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GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE 2014 www.italoamericano.com 18 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | La scienziata romana Gianotti alla guida del 'tempio mondiale' della fisica "Lavorerò per la scienza e al servizio della pace". Fabiola Gianotti, 52 anni, romana, è il nuovo direttore generale del Cern di Ginevra. Prima donna in assoluto a ricoprire questo inca- rico in 60 anni di vita del Centro europeo per la ricerca nucleare. La Gianotti è stata tra i protago- nisti della prova dell'esistenza del bosone di Higgs, la cosiddet- ta "particella di Dio". Inclusa nel 2012 dalla rivista Time fra le cinque personalità dell'anno, la studiosa italiana era stata a inizio anno nominata tra i 26 scienziati del Comitato s c i e n t i f i c o c o n s u l t i v o d e l l e N a z i o n i U n i t e v o l u t o d a l S e g r e t a r i o g e n e r a l e B a n K i - moon, dopo aver coordinato per anni il gruppo di 3000 scienziati di Atlas, in uno dei due esperi- menti, grandi come cattedrali, che hanno permesso d'imbriglia- r e l ' i n v i s i b i l e p a r t i c e l l a d i Higgs. N a t a a R o m a n e l 1 9 6 2 , F a b i o l a G i a n o t t i h a s t u d i a t o Fisica all'Università di Milano dove, nel 1989, ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica spe- r i m e n t a l e s u b n u c l e a r e e , i n seguito, è stata borsista Infn, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Lavora al Cern dal 1987 e dal 1994 è fisico di ricer- ca nel Physics Department del Cern. Si è occupata della ricerca e dello sviluppo così come della costruzione di rivelatori, e di sviluppo di software e di analisi di dati. Ha lavorato in vari espe- rimenti del Cern: UA2, Aleph e Atlas, di cui è stata coordinatore internazionale dal 2009 al 2013. E proprio come coordinatore dell'Atlas il 4 luglio del 2012 ha annunciato la scoperta del boso- ne di Higgs, risultato scientifico di immenso valore, che è stato premiato l'anno successivo con il Nobel per la Fisica ai teorici che per primi avevano ipotizzato l'esistenza di questa particella. Ha ricevuto numerosi ricono- scimenti, tra cui la nomina da p a r t e d e l P r e s i d e n t e d e l l a Repubblica Giorgio Napolitano n e l f e b b r a i o 2 0 0 9 a Commendatore della Repubblica Italiana e nel settembre 2013 a Grande Ufficiale dell'Ordine al M e r i t o d e l l a R e p u b b l i c a le sorprese che la natura ci riser- verà". Con Fabiola Gianotti è la terza volta che uno scienziato italiano arriva al vertice del Cern, che conta fra i suoi padri fondatori il fisico Edoardo Amaldi, uno dei "ragazzi di Via Panisperna", il nome con cui è divenuto noto il gruppo di fisici, quasi tutti giova- nissimi, che collaborarono con Enrico Fermi alla scoperta, nel 1934, delle proprietà dei neutroni lenti, scoperta che dette l'avvio alla realizzazione del primo reat- tore nucleare e della bomba ato- mica. A ricoprire l'incarico di diret- tore generale del laboratorio di Ginevra sono stati il Nobel Carlo Rubbia, primo italiano dal 1989 al 1994, poi, cinque anni più tardi, è stata la volta del fisico Luciano Maiani al vertice del Cern dal 1999 al 2003. La Giannotti entrerà in carica a gennaio 2016, subentrando a Rolf-Dieter Heuer che ha ricoper- to la carica di direttore generale del Cern dal 2009, affiancato dal- l'italiano Sergio Bertolucci, diret- tore della Ricerca e del Computing. Italiana. "È un grande onore e respon- sabilità per me essere stata scel- ta come il prossimo direttore generale del Cern dopo 15 pre- decessori illustri. Il Cern - ha detto la Giannotti durante la conferenza stampa via web da Ginevra - è un centro di eccel- lenza scientifica e una fonte di orgoglio e di ispirazione per i fisici di tutto il mondo. Il Cern è anche una culla per la tecnologia e l'innovazione, una fonte di conoscenza e di educazione e uno sfolgorante esempio concre- to di cooperazione scientifica a livello mondiale e di pace. È la combinazione di queste quattro attività che rende il Cern così unico, un posto che fa scienziati migliori e persone migliori. Mi impegnerò totalmente per man- tenere l'eccellenza