L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-20-2014

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GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014 www.italoamericano.com 23 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Nella notte tra l'1 e il 2 novembre, a Orsara di Puglia, è stato il momento dei falò e delle teste del purgatorio. La notte dei fuochi, la più lunga e luminosa dell'anno. In ogni via, piazza e slargo del paese un covone che ardeva e scintille che ascendeva- no al cielo. Beffarde, sorridenti, misterio- se: nella notte dei falò, le anime del purgatorio erano guidate dai lumi posti all'interno delle zucche con sembianze umane. In questo periodo, gli orsaresi scelgono le migliori zucche dei loro campi e le intagliano per la notte del 1° novembre. Molti si confondono, immaginando si tratti di Halloween: niente di più sbaglia- to. La notte dei falò è diversa non solo nei significati e nello spirito che la caratterizzano, ma anche per ciò che attiene al momento in cui si celebra: halloween si svol- ge la notte del 31 ottobre, la notte dei fucacoste, invece, va in scena 24 ore dopo, il 1° novembre. Il 'quando' è molto importante anche da un altro punto di vista: per godersi appieno l'evento, è importante essere in paese già dal Falò e delle teste del purgato- rio: è questo il significato di "Fucacoste e cocce priatorje", la notte dei cento fuochi, delle zuc- che-lanterna, la notte più lunga dell'anno per Orsara di Puglia. È un evento che mette in evi- denza l'illuminazione della fede, il ricordo dei defunti, il gusto genuino di stare insieme condivi- dendo un momento di comunio- ne caratterizzato dalla magia autentica del legame misterioso tra il mondo dei vivi e quello di quanti vivono nella nostra memoria. Elemento caratteriz- zante dei fuochi è la ginestra, un arbusto che in fiamme si volati- lizza facilmente, facendo sem- brare che il legame cielo-terra si compia sotto i nostri occhi. È convinzione che le anime dei defunti, tornando fra i vivi, fac- ciano visita ai parenti e tornino alle dimore dove avevano vissuto e che le anime del Purgatorio (Cocce priatorje) possano purifi- carsi attraverso il fuoco dei fuca- coste e trovare la via del Paradiso, che viene indicata loro dai lumi nascosti dentro le zuc- che. È la notte della luce, non quella delle tenebre. E di giorno meritano una visi- Le anime del Purgatorio si purificano col fuoco per andare in Paradiso Siena ha 17 contrade i cui confini furono definiti nel 1729 e mai più cambiati NICOLETTA CURRADI mattino del 1° o anche prima, e lo è per almeno 2 motivi: fare il proprio ingresso nel borgo prima che lo stesso sia chiuso al transito delle automobili per motivi di sicurezza; vivere l'attesa, la pre- parazione, la vera e propria tra- sformazione del paese man mano che si avvicinano il tramonto e i rintocchi delle campane che danno il via all'accensione dei fuochi. Nei giorni che precedono l'e- vento, Orsara di Puglia vibra al ritmo di una crescente frenesia. L'attesa e la preparazione sono vissute in ogni casa da tutti i componenti delle famiglie. La preparazione delle "cocce priato- rije" è solo una delle incombenze da assolvere: occorre accatastare per tempo tutto il legname neces- sario a preparare il falò. Non bisogna dimenticare vino, carne, pane, patate e dolci tipici, vale a dire le pietanze da consumare accanto ai fuochi, quando in ogni stradina del borgo si terrà un ban- chetto a base di piatti "poveri" ma gustosi e in tutto il paese sono esposte centinaia di zucche lavo- rate in modo creativo e illuminate al loro interno. ta alcuni luoghi storici orsaresi come il palazzo baronale, la cat- tedrale, l'abbazia di S. Angelo con la grotta di S. Michele Arcangelo dell'VIII secolo. Inoltre merita una visita Peppe Zullo, il guru di Orsara per la cucina e la ricerca enogastrono- mica. Ha recentemente aperto un ristorante, sede prevalentemente invernale