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GIOVEDÌ 1 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 27 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | FABRIZIO DEL BIMBO Alla maratona di Firenze l'Italia arriva ottava (sia uomini che donne) su 9.430 atleti Tripletta keniana in campo maschile all'edizione numero 31 della Firenze Marathon. A chiu- dere primo in piazza Santa Croce col tempo di 2:0955 (che rappre- senta il quarto tempo più veloce di sempre nella storia della manifestazione) è stato Asbel Kipsang, all'esordio in maratona, ma accreditato alla vigilia del ruolo di possibile favorito aven- do un primato personale alla mezza maratona di 1:0349 fatto in Olanda nel 2012. Al secondo posto, non distante dal vincitore, è stato Omari Levy Matebo, che ha chiuso con un ritardo di 25 secondi (2:1020). Terzo William Kibor, della scuderia del mana- ger fiorentino Paolo Traversi, vinciale Eugenio Giani, il presi- dente della Fidal Toscana, Alessio Piscini. I PASSAGGI DECISIVI - La gara maschile è stata ad eli- minazione diretta, con un drap- pello di nove uomini che si involava subito dopo il via e perdeva via via unità chilometro dopo chilometro. Il passaggio degli uomini alla mezza marato- na era stato perfettamente in linea con quanto previsto alla vigilia. Media di 302 al km, pre- visione finale di 2h0759. Gli atleti si confermano davvero fenomenali, spaccado il secondo come delle vere macchine da corsa. Domenico Ricatti transitava 10° alla mezza maratona in 1h0749 con una media di 311 al km. Alla mezza maratona in Lungarno del Tempio tra le donne erano in tre a transitare davanti in 1:152: Grace Kwamboka Momanyi (Kenia) e Lucy Murigi Wambui (Kenia) con l'etiope Ehite Bizuayehu Gebireyes. Al 30° chilometro transitavano insieme Kipkemei Mutai (in 1:3134), con Omari Levy Matebo e Asbel Kipsang. Con loro anche, William Kibor in 1:31:35, Emmanuel Sikuku in 1:3143, Più indietro David Kwemoi Maru 1:3247. Al trentesimo chilometro, quando i pace maker hanno esaurito il loro compito i tre che poi hanno composto il podio hanno cominciato a darsi batta- glia e così si è delineata la clas- sifica dei migliori tre. IL COMMENTO TECNICO Una gara molto regolare questa 31esima edizione della Firenze, sia in ambito maschile che fem- minile. Era stata preparata una gara veloce con atleti di elevata qualità tecnica e così i risultati si sono visti. Quarto tempo di sem- pre a Firenze per Asbel Kipsang, classe 1993, all'esordio sulla distanza di maratona. Ha corso come lepre di gara alle maratone di Milano, Seoul e Lisbona, ma è stato il numero uno fino in fondo. "Un esordio fantastico in questa città che mi ha affascinato - ammette Asbel sul traguardo - Ero molto con- centrato fin dall'inizio dove ho fatto anche riscaldamento da solo, isolandomi. È un grande inizio per me". Ritmo medio impostato fin dall'inizio di 302 al km per gli uomini, passaggio alla mezza in 1h0359 perfettamente in linea con le previsioni, finchè al 30° km si è infiammata la gara e dal gruppetto di cinque atleti, tolta di scena la lepre come previsto, si è fatta vera gara. Già al 35km sono rimasti in tre: Kipsang, Matebo e Kibor sempre sul passo dei 305 al km. Ulteriore selezione nei cinque chilometri successivi: al 40° si sono presentati in due soli davanti, Matebo davanti a Kipsang. 2h0955 il tempo finale di Asbel Kipsang, 304 al km che distanza Matebo di 25 che forse ha accusato un po' di stanchezza avendo corso solo due mesi fa a Alla Firenze Marathon hanno partecipato 9.430 atleti Berlino dove era giunto ottavo. Regolare anche la gara di Domenico Ricatti, l'azzurro era atteso ad un riscatto dopo la delusione europea e ha chiuso in 2h2001, felice per aver finito la competizione, ma comunque lontano da un tempo di rilievo e dal suo primato personale. Nella sfida femminile la vin- citrice etiope ha sempre fatto gara di testa, forte anche della sua esperienza sulla distanza che l'ha portata a vincere già le maratone di Siviglia e Varsavia. Ora si aggiunge Firenze dove ha conquistato il gradino più alto del podio grazie ad cambio di ritmo tra il 35 e il 40° km dove ha distanziato di quasi un minuto abbondante la keniana Grace Momanyi che sarà seconda in piazza Santa Croce. Per la com- pagine femminile ritmo medio di 325 al km e passaggio a metà gara a Lungarno del Tempio in 1h1522. Poco dopo il via della mara- tona, alle 9.45 in piazza Santa Croce è partita, tra le evoluzioni degli sbandieratori fiorentini, i Bandierai degli Uffizi, e al suono delle chiarine, la manife- stazione ludico motoria di un chilometro e mezzo Ginky Family Run, che ha allineato al via quasi duemila tra ragazzi