del Cern in tutte le sue attività, con l'aiuto di tutti, tra cui il Consiglio del Cern, lo staff e gli utenti di tutto il mondo". Tante le attese per il futuro, quando nella primavera del 2015 rientrerà in funzione il grande a c c e l e r a t o r e L h c e p e r l a Giannotti "saranno ancora tante Parmitano ambasciatore del semestre italiano di presidenza europea nali, ha infine raggiunto lo Spazio. Sembra un percorso così lineare, ma in realtà ha molto di straordinario. Non solo è il rap- presentante di un successo perso- nale, ma è espressione di una "nuova generazione internazio- nale" per così dire, un'internazio- nalità che oggi più che mai chie- de di essere vissuta e sentita. L'astronauta italiano ha tra- scorso 166 giorni nello spazio durante la missione "Volare" dell' A s i (A genzia S paziale Italiana), ha portando a termine oltre 20 esperimenti e ha preso parte a due attività extra veicola- ri. Ma non è solo per questi risul- tati eccellenti che il Governo ha deciso di nominarlo a rappresen- tanza dell'Italia. Citando ancora la nota del Governo, Parmitano "è un esem- pio del talento e della competen- za dell'Italia, in Europa e nel mondo, che la Presidenza italia- na del Consiglio dell'Unione europea intende promuovere durante il semestre di turno". La risposta di Parmitano a tale nomina non è tardata ad arri- vare e sulla sua pagina facebook ha subito scritto come essere ambasciatore d'Italia sia per lui "un onore, una gioia, una nuova sfida". Ma ha invitato tutti a sentire, in questo momento, che il vento della storia sta soffiando fortissimo e che occorre fare qualcosa, essere protagonisti dei cambiamenti che in Italia e fuori stanno avendo luogo. Nel suo invito a "spiegare le ali" e a sfruttare "le opportunità Se fossero state le Olimpiadi gli sarebbe stata data una fiacco- la. A Luca Parmitano, invece, tocca un ruolo altrettanto impor- tante. È "ambasciatore del seme- stre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea". Così recita la comunicazione ufficiale di Palazzo Chigi, sede del Governo Italiano, che con una nota ufficiale ha nominato l'astronauta italiano che per la prima volta nella storia ha pas- seggiato nello Spazio a nome dell'Italia. Luca Parmitano ne ha fatta di strada. Nato in Sicilia, formatosi in vari luoghi d'Italia, andato in Europa e divenuto poi americano per motivi personali e professio- FRANCESCA DI FOLCO Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con Luca Parmitano Con la missione Volare Parmitano ha vissuto 6 mesi nello Spazio VALENTINA GERI che ha l'Italia", si capisce il per- ché Parmitano sia stato designa- to a tale ruolo: è in fondo un Icaro che è riuscito a volare senza bruciarsi le ali. Non solo, i primati del nostro astronauta in ambito scientifico sono stati raggiunti con giustizia e merito, sfruttando, sapendo sfruttare quelle "opportunità" di cui tanto lui stesso quanto le isti- tuzioni chiamate a rappresentare l'Europa, cercano di creare. Con la sua prospettiva "diver- sa", che i viaggi dapprima nel mondo e poi dallo spazio gli hanno dato, Parmitano rappre- senta (e rappresenterà) un'Italia che si lega all'Europa in un per- cors o concatenato vers o il meglio, la conoscenza, un possi- bile miglioramento s empre auspicabile. La missione simbo- lica di P armitano è dunque altrettanto importante quanto quella spaziale non solo perché è "un onore", ma perché, come solo lui sa fare, porta lontano. "Grande emozione e soddisfa- zione" ha espresso Fernando Ferroni, presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. "A Fabiola vanno le mie personali congratulazioni e quelle di tutto l'Infn per essere stata scelta a diri- gere il più prestigioso laboratorio di fisica del mondo intero. Sappiamo che sarà all'altezza di questa alta responsabilità e che guiderà con classe e sicurezza il Cern verso nuovi successi. Per l'Italia è un riconoscimento straor- dinario, e per l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare la conferma delle sue scelte scientifiche e for- mative, e un incoraggiamento a continuare nella direzione dell'ec- cellenza senza compromessi". La scienziata italiana Fabiola Gianotti davanti all'acceleratore del Cern