delle sue cucine, presso Villa Jamele, a pochi chilometri da Orsara di Puglia, in Piano della Corte, più comodamente raggiungibile da Foggia e Troia. Orsara ha una fortissima iden- tità con il territorio e i suoi pro- dotti. Hanno ancora il forno "Pane e salute" che cuoce il pane e le focacce dal 1526 con il forno a paglia, per il desiderio di man- tenere vive le tradizioni. Peppe Zullo possiede un bosco degli odori e un orto a Villa Jamele, ha raccolto mele limoncine, prez- zemolo, borragine, salvia dal fiore rosa, timo stellato, menta greca e nespole, spiegando ai cit- tadini il recupero dei frutti perdu- ti. Villa Jamele è una struttura unica nel suo genere. Il nucleo storico, con la sua torre gotica, risale al 1700. È circondato da spazi verdi ed ampi prati, dal giardino all'italiana, dal Bosco dei Sapori Perduti e da diversi ettari di terreno a vigneto ed a orto, in cui fare lunghe passeg- giate. La residenza storica, un tempo appartenente a Ettore Jamele, erede di una nobile fami- glia orsarese, oggi ospita la scuo- la internazionale di cucina. L'oasi di Villa Jamele è un piccolo angolo di sogno in grado di sollecitare tutti i sensi attraver- so lo spettacolo unico di una natura che torna ad essere creati- va. Il rintocco delle campane accende falò e fucacoste: la notte dei cento fuochi a Orsara di Puglia Le zucche-lanterne illuminano la notte più lunga dell'anno a Orsara Aneddoti, simboli, drappelloni, costumi storici: visita alle 17 contrade di Siena Per la prima volta, in modo sistematico, le Contrade di Siena aprono il cuore dei loro territori ai visitatori. Un progetto cultu- rale che, in 17 appuntamenti, riuscirà a regalare un'idea com- plessiva dell'immenso patrimo- n i o r a c c h i u s o n e i v i c o l i p i ù nascosti dai grandi centri di attrazione quali il Duomo o la Piazza del Campo. Le contrade di Siena ed il loro territorio, il valore storico artistico dei 17 musei, la forza dei rioni che ancora raccontano aneddoti e vicende legate alla tradizione senese, gli scorci panoramici e le meraviglie degli oratori. Un viaggio nella memo- ria che si traduce in esperienza esempio, Maccari, Montagnani, Guttuso, Cagli, Attardi, Bueno, A d a m i , F i u m e , B o t e r o , Paladino, Mitoraj, ma anche di ricevere interessanti spiegazioni sulle opere d'arte presenti nei vicoli e nelle strade di ogni con- t r a d a d e l l e q u a l i s p e s s o l e Contrade sono committenti: dai tabernacoli legati alla devozione religiosa alle scultoree fontanine battesimali, alle antiche tabelle d i p o s s e s s o d e g l i i m m o b i l i appartenuti alle compagnie lai- c a l i d a l l e q u a l i l e C o n t r a d e hanno ereditato le splendide opere d'arte che sono contenute nei loro oratori. Tre ore di tour guidato fino al 25 gennaio ogni sabato e domenica per 17 giorni nelle 17 contrade. territori cittadini, delimitati da confini stabiliti nel 1729 e mai più mutati, offrirà ai visitatori la possibilità, non solo di ammirare le opere pittoriche contempora- nee, relative ai drappelloni con- servati nei musei contradaioli, di artisti quali, per citare qualche culturale da tramandare e rac- contare. P a r t e i l 6 d i c e m b r e , I n Contrada che intende proporre per la prima volta, un percorso attraverso l'arte, la storia, la tra- dizione dei 17 rioni senesi utiliz- zando i contenuti multidiscipli- nari che tali itinerari offrono. La visita partirà dal Cortile del Podestà per spostarsi attra- verso i Magazzini del Sale fino alla Sala delle Monture (mai aperta al pubblico) dove sono esposti i costumi del corteo sto- rico appartenenti all'autorità comunale di Siena. Uscendo sulla Piazza del Mercato inizia la visita ai territori contradaioli, un rione per ogni giornata in pro- gramma. L'esplorazione dei 17 NICOLETTA CURRADI La festa della luce è occasione di socialità e banchetti di cibi poveri

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