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GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2014 www.italoamericano.com 15 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | L'ASCESA DELL'ALTRO MATTEO Matteo Salvini, l'antagonista di Renzi La Vignetta della Settimana di Renzo Badolisani Secondo i sondaggi che si riferiscono ai primi giorni di dicembre, se gli italiani andassero a votare subito, il PD di Matteo Renzi risulte- rebbe il primo partito, seguito, a diverse lunghezze, dal Movimento 5 Stelle di Grillo. Leggermente più dietro la Lega di Matteo Salvini, accreditata di un bel 13% che sopravanzerebbe – ed è questa la novità più rilevante – Forza Italia di Berlusconi. Ecco, allora, il riconoscimento più lampante per l'altro Matteo della nuova politica italiana, ovvero Matteo Salvini, il segretario della Lega. Dopo gli scivoloni, le inchieste e i processi che hanno toccato o stanno toccando i vecchi vertici (quelli legati al Senatur Bossi, disarcionato un paio d'anni fa), con slanci e proposte serie, non urlate ma documentate, ha praticamente fatto rinascere il movi- mento, donandogli nuova concretezza e, soprattutto, rinnovati con- sensi popolari. Un successone per l'erede quarantunenne di una famiglia borghe- se milanese, nato e cresciuto nel quartiere delle Bande Nere, formida- bile amante della musica e del Milan. Giornalista di "Radio Padania", prima, ora europarlamentare e Segretario in carica della nuova Lega che, con coraggio, ha rimodellato, consegnandola nuovamente al pro- scenio della politica. Buca il teleschermo, Salvini, se è vero che, share alla mano, le sue partecipazioni nei tanti talk-shows di tv nazio- nali o networks privati generano ascolti-boom. Piace alla gente il suo modo spiccio, ma puntuale con il quale affronta i problemi. I suoi cavalli di battaglia? No all'invasione indiscriminata degli immigrati: in Italia potrebbero restare solo quelli in possesso di un lavoro e di un regolare stipendio. No all'euro, no alle politiche strozzine di Bruxelles. Semplificazione legislativa, meno tasse, salvaguardia dei posti di lavoro degli italiani. I consensi per Salvini sono arrivati persino d'Oltralpe, se è vero che Marine Le Pen da Parigi ha strizzato l'occhio ai proclami del nuovo Segretario della Lega che entusiasma sempre più italiani, da Nord a Sud. Salvini, infatti, cancellando i vecchi ed antiquati slogans della Lega di un tempo che fu, non propugna più la secessione, l'indi- pendentismo della Padania, ma un progetto complessivo che abbia al centro la riscoperta del Paese Italia. Lo senti parlare, nei salotti tele- visivi, di riscatto degli italiani, di patria, di lotta agli sprechi, di poca indulgenza per i politicanti che hanno rubato. Musica per le orecchie di coloro (e sono tanti) che non si rispecchiano più nei partiti di oggi, sempre più squarciati dagli echi di inchieste devastanti della magi- stratura, con molti esponenti della vecchia nomenclatura in galera o sotto processo per corruzione o concussione. Più un comunista o un ideologo di destra? Assurdo, al giorno d'oggi, in Italia indugiare nelle antiche accezioni. Se è vero che il Premier, Renzi, eletto da un partito di sinistra, il PD, viene smaccatamente contestato dai Sindacati che non gli riconoscono l'origine di appartenenza, è consequenziale che Salvini non possa essere colorato di rosso o di blu. Il ragazzo venuto dal basso, che, all'interno della Lega, ha fatto tutta la trafila possibile (vent'anni fa affiggeva i manifesti verdi per strada…) scuote il paludato mondo politico italiano. Riscuote con- sensi, simpatie, buca il video: un ostacolo in più sul cammino del Premier Renzi che certo, fino ad un anno fa, non immaginava la cre- scita esponenziale dell'altro Matteo. A Firenze l'Istituto Sangalli per i cervelli che non fuggono Una fuga dei cervelli verso Firenze invece che all'estero. Possibile? È una provocazione solo in parte. Da quando almeno nel capoluogo toscano opera l'Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose. Una realtà, interamente privata, che nasce per sostenere i giovani ricercato- ri in materie umanistiche, orfani di borse di studio e assegni