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GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014 www.italoamericano.com 24 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Il paesaggio dell'isola in 100 opere di artisti siciliani Oltre 100 opere di artisti sici- liani o stabilmente attivi in Sicilia sul tema del paesaggio che rappresenta, nel corso dell'Ottocento, uno dei motivi fondamentali attraverso cui viene elaborata una rappresentazione specificamente identitaria dell'i- sola. La mostra dal titolo "Di là dal attraverso la raffigurazione delle principali attività dell'uomo, dalla pesca all'agricoltura, fino al lavoro nelle miniere. Essa com- pleta il percorso dedicato que- st'anno dalla Fondazione Roma- Mediterraneo all'arte in Sicilia, iniziato a Luglio scorso con l'im- portante rassegna sui pittori sici- liani del Novecento presso l'ex Stabilimento Florio delle Tonnare a Favignana". L'esposizione si articola in sei aree tematiche che presentano i luoghi che la pittura ottocente- sca siciliana predilige, con parti- colare attenzione al paesaggio costiero e a quello interno. Ad esse, si affiancano una sezione dedicata ai disegni con un corpus proveniente dalla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis e una dedicata alla fotografia con opere della Fondazione Alinari e di collezioni private. Tra le opere in mostra, la grande tela di Francesco Lojacono Dall'Ospizio marino, in prestito dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, e Conca d'oro di Ettore De Maria Bergler, pro- veniente dalla veneziana Galleria d'Arte Moderna di Ca' Pesaro. Rappresentati quasi tutti gli auto- ri importanti della pittura otto- centesca siciliana: Giuseppe Patania, Tommaso Riolo, Francesco Zerilli, Giuseppe Sciuti, Antonino Leto, Michele Catti. l'Unità, Roma, Firenze, Napoli, Torino, Milano ma anche Parigi, Vienna e Monaco; l'attività degli ateliers fotografici; la grande sta- gione della letteratura siciliana di Verga, Capuana, De Roberto e, infine, Pirandello. "La mostra è un progetto imponente su cui stiamo lavoran- do da molto tempo, ed è unica nel suo genere, in quanto per la prima volta vengono riuniti in una sola mostra pittori esclusiva- mente siciliani o stabilmente atti- vi in Sicilia, che raffigurano la loro terra affrancandosi progres- sivamente dalle influenze roman- tiche del Grand Tour, per abbrac- ciare una rappresentazione più verista e attenta sia alla natura che alla storia di quest'isola – dice Emmanuele F. M. Emanuele, presidente della Fondazione Roma-Mediterraneo – Si tratta di un excursus artistico di alto valore che, privilegiando la pittura vedutista e la sua evolu- zione tra i primi dell'Ottocento e la Grande Guerra, offre al visita- tore l'essenza della Sicilia del XIX secolo, attraverso i suoi pae- saggi a volte aspri, a volte strug- genti, attraverso i profili della maggiori città (tra cui la mia Palermo) e dei loro dintorni, Fausto Pirandello, Nudo in prospettiva, Olio su tela del 1923 "L'arrivo inatteso" di Francesco Lojacono Alla costruzione ideologica e valoriale del paesaggio siciliano concorrono diverse voci, anche contraddittorie: l'esaltazione di una coscienza nazionale di stam- po romantico; il fitto scambio lin- guistico con la geografia artistica nazionale e internazionale, grazie al moderno sistema di mostre che mette in rete, soprattutto dopo faro. Paesaggi e pittori siciliani dell'Ottocento" è a Palermo negli spazi espositivi di Villa Zito. L'importante rassegna, curata da Sergio Troisi e Paolo Nifosì, sottolinea l'impegno della Fondazione Roma-Mediterraneo per la valorizzazione della cultu- ra siciliana e delle sue espressio- ni artistiche più alte. Sebbene nella tradizione arti- stica isolana il genere paesaggi- stico sia assente o del tutto mino- ritario sino a buona parte del XVIII secolo, la letteratura di viaggio del Grand Tour e la ricca produzione di stampe a corredo avevano già individuato un reper- torio di luoghi e fissato una ico- nografia ampiamente diffusi presso il pubblico colto europeo. Questa visione, nel corso dell'Ottocento, verrà assimilata dai pittori isolani, che la immet- teranno in una nuova sensibilità moderna, tra Romanticismo e Positivismo, in accordo con le tendenze del gusto nazionale e internazionale del tempo. La mostra copre un arco tem- porale ampio, che va dalla