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GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014 www.italoamericano.com L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 19 La sonda Rosetta guidata dall'Agenzia spaziale italiana atterra sulla cometa "Accometaggio". Questo è il nuovo termine tecnico, forse poco italiano, ma pur sempre tec- nico, per indicare l'approdo della sonda chiamata "Rosetta" sulla cometa gioviana che gira attorno al Sole e che fu scoperta nel 1969. Pilotata direttamente dalla Terra, per conto dell'Asi, l'agen- zia spaziale italiana, ha toccato per la prima volta nella storia dell'astronautica la superficie di una cometa. Il 12 novembre, alle 17,43 ora italiana, è atterrata sul corpo celeste chiamato e cono- sciuto dagli addetti ai lavori 67P/Churyumov-Gerasimenko. Tutto questo alla sconvolgen- te distanza di 6.000 milioni di chilometri dal nostro pianeta Terra. L'atterraggio eccezionale, anzi esclusivo, sia per la ricerca tecnologica italiana, sia per la storia dell'astronautica è frutto di ne, per numerosi contrattempi provocati da cattive gestioni di sistemi, fa riflettere parecchio sullo straordinario risultato rag- giunto e sulle buone prospettive degli studi scientifici. Il progetto realizzato con la partecipazione dell' Es a, l'Agenzia Spaziale Europea, che s ta s eguendo da Colonia (G ermania) le varie fas i dell'atteraggio e dell'attivazione del Lander Philae, è coordinata dall'italiano Paolo Ferri. A bordo del lander un trapano italiano, un vero gioiello di tecnologia: ha una punta di diamante, i fornetti di platino e le lenti di zaffiro. Perforerà il corpo celeste alla ricerca dei mattoni fondamentali della vita. Lo scopo della missione è svelare segreti sulla nascita del Sistema solare e studiare i pro- cessi che conducono alla forma- zione ed evoluzione della coda e della chioma della cometa, ini- un lavoro paziente e lunghissi- mo. La Sonda "Rosetta" era par- tita ben dieci anni fa, il 2 marzo del 2004, dalla base di Kourou nella Guiana francese, in Sud America. Nel suo lunghissimo viaggio verso l'ignoto ha naviga- to prevalentemente in ibernazio- ne, superando il pianeta Marte per raggiungere infine l'orbita di Giove. Un percorso della durata di poco più di 120 mesi. A completare l'arrivo e il fine della mis s ione della s onda Rosetta, l'atteraggio 7 ore dopo il distacco del Lander Philae, tra- sportato dalla stessa sonda, che ha ora il delicatissimo e diffici- lissimo compito di esaminare il terreno dello stessa Cometa. Una meta, questo accometag- gio, di indiscutibile valore scien- tifico ed astronomico. Il pensiero che molte iniziati- ve dell'uomo iniziate su questa Terra poco più di dieci non hanno raggiunto una realizzazio- Acqua, il prezioso 'bene comune' da proteggere per il futuro dell'umanità co, abbiamo ampliato l'interesse al pubblico più vasto. In un secondo cerchio abbiamo collo- cato il valore culturale dell'ac- qua, coinvolgendo intellettuali, giornalisti, filosofi e scrittori. Poi abbiamo messo a punto spettacoli ed iniziative per il grande pubbli- co, coinvolgendo artisti, musicisti e perfomer. All'interno di questo ampio pubblico, un ruolo di primo piano spetta a bambini e ragazzi delle scuole, coinvolti tutti i giorni con laboratori didat- tici ed esperimenti scientifici". Tra le presenze accademiche di rilievo al Festival, spicca quel- la di Filippo Giorgi, premio Nobel per la Pace 2007 che ha tenuto una relazione sul tema "Dissetare il mondo: esempi e strumenti verso Expo 2015". Filippo Giorgi è uno scienzia- to che rende onore all'Abruzzo, terra di cui è figlio, e all'Italia. Fisico del clima, nel 2007 ha vinto insieme