L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-20-2014

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GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014 www.italoamericano.com 18 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Yoga e tecnologia, binomio in crescita per il discepolo 2.0 La 'fabbrica della felicità' è un business miliardario In Italia 3 milioni di yogisti fari da 200 milioni di euro. Quella che è diventata una vera e propria "fabbrica della felicità" non solo è un business che regge alla cris i ma che sarebbe proprio alimentato dalla Altro che devoto alle pratiche ascetiche e contemplative. A ben vedere, il moderno praticante di yoga risulta piuttosto essere un personaggio a metà strada tra il nerd e il geek, decis amente attratto dalle tecnologie e parti- colarmente interessato ai nuovi strumenti del comunicare. Il ritratto del discepolo 2.0 di una tradizione che affonda le sue radici nell'antichità orientale è emerso a seguito del sondaggio di Yoga Festival 2014 (il secon- do più grande evento europeo del genere, che si tiene ogni anno a Milano) e della ricerca Web Opinion effettuata dall'a- genzia Reputation Manager, spe- cializzata nell'analisi della repu- tazione online di aziende e priva- ti. L'oggetto di queste specifiche ricerche di mercato, condotte in collaborazione con l'azienda cinese Lenovo, leader mondiale nella produzione di tablet e pc ispirati alle pratiche yoga, è stato lo studio del rapporto tra una filosofia millenaria da una parte, e dei suoi eventuali contrasti (o armonie) con i più recenti ritro- vati tecnologici dall'altra. Yoga e tecnologia: nemici o amici? Ebbene, su un campione di 300 persone partecipanti allo Yoga Festival 2014, è emerso che il 60 per cento degli intervi- stati ritiene che la tecnologia sia un valido supporto per la pratica dello yoga (che spesso viene esercitata a casa con un video o una classe online), mentre – più in generale – per il 72 per cento dei "nuovi asceti" la tecnologia facilita enormemente la vita. Di questi, inoltre, il 50 per cento del totale è rappresentato da persone comprese tra i 25 e i 45 anni e, in globale, le categorie profes- sionali dei liberi professionisti e dei lavoratori dipendenti sono rappresentate per il 66 per cento. Che la pratica dello yoga sia in continua crescita è indicato anche dal fatto che il 39 per cento degli intervistati ha dichia- rato di praticare yoga da meno di 5 anni, mentre il 20 per cento dice di aver iniziato da meno di un anno (i motivi più diffusi che hanno portato ad un avvicina- mento alla pratica sono il rallen- tamento dei ritmi di vita, la diminuzione dello stress e il divertimento). I dati più significativi indica- no inoltre che più di 7 persone su dieci che praticano yoga pos- siedono anche dai 2 ai 5 disposi- tivi tecnologici, la metà di loro ha almeno uno s martphone, mentre il 30 per cento sia un Pc des ktop che un notebook. Ancora poco diffusi i tablet, pos- seduti da meno dell'8 per cento degli utenti. Ovviamente, la stragrande maggioranza degli "yogini" è presente sui social network: quello più in voga è Facebook (che attrae il 70 per cento dei praticanti), seguito dalla rete per professionisti Linkedin (11 per cento del campione preso in con- siderazione), Instagram (9 per cento) e Twitter (7), mentre il 22 per cento non ne possiede nessu- no. Su 300 persone il 60% ritiene la tecnologia un valido supporto per lo yoga I dati emersi dal sondaggio di Y oga F es tival s ono poi s tati "s oppes ati" dalla ricerca di Reputation M anager, che ha scandagliato più di 3 mila pagine web attraverso la ricerca delle parole chiave "yoga", "tecnolo- gia" e "Lenovo". Il 36 per cento delle discussioni analizzate pro- veniva da portali tematici tecno- logici o di yoga, mentre il 25 emergeva da blog (generici e specialistici) e il 15 da siti di informazione. Inoltre, con oltre 2000 canali YouTube dedicati, si è verificato nergia. Due anni fa le scuole del Centro-Sud chiedevano 50 euro al mese per una lezione a setti- mana e 80-90 euro per due volte. Al Nord il mercato rincarava del 20-30%. I maestri di gran fama NICOLA BUSCA A Milano si è appena tenuto lo Yoga Festival 2014 che lo yoga è seguitissimo e cliccatissimo sul principale por- tale dedicato a video e filmati, e sono sempre di più gli utenti che decidono di seguire tutorial e lezioni gratuite via remoto. Senza contare le migliaia di tag che popolano la rete e con le quali si propongono esercizi anti stress da fare alla scrivania, o davanti al Pc, per alleviare stress e dolori dovuti al mantenimento prolungato della pos izione dell'Homo technologicus. "Rallentando i ritmi e dedi- cando del tempo al sé, le perso- ne sono più creative e produttive e i risultati sul lavoro sono deci- samente migliori. Questo cam- bia tutto l'approccio organizzati- vo, dalle gerarchie alla leader- ship" ha dichiarato Jeff Weiner, amminis tratore delegato di LinkedIn. Chiaramente, per sup- portare l'idea contraria ai risul- tati condotti dallo Yoga Festival 2014 (ovvero che lo Yoga sia in realtà una valvola di sfogo a una vita dominata dallo stress e dalla tecnologia), si potrebbe anche evitare di scomodare l'Ad del social maggiormente orientato al mondo del lavoro. Però è anche possibile che i tempi siano cambiati per davve- ro, e magari tra qualche anno indicare sul proprio curriculum una costante pratica di Yoga, oltreché es s ere decis amente cool, si rivelerà essere uno stra- tagemma vincente per trovare un nuovo lavoro. Sette yogini su 10 hanno fino a 5 dispositivi tecnologici realizzazione e la salvezza spiri- tuale, sono diventate un vero affare. Secondo il Financial Times, lo yoga è la disciplina più prati- cata nelle città di tutto il mondo soprattutto dopo la crisi finanzia- ria del 2008. Si parla di 100 milioni di praticanti. E più crescono gli appassio- nati, più aumenta il volume d'af- fari prodotto oltre che dall'impo- nente business dei corsi di yoga, dalla vendita di abbigliamento tecnico, tappetini, libri, dvd, vacanze a tema, conferenze, seminari. In Italia si stima un giro d'af- Dieci miliardi di dollari. È quanto si stima valga il mercato dello yoga nel mondo. Negli Stati Uniti si spendono ogni anno 550 milioni di dollari in manuali e dispense sulla pratica dello yoga, un altro miliardo di dollari per i corsi motivazionali. L'Italia, che in fatto di mode non è mai da meno, conta 2000 scuole di yoga, raddoppiate negli ultimi dieci anni. I corsi sono frequentati da circa tre milioni di persone, 10 anni fa a Milano c'e- rano appena 500 appassionati. Originarie dell'India, le prati- che ascetiche e meditative per la BARBARA MINAFRA In Italia giro d'affari da 200 milioni di euro e 3 milioni di appassionati crisi, dallo stress, dall'ansia del lavoro che manca. Un vero e proprio antidepressivo a base di lezioni, raduni olistici, incontri con gli sciamani, corsi di bioe- costavano 100-150 euro l'ora. Con un centinaio di iscritti, per una scuola le entrate potenziali ammontavano a 70mila euro l'anno.

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