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GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014 www.italoamericano.com 25 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | "La cuccagna" è un film del 1962 diretto da Luciano Salce (quest'anno ricorre il 25° anno d a l l a s u a s c o m p a r s a ) c o n Donatella Turri, Umberto D'Orsi e Luigi Tenco, tutti e tre alla loro prima esperienza cinematografi- ca. La storia, come l'Odissea, si sviluppa in diverse situazioni e con tanti personaggi, dividendosi tra momenti amari e grotteschi, con qualche divertente ironia, tante idee e inaspettate sorprese, come quella di Tenco che canta e suona con la sola chitarra "La ballata dell'eroe" di Fabrizio De André. Quest'opera è stata frettolosa- m e n t e c o n s i d e r a t a " m i n o r e " nella vasta filmografia di Salce, che in quel periodo aveva otte- nuto grandi soddisfazioni con "La voglia matta", capostipite di un genere (o di una degenerazio- ne) giovanile - vacanziero, inol- tre, proveniva dal successo de "Il federale", dove si rivelò Ugo Tognazzi. Il film è ambientato in pieno boom economico, ma diversa- mente dal precedente "La voglia matta", che descriveva le vicissi- tudini di un quarantenne nel pieno della crisi di mezz'età, Salce punta l'attenzione su argo- menti particolarmente scottanti quali l'obiezione di coscienza e il suicidio. Una delle scene più grotte- sche è quella in cui un colonnel- l o , i n t e r p r e t a t o d a l l o s t e s s o Salce, emula Napoleone ordi- nando ai suoi uomini di attaccare e aprire il fuoco nel corso di un'esercitazione. Ironia e sarca- smo non risparmiano imprendi- t o r i i m p r o v v i s a t i , f i n a n z i e r i senza scrupoli e cialtroni di varia specie, tutti intenti a sfruttare uno dei periodi d'oro dell'econo- m i a i t a l i a n a . S i a " L a v o g l i a matta" sia "La cuccagna", furo- no vietati ai minori di 14 anni, pur senza la presenza di scene violente o di sesso. Le collaborazioni sono tutte di primo piano, la colonna sono- ra è di Ennio Morricone, la foto- grafia di Erico Menczer, mentre i l s o g g e t t o p o r t a l e f i r m e d i Carlo Romano, Goffredo Parise, Alberto Bevilacqua e Luciano V i n c e n z o n i , c h e n e r e a l i z z ò anche la sceneggiatura. Quest'ultimo era uno dei rari sceneggiatori italiani amati da Hollywood, dove lavorò con la United Artists. Vincenzoni era amico di Ennio Flaiano, Billy Wilder e Goffredo Parise, tra il 1950 e il 2000 firmò oltre ses- santa sceneggiature, che hanno fatto la storia del cinema italia- no: "Il ferroviere", "Sedotta e abbandonata", "Signore e signo- ri" (diretti da Pietro Germi), "Per qualche dollaro in più", "Il buono, il brutto, il cattivo", "Giù l a t e s t a " ( d i r e t t i d a S e r g i o Leone). Visse per quasi vent'an- ni a Los Angeles. Era membro emerito del Writer's Guild of America (Wga). La trama de "La cuccagna" descrive l'odissea di Rossella, una giovane ragazza in cerca del primo lavoro, necessario per ren- dersi indipendente e sfuggire a una famiglia ottusa e indifferen- te. Nella calura estiva di Roma la ragazza passa da una delusio- ne all'altra, incontrando una serie di personaggi improbabili, arrivisti e profittatori, ma avrà la fortuna di conoscere Giuliano, un giovane introverso e arrab- b i a t o i n t e r p r e t a t o d a L u i g i Tenco. In tanto squallore Giuliano è l'unica persona che cerca di aprirle gli occhi e la guida nella dura realtà della vita, mentre intorno a lei l'indifferenza di una classe borghese mediocre le ruba la giovinezza e le aspirazioni. La ricerca dell'impiego è il pretesto narrativo per descrivere la società di quel periodo, che in certi aspetti non è troppo dissi- mile da quella di oggi; nei rari momenti in cui la ragazza torna a casa, trova la sua famiglia sempre davanti al televisore, " o s t a g g i o " d e i q u i z d i M i k e Buongiorno e della pubblicità. Giuliano ha ricevuto la carto- lina-precetto e dovrebbe andare sotto le armi; ma questo è contro i l s u o c o n v i n c i m e n t o . I d u e ragazzi, dopo un lungo peregri- nare, decidono di porre fine alla l o r o v i t a ( u n a t r a g e d i a c h e avrebbe coinvolto Tenco cinque anni dopo), ma desisteranno dal loro intento correndo mano nella mano, in un finale aperto e senza soluzioni preconfezionate. L'interpretazione di Luigi Tenco è una rivelazione, il can- tante genovese smette gli abiti di musicista per indossare quelli di attore, in un ruolo che forse gli assomiglia anche