di ricerca nel nostro Paese. Il Sangalli vuole diventare una "fucina di ricerca innovati- va" nell'ambito della storia e delle culture religiose, attraverso la promozione e il sostegno a giovani studiosi meritevoli, in g r a d o d i d a r e u n c o n t r i b u t o significativo al progresso cultu- r a l e e c i v i l e d e l l ' I t a l i a e dell'Europa. Erogare borse di studio, istituire premi e finanzia- re progetti di ricerca, nonché organizzare convegni e semina- ri, rappresentano la 'mission' dell'Istituto, che sovvenziona le sue attività grazie al patrimonio della famiglia Sangalli e per volontà del presidente e fondato- re Maurizio Sangalli, docente di s t o r i a m e d i e v a l e e m o d e r n a presso l'Università per stranieri di Siena. L'inaugurazione è stata l'oc- casione per presentare questo modello virtuoso di iniziativa privata a sostegno della ricerca umanistica, ma non solo. Al fine di suscitare un dibattito sui temi l e g a t i a l l a r i c e r c a i n a m b i t o umanistico, i protagonisti di questo "taglio del nastro" sono stati alcuni giovani le cui ricer- che, di grande rilievo, trovano a l l ' e s t e r o q u e l s o s t e g n o c h e manca quasi del tutto in Italia: Angela Ballone, Lucio Biasiori, Andrea Felici, Laura Fenelli e Bruno Pomara Saverino sono ricercatori eccellenti, con rico- noscimenti in Italia e all'estero, che l'Istituto Sangalli ha chia- mato ad inaugurare le sue atti- vità perché parlassero delle loro esperienze di ricerca e di vita. "Questi cinque giovani stu- diosi - ha spiegato Maurizio Sangalli, fondatore e presidente dell'Istituto - rappresentano al meglio un 'campione' di quanto il sistema di istruzione superiore in Italia ha saputo produrre e di quanto sta perdendo, a meno che non solo le istituzioni pubbliche, ma soprattutto l'iniziativa priva- ta, non comincino a sostenerli concretamente". L'attività del Sangalli, avvia- ta alcuni mesi fa, ha assegnato già una borsa di studio (settem- bre 2014 – marzo 2015); nel corso del mese di dicembre sarà inoltre pubblicato un bando per una borsa di studio annuale spe- cificamente indirizzata a giovani studiosi di temi socio-religiosi. Da sottolineare che l'Istituto nasce in controtendenza rispetto al momento che stiamo vivendo, momento che registra una fuo- riuscita costante dei nostri ricer- catori verso l'estero. La causa principale, la mancanza di reali p r o s p e t t i v e p e r c o l o r o c h e vogliono fare ricerca. Dal 2009 al 2013, stando ai differenti culture religiose, attra- verso iniziative che rappresenti- no un momento di confronto c o s t r u t t i v o , a n d a n d o a d approfondire il contesto storico delle occasioni di scontro, ma anche di incontro e confronto tra le differenti religioni. A n ch e p er q u es to s o n o in dati elaborati dall'ufficio statisti- c o d e l M i u r e d a l C i n e c a d i Bologna, il Fondo di finanzia- mento ordinario delle università ha perso il 12,9%, passando dai 7 milioni 400mila euro del 2009 ai 6 milioni 500mila euro del 2013. Il risultato è stata una diminuzione complessiva dei posti banditi nei dottorati di ricerca (-4.169). Inoltre nel 2011 secondo gli ultimi dati Istat sono stati circa 7.000 i nostri giovani professionisti qualificati emigra- ti, contro i 3234 rientrati in Italia. L'Istituto Sangalli è istituzio- ne a carattere laico e a-confes- sionale. Sul piano culturale, nel contesto della tradizione fioren- t i n a c h e r i s a l e a l s i n d a c o Giorgio La Pira, l'Istituto inten- de farsi promotore di iniziative di confronto e di dialogo tra le fase di organizzazione convegni e seminari per i primi mesi del 2015. Si può sostenere l'Istituto associandovisi, con erogazioni liberali o affittando una o più sale della sua prestigiosa sede nel cuore di Firenze, accanto a Piazza della Signoria, per riu- n i o n i , m e e t i n g , c o n f e r e n z e - stampa, seminari e presentazio- ni. I proventi andranno a finan- ziare le borse di studio, i premi, gli aiuti finanziari ai giovani ricercatori (info su www.istitu- tosangalli.it). A Firenze l'inaugurazione del Sangalli per la storia e le culture religiose NICOLETTA CURRADI