costi- tuzione del Regno delle Due Sicilie sino alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, ricono- scendo in questa vicenda artistica dei caratteri relativamente omo- genei. Un secolo quindi, durante il quale gli artisti siciliani, par- tendo inizialmente dai topoi figu- rativi della cultura neoclassica e del primo Romanticismo, metto- no progressivamente a fuoco una modalità immaginativa del pae- saggio che, pur nel legame profondo con i modi della pittura europea, ė satura della percezio- ne consapevole della natura e della storia siciliane, cosi come avveniva contemporaneamente in altri ambiti, primo tra tutti quello storiografico. Fausto Pirandello, Nudo su fondo bianco, 1928 nel celebre mercato palermitano c h e d à i l n o m e a l q u a r t i e r e ; Piero Guccione con i suoi pae- saggi poetici; il gruppo di Scicli; la Scuola di Palermo e Giovanni Iudice con uno dei suoi docu- menti più vivi, parlanti e attuali quale "L'umanità". Il percorso espositivo si arti- cola in quattro grandi stanze a l l ' i n t e r n o d e l l a T o n n a r a e , seguendo un ordine cronologico, racconta il viaggio iniziato dai m a e s t r i p i ù a n t i c h i c o m e Aleardo Terzi e Totò Gregorietti mediante un filo continuo che c o r r e d a g l i a n n i ' 3 0 f i n o a l nuovo millennio. Svelare questa bellezza è la ragione vera per cui la Sicilia è quello che è, con la sua storia e con il suo paesaggio. "Un'immagine apparente- mente calma quella di "Artisti di Sicilia" - dice Sara Pallavicini, direttore creativo della mostra. Un'isola apparentemente ferma, i m m o b i l e , c o m e i l m a r e d i Guccione. Sicuramente, un'isola capace di raggiungere il cuore di chi la guarda tramite la sua poe- sia e le sue contraddizioni". Un secolo di arte siciliana per capire il Novecento italiano Più di 200 i capolavori del N o v e c e n t o s i c i l i a n o , e s p o s t i nell'Ex Stabilimento Florio di Favignana per raccontare l'im- portante ricerca artistica che ha influenzato la cultura dell'intero Novecento, fino ai nostri giorni. "Un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana. Non è lo stesso per quasi nessun'altra regione - dice il critico d'arte Vittorio Sgarbi - non lo è per l'Emilia Romagna, nonostante Morandi e De Pisis; non per la Toscana, nonostante Soffici e Rosai; non per Roma, nonostan- t e l e d u e s c u o l e r o m a n e . L a Sicilia del Novecento, sia in let- teratura sia nelle arti figurative, ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l'identità prevalente della cultu- ra italiana". L'esposizione ha preceduto quella che la Fondazione Roma- Mediterraneo ha inaugurato a Palermo, intitolata "Di là dal faro. Paesaggi e pittori siciliani dell'Ottocento", e dedicata alla produzione artistica dei pittori dell'isola nel secolo antecedente, di cui tale iniziativa è l'ideale, seppur anticipato, completamen- to. Un progetto importante ed ambizioso, specchio fedele di una terra ricca di fermento cul- turale e sociale, che attraverso il mare da secoli accoglie conta- minazioni multietniche e si apre al colore, alla libertà, alla multi- culturalità, in tutte le loro forme espressive. A r t i s t i d i S i c i l i a . D a Pirandello a Iudice, a cura di Vittorio Sgarbi, con la direzione artistica di Giovanni Lettini, ha riunito la più importante produ- z i o n e a r t i s t i c a s i c i l i a n a m a i vista prima d'ora in un unico luogo. "Un progetto titanico - dice Gianni Filippini, ideatore e pro- duttore della mostra - che ha già catturato l'attenzione dei più r i n o m a t i m u s e i n a z i o n a l i e internazionali i quali desiderano ospitare la prestigiosa collezio- ne siciliana all'interno dei loro spazi (a conclusione della rasse- gna di Favignana) per dare vita così ad una esposizione itine- rante. Sono alte le aspettative riguardo ad una mostra che è arrivata oggi ad avere la dimen- sione di un museo: il museo del- l'arte siciliana". Le opere di questi grandi protagonisti attestano le attuali ricerche artistiche e mettono insieme una visione della loro terra come luogo di meditazione e conflitto: Fausto Pirandello c o n l e s u e s p i a g g e , i c o r p i ammassati e le carni confuse di sabbia; Renato Guttuso con "La Vucciria" dai colori sgargianti che sprigionano il vocio e la cantilena araba dei vanniaturi NICOLETTA CURRADI