e genitori, con incasso devoluto in beneficenza. Tra questi il sinda- co di Firenze Dario Nardella, la vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione e alle pari opportunità Cristina Giachi, l'as- sessore allo sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci (che alla vigilia aveva preso parte a una frazione della staffetta 30 per 1000 metri allo stadio Ridolfi completata in 3h56). Primi al traguardo Gabriele Pasquinucci, classe 2003, dell'Atletica Firenze Marathon, e, prima tra le femmine, Sofia Dettori, classe 1999 dell'Istituto Michelangelo di Firenze. A tutti coloro che hanno com- pletato il percorso, all'arrivo è stata messa al collo la medaglia ricordo di questa edizione, fir- mata dall'artista fiorentino Enrico Baldelli, dedicata que- st'anno a Michelangelo Buonarroti nel 450°anniversario della scomparsa. La gara maschile è stata vinta da Asbel Kipsang e quella femminile è stata conquistata da Ehite Gebireyes Bizuayehu Culla fiorentina per l'ippica nazionale e gli sport equestri L'ippica nazionale italiana è stata costruita con l'apporto fon- damentale della Toscana, regione in cui la tradizione degli sport equestri ha svolto un ruolo di pri- maria importanza a partire dagli ultimi due secoli. La Corsa dell'Arno, la compe- tizione più antica del galoppo, nacque a Firenze da una sfida fra gentiluomini anglosassoni che, il 22 giugno 1827, diedero vita alla prima corsa omologata con le iscrizioni ed impreziosita da un montepremi di ben 170 zecchini. Il primo vincitore fu il grigio Riber, cavallo di 4 anni apparte- nente a Mister Bering. Questo evento sportivo ebbe un'eco sensazionale presso le principali corti europee e la città del Giglio, mondana ed artistica, godette di notorietà inter- nazionale, che si incrementò per tutto il diciannovesimo secolo. L'ippodromo del Visarno nacque nel 1847 a breve distanza dai prati del Quercione, dove si svolsero le prime gare. Più recente invece la storia del Trotto fiorentino, che si avvia ufficialmente dal 1891 con l'in- augurazione dell'ippodromo Le Molina, poi Le Mulina, e gestito dalla Società Fiorentina delle Corse. Firenze fece da catalizza- tore alla passione genuina dei toscani verso il cavallo da corsa ed attraversando poco meno di 200 anni, si è consolidata in 9 ippodromi funzionanti nella sola regione, considerata l'autentica culla dell'ippica italiana. La Società Villa Glori rilevò nel 1993 la gestione dei due ippo- dromi fiorentini, per poi cederla a Ippodromi & Città dall'aprile del 2000. La Corsa dell'Arno, decaduta negli ultimi anni, venne opportu- namente rivitalizzata con l'ab- binamento a grandi manifes- tazioni, che provocarono l'inter- esse di migliaia di spettatori, in netta controtendenza alla depri- mente realtà ippica nazionale, che già dalla fine degli anni Novanta denunciava uno stato di criticità nell'affluenza di pubbli- co. Le Mulina Trotto nel 2005 raggiunse, con una media di 829.899 euro di scommesse, la terza posizione assoluta nel set- tore, mentre nel 2006 ottenne la 2° posizione con 795.484 euro. La Corsa dell'Arno nel 2001 resta la perla preziosa avendo sta- bilito con 13 mila presenze il pri- mato assoluto di pubblico in Toscana e ciò rappresenta certa- mente uno dei migliori dati del- l'ippica italiana. che ha concluso in 2:1520. Primo italiano Domenico Ricatti, ottavo in 2:2001 (lontano dal suo primato personale di 2 ore e 15). Tra le donne ha vinto l'etiope Ehite Gebireyes Bizuayehu in 2:31'28", che ha così portato l'Etiopia alla vittoria femminile a Firenze per la quinta volta, peraltro consecutiva. Secondo posto per la keniana Grace Momanyi a 133, poi l'altra keniana Wambui Murigi a 540. Prima italiana Lara Giardino, della Biella Running, in 3:0005, ottava fra le donne e 318esima assoluta. LA GARA - La gara è partita alle 9.20 dal Lungarno della Zecca Vecchia in una Firenze nuvolosa con leggera pioggia che è caduta nelle prime ore della gara, il colpo di pistola dato dal sindaco Dario Nardella con lui anche l'assessore allo sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci. Allo sparo sono partiti in 9.430 contro i 10.777 che erano invece gli iscritti (quindi solo circa 400 unità in meno dei concorrenti partiti lo scorso anno). A precedere la partenza sono stati i Maratonabili con le loro carrozzine di ragazzi disabili spinte dai podisti dell'omonima associazione. All'arrivo ad accogliere gli atleti, oltre a Giancarlo Romiti, presidente del Comitato organiz- zatore, il sindaco Dario Nardella, Andrea Vannucci assessore allo sport, e il delegato del Coni pro- FABRIZIO DEL BIMBO L'Ippodromo del Visarno e alle spalle la cupola del Duomo di Firenze