caratterialmen- te, dandogli spessore e credibi- lità. In precedenza aveva avuto soltanto un'occasionale espe- rienza in un fotoromanzo per la Bolero Film e in seguito fece brevi apparizioni in due film di carattere musicale. Chi si aspetta un "musicarel- lo" si sbaglia, qui ci troviamo di fronte a un film importante e alla prima prova di attore di Tenco, che avrebbe potuto cambiare il suo futuro, se soltanto ce ne Tutta una 'cuccagna' con Tenco attore e Vincenzoni amato a Hollywood Scena dal film "Omero bello di nonna" di Marco Chiarini WILLIAM MOLDUCCI proiezione di 11 lavori realizzati da artisti internazionali: tra gli a l t r i i n a n t e p r i m a i t a l i a n a Godhead, di Connor Gaston e Fixing Luka, di Jessica Ashman David Lea, e ancora Storage, di David Lea, Listen di Marisabel Fernandez e Alexander Bernard, Gummy man rage, di Dan PK Smyth, Cocoon Child, di Sonja Rohleder. Due i lungometraggi a t e m a : i l d o c u m e n t a r i o T h e Special Need, di Carlo Zoratti, sulla sessualità ed affettività di persone con autismo e Ocho P a s o s A d e l a n t e , d i S e l e n e Colombo sul tema della diagnosi precoce. Ai cortometraggi d'animazio- ne è invece dedicata la vetrina Animation Now!, la vetrina che prevede lavori di autori interna- zionali quali Nina Paley, Karlijn Scholten e Matt Abbiss; tra le o p e r e i t a l i a n e V a l e n t i n e , d i M a t t i a F r a n c e s c o L a v i o s a e Mamma mia, di Milena Tipaldo e Francesca Marinelli. I due protagonisti Luigi Tenco e Donatella Turri con Luciano Salce Donatella Turri A Roma, all'Auditorium del Maxxi Museo nazionale delle arti del XXI secolo, seconda edi- zione dell'Asff, primo festival di cinema nato per volontà di alcu- n i g i o v a n i c o n s i n d r o m e d i Asperger, una condizione auti- stica ad alto funzionamento. Asff non è un festival sull'autismo ma un festival cinematografico vero e proprio che vede la partecipa- zione attiva di persone che si riconoscono nella condizione autistica. Come in qualunque altro festival sono previste proie- zioni di lungometraggi e corto- metraggi, film d'animazione a n c h e i n a n t e p r i m a i t a l i a n a , incontri, ospiti, una giuria, dei p r e m i . I n s o m m a , u n f e s t i v a l uguale agli altri. Però diverso. Il programma del festival, prevede tra le proiezioni il corto- metraggio Omero bello-di-nonna di Marco Chiarini, interpretato da Nicola Nocella, Isa Barsizza ed Elena Di Cioccio, ma anche Il s o r r i s o d i C a n d i d a , d i R i t a Bugliosi e Angelo Caruso, che r a c c o n t a i l d r a m m a dell'Alzheimer. L a s e z i o n e P u n t i d i v i s t a , ovvero il cinema come punto di vista sulla realtà, come strumen- to per documentare e comunicare il sociale, prevede una selezione di 21 cortometraggi italiani. Tra gli altri Requiem di Valentina Carnelutti; Piume di Adriano Giotti, Cratta di Fausto Romano, Piccole scelte, di Nicola Roda e Antonio Laforgia. Si parlerà di crisi economica e precarietà, i m m i g r a z i o n e e d i n c l u s i o n e sociale, welfare, volontariato e pregiudizi. La vetrina Ragionevolmente differenti, dedicata al cinema come strumento per raccontare la condizione autistica prevede la Cinema e autismo: 'ragionevolmente' differente il festival di Roma Lo sceneggiatore Luciano Vincenzoni con Billy Wilder fosse stata l'occasione. "La cuccagna" partecipò alla M o s t r a C i n e m a t o g r a f i c a d i Venezia del 2008 nella retrospet- tiva "Questi fantasmi: cinema italiano ritrovato (1946-1975)", curata da Tatti Sanguinetti e S e r g i o T o f f e t t i . L a r a s s e g n a comprendeva una trentina di film del periodo definito il più "fiam- meggiante" della storia del cine- m a i t a l i a n o , r i m a s t i a l u n g o sepolti in archivio o destinati alla v i s i o n e n o t t u r n a d i q u a l c h e palinsesto, ma in genere trascu- rati dalle storie del cinema. Il film rappresenta un ponte tra un tardo "neo-realismo" e la commedia all'italiana, uniti e amalgamati dalla pungente ironia e dai toni grotteschi tipici di Luciano Salce. Negli anni ses- s a n t a n o n f u c o n s i d e r a t o u n capolavoro e dopo la program- mazione nelle sale cinematogra- fiche fu quasi impossibile poterlo vedere in televisione. Il film di Salce, finalmente, è disponibile s u D v d e d è r e p e r i b i l e n e i migliori store on-line. Guardarlo con gli occhi di oggi è molto differente rispetto al passato; alcuni film non reg- gono il passare del tempo, altri acquistano una nuova considera- zione.