r a z i o n e e c h e v e d r a n n o coinvolti paesi situati all'interno d i a r e e p r o t e t t e d e i p a r c h i " . Spulciando documenti che nes- suno ama rendere pubblici, si scopre che il programma indu- striale di sviluppo 2009-2011 d e l l a s o c i e t à p e t r o l i f e r a Dai trabocchi lungo la costa alle piattaforme petrolifere in mare: paesaggio d'Abruzzo a rischio? Piattaforma petrolifera al largo delle coste abruzzesi re nell'occhio delle società di estrazione. Senza peraltro offri- re un prodotto appetibile e a buon mercato. Perché il petrolio abruzzese è fangoso e altamente corrosivo, perché per utilizzarlo bisogna depurarlo sul posto, pena la corrosione di qualsiasi nave cargo, e per farlo si dovrà distruggere un'area divenuta fiore all'occhiello del made in Italy agroalimentare, evidenzia- ta da numerosi marchi di qualità