ad Al Gore il pre- mio Nobel per la Pace. Nato a Sulmona (L'Aquila) nel 1959, si è laureato in Fisica nel 1982 all'Università dell'Aquila, relatore il prof. Guido Visconti, uno dei massimi Si è tenuta a L'Aquila, la II edizione del Festival dell'Acqua, una riflessione di rango elevato e a tutto tondo su quell'essenziale "bene comune" intorno alla quale ruota il futuro dell'umanità e la cui scarsità, insieme all'irraziona- le uso che se ne fa, muove opera- zioni geostrategiche, conflitti d'ogni genere e talvolta guerre. Luogo migliore non sarebbe potuto esserci visto che L'Aquila porta l'acqua proprio nel suo nome, origine stessa della città nata a metà del Duecento nel luogo detto Acculae o Acquili, ricco di acque e di sorgenti. Su quel sito, nel 1272, dall'architetto Tancredi da Pentima sarebbe poi stata edificata la Fontana delle 99 Cannelle, simbolo della nuova città. La grande kermesse sull'ac- qua ha allargato lo sguardo sul futuro, valutando tutti gli aspetti scientifici, politici e gestionali, consentendo di riflettere sui modelli di gestione sostenibile dei servizi idrici in Italia e per promuovere iniziative che realiz- LEONARDO MARANO Il premio Nobel per la pace e fisico del clima Filippo Giorgi Si è tenuto a L'Aquila il secondo festival dell'acqua GOFFREDO PALMERINI esperti nel mondo di Fisica dell'Atmosfera e direttore del Cetemps, un centro d'eccellenza per la previsione degli eventi meteorologici severi. Nel 1986 ha conseguito un Ph.D. (dottora- to) in Scienza dell'Atmosfera presso la School of Geophysical Sciences del Georgia Institute of Technology di Atlanta (Usa). Dal 1986 al 1998 ha lavorato presso il National Center for Atmospheric Research di Boulder, in Colorado (Usa). Dal 1998 si è trasferito a Trieste, dove vive e lavora nel Centro Internazionale di Fisica Teorica. Attualmente è direttore della Sezione Clima e Fisica Meteorologica. Nel 2007, unico scienziato italiano presente nell'organo ese- cutivo del Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici, gli viene assegnato il premio Nobel per la Pace. ziati tra marzo e maggio 2014, nel suo avvicinamento a oltre 600 milioni di chilometri di distanza dal Sole. Il nome della sonda deriva dalla stele di Rosetta che servì per decifrare i geroglifici perché si spera che la missione sveli dei segreti riguardanti la formazione dei pianeti. Il nome del lander invece, deriva dall' is ola di Philae, in cui fu ritrovato un obe- lisco che ha aiutato la decifrazio- ne della stele di Rosetta. La cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko su cui sono atterrati Rosetta e Philae zino gli obiettivi indicati dall'Onu nel 2000, a New York, con i Millennium Goals. Si è par- lato, in particolare, dell'acqua da bere, la cui potabilità in Italia è garantita da milioni di controlli giornalieri svolti dalle aziende erogatrici e dalle strutture sanita- rie su tutta la rete idrica naziona- le: un'infrastruttura di 337 mila km che trasporta circa 6 miliardi di metri cubi d'acqua, secondo i dati Istat, erogata su tutto il terri- torio nazionale grazie a sistemi di captazione, adduzione, accumulo e potabilizzazione. Della filosofia del Festival Mauro D'Ascenzi ha dato un'im- magine suggestiva, con i cerchi concentrici disegnati dall'acqua: "L'accesso all'acqua potabile è una priorità mondiale, non è più un problema per soli tecnici. Per coinvolgere ogni tipo di pubblico e raggiungere target molto diffe- renti, siamo partiti da un'imma- gine dei cerchi concentrici. Dal piccolo cerchio dei nostri tradi- zionali convegni e seminari, che dagli anni '90 hanno coinvolto le aziende associate e le istituzioni sui temi specifici del settore idri-